Capitolo 26: Siamo l'eccezione che conferma la regola
-Quanti bicchieri di vino hai già bevuto questa sera?-
Luca stava guardando la bottiglia svuotarsi ripetutamente nel bicchiere di Giovanni.
-Ho perso il conto al quinto-
Luca sentì l'ostilità nella sua risposta e lasciò cadere quella direzione di domande.
-Dovremmo tutti fare una colletta e comprare a Giovanni un vigneto per il prossimo compleanno- osservò Pietro -Quello sarebbe un regalo che non cambierebbe il giorno dopo-
Tutti risero tranne Andrea.
La conversazione tornò su argomenti molto meno seri mentre Matteo e Pietro si scambiavano notizie e osservazioni sui loro primi mesi di gravidanza. Entrambi guardavano speranzosi Giovanni, aspettandosi che contribuisse alla discussione, ma il moro era troppo impegnato a bere per partecipare.
Giulio, l'esperto su tutto, fu molto felice di riempire lo spazio al posto suo.
Andrea stava scavando nel suo granchio con il suo solito entusiasmo verso ogni forma di tortura fisica. Un suono di gratificazione risuonò in fondo alla sua gola, riaccendendo la fiamma che stava cuocendo a fuoco lento sotto il desiderio di Giovanni per lui.
Un'immagine si formò nella mente del moro, una in cui lui lo faceva gemere allo stesso modo nella tenue luce della sua camera da letto, i loro corpi armonizzati insieme in una spirale rovente.
I suoi occhi risalirono, osservando l'espressione di piacere soddisfatto sul viso di Andrea e desiderando di poter essere sia la causa, sia l'effetto di tutto quello.
Andrea sentì i suoi occhi su di lui, lo sguardo di Giovanni lo riscaldava come la vaporosa doccia da cui era uscito proprio prima che il moro si avvolgesse intorno a lui e lo guidasse fino all'apice, nel bagno di Matteo.
Era come se Andrea riuscisse a leggergli la mente.
Alzò lo sguardo e un deciso luccichio di eccitazione strisciò sulla sua espressione immobile e salda.
Stava inviando a Giovanni una muta preghiera di continuare a giocare a quel gioco. Il moro la accolse volentieri, pronto ad alzare l'asticella... e anche qualche altra cosa, visto che c'era.
Infilzò una piccola forchettata di insalata e la morse, trascinando lentamente e suggestivamente i dentini della posata tra le sua labbra chiuse.
L'espressione sul suo viso non lasciava dubbi sul fatto che la forchetta non era ciò che aveva in mente.
-Le tue buone maniere a tavola sono andate totalmente a farsi fottere- osservò disgustato Giorgio, inconsapevole di quale fosse la ragione che si celava dietro al suo comportamento.
Gli altri continuarono a chiacchierare in sottofondo. Andrea si risistemò numerose volte sulla sedia, dimenticandosi totalmente delle sue chele di granchio.
Giulio la smise di dispensare consigli sulla gravidanza abbastanza a lungo per guardare il suo accompagnatore.
-Tutto bene? Smettila di agitarti in continuazione-
-Ad Andrea piace giocare con il suo cibo- parlò Matteo, lanciando a Giovanni uno sguardo di avvertimento che passò inosservato.
Prima che Andrea potesse raggruppare i suoi pensieri, Giovanni scivolò lungo la sua sedia, giusto abbastanza per lasciare un po' più di estensione per le gambe.
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E fuori continua a piovere// Camperkiller
Fanfiction"Riusciresti davvero a vivere il resto della tua vita senza sapere cosa saremmo potuti essere insieme?"