Partenza improvvisa

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Capitolo 20: Partenza improvvisa


-Cos'è successo tra te e Michele?- chiese Luca a Pietro mentre si versava un po' di caffè.

-E' stato solo un fraintendimento- rispose lui, avvicinandosi all'amico così avrebbe potuto sentirlo meglio nel rumore caotico del bar la mattina -Sai, il suo ex-marito ha una specie di problema con delle medicine...-

Furono interrotti dall'arrivo di Giorgio, che sorrise quando vide Luca, ma che si bloccò sul posto quando notò che c'era anche Pietro. Rimase immobile per un attimo, combattendo contro sé stesso per decidere se unirsi o no a loro, prima di sedersi al tavolo con i suoi amici.

-Pietro mi stava giusto raccontando cosa è successo con Michele- gli disse Luca.

Giorgio annuì e fissò il pavimento.

-Comunque- riprese Pietro, schiarendosi la gola -L'ex marito stava attraversando un brutto momento perché il loro uccellino è morto... Michele è andato da lui per aiutarlo a cercare qualcuno che avrebbe cremato l'uccello per loro. Alla fine lui è rimasto tutta la notte, cercando di convincerlo a smetterla con tutta questa storia delle ricette mediche, che lo riempiono di droghe- sorrise e alzò lo sguardo al soffitto -Michele è davvero meraviglioso!-

-Quindi ci sarete entrambi per aiutarmi a dipingere la stanza del bambino?- chiese Luca.

-Io sono in tutto ciò che coinvolge bombolette spray. Di che colore sarà?- rispose Pietro.

-Beh, abbiamo deciso per una scelta rivoluzionaria e mai vista per un bambino-

-Azzurro?- si intromise Giorgio.

-Sì, diciamo di sì-

-A che ora?- Pietro si stava alzando per andarsene.

-Per le sei- poi concentrò la sua attenzione su Giorgio -Vieni anche tu, vero?-

-Ovviamente. Anche se sono allergico alle bombolette spray-

-Hai paura di dipingere sotto la supervisione di Matteo, vero?- controbatté Luca.

-Terrificato...- gli occhi di Giorgio seguirono Pietro mentre si avviava verso la porta del bar -Torno subito... mi sono appena ricordato di una cosa che mi sono dimenticato di dire a Pietro-

Si fiondò alla porta, afferrando Pietro per un braccio, proprio mentre stava uscendo.

-E' così? Semplicemente tornerai insieme a lui senza neanche dirmi il perché?-

-Io lo amo... e lui mi ama. Non posso rovinare tutto questo per un'attrazione fisica con te- si fermò, mentre la sua innata onestà prendeva possesso di lui -Anche se è stato molto intenso... una cosa molto forte...-

-Puoi darti un po' più tempo per pensare? Forse tu e Michele potreste prendervi una pausa di riflessione fino a quando non deciderai...-

-Seriamente, devi smetterla con questa cosa delle pause- sospirò e si allontanò di un passo da lui. -Senti, mi dispiace se ti ho ferito. E' stato un errore. Quello che ho con te è troppo importante per essere distrutto da una semplice attrazione passeggera-

-Non è un'attrazione passeggera- insistette Giorgio, sapendo però di aver perso la battaglia.

-Torniamo a come stavano le cose prima e facciamo finta che quei due incidenti non siano mai accaduti- lo pregò Pietro, apparendo improvvisamente esausto -Mi sento malissimo questa mattina. Non me la sento di discuterne ora-

E fuori continua a piovere// CamperkillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora