해 - Sun

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Fu proprio in quella festa, a cui non volevo andare, che lo vidi per la prima volta. Quando io e Namjoon entrammo nella caffetteria, venimmo accerchiati dagli altri ragazzi, mettendomi poco da parte, il mio sguardo cadde su due ragazzi che si stavano facendo un selfie.

Bellissimi, entrambi, eppure lui ebbe quel qualcosa che mi catturò completamente. Riuscivo a percepire tutto quello che stava succedendo intorno a me, potevo sentire la mano di Nam stringermi, eppure, quello che riuscivo a vedere era solo il suo viso.

Quando il ragazzo più piccolo abbassò il suo telefono, gli occhi di Hoseok si posarono sui miei. Non seppi precisamente quanto tempo trascorse, potevano essere attimi, minuti o anche ore, non riuscii a togliere il mio sguardo ancorato al suo.

Non mi resi neanche conto che delle braccia mi strinsero, spostai il mio sguardo e vidi il bellissimo viso del piccolo Taehyung sorridermi. - Hyongnim! - disse urlando. Strinsi gli occhi e sorrisi, quel ragazzino aveva una vitalità impressionante. - Speravo venissi, Kookie ed io stasera cantiamo e vorrei che tu mi dicessi cosa ne pensi! - Acconsentii continuando a sorridere, spostando lo sguardo sul ragazzo accanto a lui, Jungkook, il fidanzato del piccolo Tae.

Quella sera c'erano tutti, Tae con Kookie; Jackson che venne a salutare Namjoon; Jin seguito dai due ragazzi di poco prima. Il più piccolino si chiamava Jimin, bello anche lui, e cosa che imparai a conoscere con il tempo, un cucciolo adorabile. Ed infine lui, colui che adesso riempie tutte le mie giornate. Si avvicinò e porgendomi la mano, si presentò:
- Piacere, Jung Hoseok, ma puoi chiamarmi Hobie, hyong. -

Il mio sguardo cadde su quella mano sottile e lunga, era liscia e cosa che, constatai dopo, morbida. Come un automa allungai la mia e la strinsi: - Min Yoongi. - Nient'altro, a lungo mi prese in giro per quello. Non dissi altro, non ci riuscivo. Sorrise e fu li che persi ancora prima di rendermene conto, non sorrideva solo la bocca, come quei sorrisi finti a cui ero abituato; no, anche gli occhi sorridevano, il viso si alzò e fu come essere investito dai raggi luminosi del sole.

- So chi sei hyong e sono al settimo cielo che finalmente posso conoscerti di persona. Sono venuto di proposito stasera. - Vi starete chiedendo cosa io abbia potuto rispondere, be, nulla. Rimasi a guardarlo con le labbra che formavano una piccola O, cosa avrei potuto rispondere? Non l'avevo mai visto, non sapevo nemmeno che esistesse una così bella visione mentre lui, al contrario, sapeva esattamente chi fossi; per non parlava del fatto che, credetemi, sentirmi chiamare hyong da lui, accendeva in me sensazioni che si potevano sentire solo dal basso ventre in giù! Sentii il suo pollice accarezzarmi la mano, di scatto la scostai e, per fortuna, arrivò Namjoon a tirarmi fuori da quella situazione imbarazzante. Lo vidi allontanarsi eppure, i suoi occhi quella sera, non lasciarono mai i miei.

Nemmeno adesso.

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Quanto li amo

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𝐼𝑘𝑖 𝑡𝑒 𝑘𝑢 𝑦ū𝑘𝑖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora