Capitolo 27

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Per favore, leggete sotto!
Buona lettura.

Ashton si sollevò, prendendo Calum sulle spalle con poca delicatezza e lo portò nella sua stanza preferita, posandolo sul letto dalle coperte scure.
"Okay, dato che è un po' che non ti punisco.."
"M-ma che ho fatto!"
"Non rispondermi così."
"È ingiusto.."
"Sta zitto."
Come Ashton si voltò, Calum gli fece una smorfia alle spalle, senza dire nulla.
"Non puoi venire, sappilo."
"Per quanto?.."
"Per quanto mi pare."
Disse il biondo, aprendo un armadio dal colore chiaro da cui estrasse alcuni giochi.
"Stenditi e sta zitto."
"Non parlo."
"Lo stai facendo."
Calum si stese, guardando Ashton con un piccolo broncio. Il biondo si avvicinò all'altro, attaccando due piccoli oggetti ai suoi capezzoli che si attaccavano come pinze e mandavano vibrazioni ai nervi.
"A-ahia..o-oh."
"Zitto."
Il moro si morse il labbro ed inarcò la schiena non appena l'altro infilò le grandi palline in lui. Si limitò a tre su cinque ma ben presto ricompensò con un vibratore di media grandezza che, accendendolo, iniziò a muovere lentamente e con cautela.
"C-come faccio a stare zitto.."
"Fallo e basta."
"O-Oddio."
Quando Ashton mosse il vibratore più a fondo Calum sentì davvero impossibile non liberarsi del suo liquido ma il biondo non ne voleva sentire quindi staccò solo una pinza da uno dei capezzoli, tornando a muovere l'oggetto.
"Ma se uscissimo?"
"Come faccio.."
"Fai."
E così gli venne l'idea di farlo vestire, rimuovergli le pinze e portarlo a fare un giro, in breve tempo lo fece alzare e qui Calum ebbe difficoltà, iniziando a zoppicare.
"I-io non riesco!"
"Non mi interessa."
"M-ma.."
Ashton gli sistemò la gonna e lo portò fuori dalla stanza, spingendolo verso l'uscita.

Arrivarono al parco e Calum teneva forte il braccio del maggiore, lo tirava a sè e sperava che quel supporto lo sconcentrasse da quello che provava sotto la gonna.
"Prendiamo il gelato."
Ordinò dirigendosi verso una piccola gelateria dove prese appunto i due gelati sedendosi poi su una panchina.
"È freddo.."
"Puoi non lamentarti?"
"Non posso.."
"Fallo e basta."
Ashton era sicuramente diventato più cortese rispetto agli inizi, ma Calum sperava sempre in qualcosa di più e quindi, anche quella volta, si sedette sulle sue gambe, muovendosi lievemente.
"Non ce la faccio.."
"Poco mi interessa."
Disse muovendo appena la gamba, come a spingere più a fondo il vibratore.
"O-oh ma.."
La risposta del moro fu concentrata dal suo sguardo che si posò sulla sua lingua sul gelato, leccandolo ed assaporandolo mentre ansimava a voce bassa per il vibratore che faceva muovere anche le palline. Questa immagine non fece che eccitare anche Ashton, ormai stufo di reagire in questo modo per ogni azione di Calum.
"Vai in macchina."
"Cosa?"
"Anzi no, puttanate, qui non c'è molta gente.
Mettiti a carponi accanto a me."
"Ma.. i bambini lì?"
"Si ecciteranno."
Calum rise e si mise come gli fu richiesto, mentre il biondo alzò la sua gonna e sfilò prima il vibratore e poi, una ad una, tutte le palline.
"O-Oddio.."
Ashton lo fece voltare e mosse appena la mano sul suo membro quando il corvino era già venuto.
"Rapido."
"Ops.."

È piuttosto breve, lo so, è stata una giornata un po' piena ma volevo comunque darvi il capitolo.
Credo che manchi poco al termine di questa storia.. in caso ne volete un'altra? Un sequel?..

Tell me Daddy|| Daddy Cashton.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora