욕구 - Desire

178 16 22
                                    


Quando tornai dietro al palco, notai immediatamente quel sorriso strano sulle labbra di Jin, non ne capii subito il motivo. Lo vidi avvicinarsi con Namjoon, mano nella mano e, il mio fratellino aveva uno sguardo particolare. Forse non avevo cantato come avrei dovuto? Non gli piacque la mia canzone, corrugai lo sguardo: - Non è andata bene vero? - chiesi, insicuro di me. Namjoon sgranò gli occhi e disse no con la testa:
- Scherzi hyongnim, sei stato meraviglioso! -

Ripensandoci adesso, a quella sera, mi do dello sciocco ogni volta. Quello che avevo fatto sul palco, il mio comportamento nei confronti di quel ragazzo, la reazione del mio fratellino; doveva farmi capire sin da subito perché i due ragazzi avevano quell'espressione. Eppure, fu come se fossi caduto dalle nuvole.

- Suga-hyong, non ti ho mai visto comportarti così. Finalmente qualcuno è riuscito a farti uscire dal tuo guscio. - il modo in cui lo disse, con quella piccola tonalità di tristezza nella voce, mi spezzo il cuore. L'ultima cosa che avrei voluto fare era quello di ferirlo. Probabilmente si accorse del mio sguardo e, regalandomi uno dei suoi sorrisi con tanto di fossette adorabili, disse:
- Non puoi capire quando questo mi renda felice. Anche a Jin, quel ragazzo è come un fratello per lui. - Lo guardai e, in un attimo, tutta la scena mi si presentò davanti, arrossii a dismisura e distogliendo lo sguardo da Namjoon: - Non capisco di cosa stai parlando. - e, detto questo, mi allontanai paonazzo.

Lo sentii ridere e venendomi dietro, le sue braccia si ancorarono al mio collo, sorrisi, cercando in tutti i modi di non farmi notare da lui. Quella sera, però non lo rividi più. Non aspettò neanche le altre esibizioni. Non ebbi il coraggio di chiedere perché, ma non per poco interesse, la curiosità mi stava divorando. Non chiesi, perché troppo imbarazzato da quanto quel ragazzo stesse prendendo possesso della mia mente e in così poco tempo.

Quando la serata fu finita, stanco da non crederci, quasi piansi quando rientrai a casa, Namjoon, quella sera, sarebbe rimasto da Jin. Ridacchiai pensando alle parole di Koya:
- Suga-hyong, stasera non torno a casa. - Dissi semplicemente ok, corrucciò la fronte e assumendo in aria divertente, almeno ai miei occhi: - Come sarebbe a dire ok? Min Yoongi dovresti tirarmi per le orecchie e trascinarmi a casa, invece mi lasci alla mercé di un ragazzo più grande che potrebbe anche abusare di me! -

Fu difficile per me non scoppiare a ridere, posai un bacio sulla sua guancia e prima di andare via gli risposi. - Come se la cosa non ti piacesse! - Nient'altro, lo lasciai li, con gli occhi sgranati ed un espressione incredula mentre Jin era piegato in due dalle risate. Probabilmente il destino volle vendicarsi perché il mio rientro a casa non fu caratterizzato solo dalla non presenza di Nam, un numero a me sconosciuto mi aveva scritto un sms.

Sconosciuto
~ Non credo di riuscire a trovare parole adatta per esprimere quello che mi hai fatto provare stasera. Non solo per la tua bellissima performance, parlo soprattutto per le sensazioni che hai lasciato in me alla fine. ~
Ore 03:45








~~~~~~
Sto adorando profondamente questa storia, sarà che mi piace la Sope, sarà che mi piace scrivere, ma tengo particolarmente a "Iky te ku yūki"...

𝐼𝑘𝑖 𝑡𝑒 𝑘𝑢 𝑦ū𝑘𝑖Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora