Guardare al futuro o tornare indietro?

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Capitolo 14: Guardare al futuro, o tornare indietro?


Giovanni entrò nell'appartamento di Matteo, che se ne stava seduto sul divano con un uncinetto in mano e l'inizio di un maglioncino taglia bambino in grembo. Luca era sulla poltrona, con un gomitolo di lana sulle gambe.

-Non dirmi che mi stai davvero abbandonando in questa serata di maratona tv!- disse.

-Giovanni è in ritardo per un appuntamento molto importante- rispose seccamente Matteo, posando di lato l'uncinetto per prendere in braccio suo nipote.

-Guarda!- Luca gesticolò velocemente verso la nuova culla bianca, in vimini, accanto a lui -Abbiamo anche un posto dove mettere Guido!-

-Oh ragazzi!- Giovanni si fiondò ad esaminare la culla, che era riempita di morbide lenzuola gialle. -Quando l'avete presa? E' davvero carina!-

-E' la nostra prima attrezzatura da bambino- rispose Matteo con un sorriso -E tu hai l'onore di testarla- si rivolse a Guido, lasciando un bacio sulla sua guanciotta.

-Ragazzi, non potrò mai ringraziarvi abbastanza- iniziò Giovanni, ma fu interrotto da Matteo, che alzò una mano.

-Non ringraziarmi... solo... tienici fuori dai casini con Giorgio-

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Andrea lo stava aspettando, quando Giovanni entrò nel bar.

Il momento in cui il moro lo vide, tutto lo stress e la solitudine della settimana trascorsa cambiarono, come un serpente quando fa la muta.

Sospirò quando si trovò tra le sua braccia, senza dire una parola, sentendo come se potesse finalmente respirare di nuovo dopo aver trascorso infinite ore sommerso sotto l'acqua.

-Non puoi neanche lontanamente immaginare quanto mi sia mancato tutto questo-

-Posso benissimo, vale lo stesso per me- mormorò Giovanni, soddisfatto.

Per il momento, ogni suo singolo desiderio era esaudito.

Andrea si allontanò un po' per guardarlo, studiando il suo viso con aria sospetta.

-Sembri stanco-

-Io sono stanco- rispose mentre afferrava il suo braccio e lo guidava verso un tavolino -Ma io e Guido siamo entrambi guariti dalle nostre febbri, ormai-

-Già, ma non sembri stanco da malattia. Sembri stanco da tristezza-

-Beh, ovviamente vivere con Giorgio non è nella mia lista dei modi migliori per trovare la felicità-

La preoccupazione riempì gli occhi verdi di Andrea, facendo sì che Giovanni cambiasse argomento.

-Come va?- chiese, scherzosamente.

-Oh, bella mossa. Se non ti conoscessi bene, direi che ci stai provando con me-

"Riesco ancora a farlo sorridere. Non tutto è perduto", pensò, soddisfatto.

Giovanni si guardò intorno nella stanza, che si stava rapidamente riempiendo di clienti.

-Andiamo da qualche altra parte. Non posso rimanere tanto...forse un'ora, ma abbiamo bisogno di un po' di privacy-

-Vuoi venire da me o...- la sua voce si indebolì -Da me. Una settimana fa sarebbe stato da noi-

-Saliamo sul tetto- propose Giovanni.

E fuori continua a piovere// CamperkillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora