Febbre

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Capitolo 12: Febbre


Giovanni tirò fuori l'ultimo fazzoletto dal pacchetto accanto al suo letto, prima di gettare impaziente il contenitore vuoto sul pavimento. Si soffiò il naso e poi gettò il fazzoletto nel piccolo cestino della spazzatura che teneva vicino.

Con un gemito di tristezza, ricadde sulla sua pila di cuscini e girò gli occhi verso l'orologio.

Era il momento de "I giorni della nostra vita", la serie tv in cui recitava Andrea.

Con un movimento furtivo, tirò fuori dal suo nascondiglio il telecomando e accese la televisione, accoccolandosi sotto le coperte con un sorriso.

Pensò che quella sarebbe stata l'unica occasione di vedere Andrea quella settimana.

Lorenzo aveva dormito da loro la seconda notte dopo che lui e Guido si erano trasferiti, regalando a tutti gli abitanti dell'appartamento, tranne che a Giorgio, una bella febbre.

Giovanni era stato il primo, seguito poi da Guido.

Giorgio ne sembrava immune... senza dubbio il suo uso miracoloso di Amuchina l'aveva aiutato ad uccidere tutti i germi della febbre.

Troppo malato per riuscire a respirare, ancora meno per riuscire a combinare qualcosa al lavoro, Giovanni aveva trascorso l'ultima settimana a casa, riprendendosi e curando Guido. Tutti avevano evitato l'appartamento di Giorgio nel tentativo di non far ammalare anche Matteo.

Giovanni aveva visto i suoi amici solo attraverso la finestra e aveva una voglia assurda di parlare con un adulto... così forte da aver finito col rispondere più di una volta agli ospiti dei talk show.

Non aveva più visto Andrea dal giorno del trasloco.

Lui non aveva telefonato, anche se Giovanni era sicuro che sapesse che durante il giorno era a casa da solo. Cogliendo il suo segnale, Giovanni aveva resistito al bisogno di digitare il suo numero circa ad ogni ora della giornata.

Matteo chiamava numerose volte per controllare lui e Guido e gli aveva riferito che Andrea si era rintanato nel suo appartamento, curando il suo cuore spezzato con pizza e birra.

Giovanni aveva investigato, cercando di scoprire se Matteo fosse a conoscenza del potenziale ruolo nel film a Parigi. Se sapeva qualcosa, stava facendo un gran bel lavoro nel fingere il contrario.

Giovanni sussultò quando il volto di Andrea apparve sullo schermo della televisione, rompendo il fiume dei suoi pensieri come un pungo con una finestra.

La sola vista del suo amato provocava in lui una forte reazione fisica.

Nonostante la sua febbre disastrosa, ogni fibra del suo corpo ardeva per Andrea, chiedendo il suo tocco in un modo che non avrebbe accettato un rifiuto.

"Non rifiutare tutto ciò che proviamo l'uno per l'altro" disse il suo personaggio.

-Non posso rifiutarlo- sussurrò Giovanni all'immagine vana sulla sua televisione.

-Credimi, ci ho provato-

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-Non dovevi comprarne uno di ogni tipo, lo sai?- Giovanni tirò su con il naso mentre esaminava le varie capsule colorate e le varie bottigliette di medicinali che gli promettevano un sano ed effettivo sollievo dai sintomi della febbre.

E fuori continua a piovere// CamperkillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora