Scappare dalla realtà

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Capitolo 24: Scappare dalla realtà


Erano passati quattro giorni da quando la notizia di Pietro era diventata di dominio pubblico. Con il suo scialbo anello di fidanzamento, datogli da Davide, sulla mano sinistra, l'aveva detto a tutti i suoi amici, eccetto Giorgio, che se l'era tenuto per sé durante l'intera settimana.

Una mattina, al bar, diede a tutti il minimo delle informazioni: lui e Davide stavano aspettando un figlio e stavano programmando di sposarsi entro un mese.

Michele non aveva preso molto bene la notizia.

Aveva chiamato molte volte Giovanni durante la notte, mentre uno strano senso di cameratismo nasceva tra i due, che si aiutavano a vicenda per le loro varie difficoltà. Ma alla fine riuscì ad ammettere che, nonostante il suo amore per Pietro, non fosse pronto per la paternità. Il suo matrimonio precedente era stato così difficile che non riusciva a considerare la possibilità di iniziarne un altro con un bambino in mezzo... un bambino che non era suo.

Quattro giorni dopo, Giorgio portò Guido a casa di Matteo per farlo stare con Giovanni. Luca stava aspettando, pronto a balzare su di lui. Appena Matteo e Giovanni si ritrovarono impegnati con Guido, lo portò sul balcone.

-Dove sei stato?- iniziò il suo interrogatorio.

-Impegnato- Giorgio si sedette sulla sedia a sdraio -Facevo cose. Lo sai-

-Immagino che tu abbia sentito di Pietro...-

Giorgio tagliò corto.

-Sì, ho sentito-

-Questo ha qualcosa a che fare con voi due che ve la svignavate con la macchina di Matteo la settimana scorsa?-

Luca osservò Giorgio, pronto a cogliere anche il minimo inganno.

-Puoi dirlo forte-

Giorgio si alzò, pronto a ritornare nell'appartamento e a scappare dal problema.

-Hey, non così veloce- lo afferrò prima che varcasse la porta -Non puoi scappare via con Pietro e non spiegare cosa stia succedendo-

Giorgio si girò e si appoggiò al muro. Voleva dirlo a qualcuno.

Non sarebbe stato un sollievo liberarsi finalmente di quel peso?

-Se te lo dico... devi promettermi, no, devi giurarmi... giura che non lo dirai a Matteo-

Gli occhi di Luca uscirono fuori dalle orbite. Doveva essere qualcosa di enorme.

-Lo giuro-

-Va bene-

Giorgio camminò fino alla ringhiera e ci appoggiò sopra i gomiti, sporgendosi in avanti per osservare la vita sottostante.

-Ultimamente, ho provato una specie di... sentimenti...- prese un respiro profondo e scelse con cautela le parole da usare -Dei pensieri... su Pietro-

Luca non rispose. Invece iniziò a scavare dentro una piccolo vassoio con dentro della carbonella e ne dissotterrò un vecchio pacchetto di sigarette e un accendino.

-Senti, amico, non c'è bisogno di ricominciare a fumare per questa cosa-

Giorgio fissò allarmato il suo amico mentre ne accendeva una e prendeva un lungo tiro.

-Ah! Non sei tu quello intrappolato in una situazione del genere, di nuovo-

-Di nuovo? Cosa vuoi dire, con "di nuovo"?-

E fuori continua a piovere// CamperkillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora