Capitolo 27: La decisione più difficile di un'intera vita
La luce che filtrava da sotto la porta trafisse la testa di Giovanni come se fosse stata un pugnale. Si mise il cuscino sugli occhi, cercando di scappare nuovamente nel rifugio del sonno intorpidito.
Non funzionò. La sua mente era totalmente sveglia, anche se il resto di lui voleva continuare a dormire.
Perché aveva bevuto così tanto la sera precedente? Cosa si era impossessato di lui?
Poi lo colpì. Si ricordò.
Il bollente incontro con Andrea nel bagno l'aveva fatto impazzire. Era andato a cena con la decisione di aggiustare le cose con Giorgio fissa in testa ed il piano di trascorrere una notte con Andrea prima di partire per la Sicilia cementato nella mente. Poi la semplice visione di Andrea con Giulio l'aveva gettato in un turbamento così elevato da farsi medicare con una quantità impressionante di Merlot e con la liberazione di quel mostro che era la sua gelosia.
Una processione di scene della sera precedente continuarono ciclicamente a ripetersi nella sua testa. I febbricitanti baci nel bagno. Il suo rabbioso disprezzo per Giulio. Un gioco sessuale e segreto con Andrea in preda ad una frenesia folle. Il suo scoppio da ubriaco. La delusione di Pietro e il disgusto di Giorgio. Giorgio che lo trasportava verso l'appartamento di Matteo e lo appoggiava a letto con una bacinella accanto. La fuga di ogni possibilità di incontrarsi con Andrea per completare a pieno il loro piano.
La sua testa pulsò dolorante mentre rivedeva le sue azioni.
Aveva fatto una scena terribile e aveva messo in imbarazzo tutte le persone a cui voleva bene. Aveva commesso un'ingiustizia nei confronti di Andrea colpendo Giulio che, nonostante i suoi difetti, si interessava chiaramente di lui e desiderava costruirsi una specie di vita con il castano.
Una veloce ripassatina alle abitudini da casalingo di Giulio e alla sua particolare devozione alla carriera di Andrea glielo confermarono.
"Ma questo non è ciò Andrea vuole realmente. Lui vuole te e tu vuoi lui", insistette una vocina.
Giovanni gettò via il cuscino e si coprì gli occhi con una mano tremante. Cosa avrebbe fatto?
Giorgio era diventato la persona che era a causa del suo supposto errore con Marco. Quella notte era stato il punto di svolta della sua vita.
Giovanni sapeva di essere responsabile tanto quanto lui per quel fraintendimento. L'unico modo per mitigare i danni era smetterla di combattere tra di loro, lasciargli avere suo figlio e ciò che rimaneva della vita che avevano perso. La vita che avrebbero vissuto insieme, se non fosse stato per quell'unico errore.
L'unico ostacolo che stava nel cammino era Andrea.
Sdraiato sul suo letto gonfiabile in una stanza che già da tempo non era più la sua, Giovanni prese la decisione più difficile della sua vita.
Quella volta non ci sarebbero stati ripensamenti, nessuna perdita e nessuno sbaglio. Avrebbe fatto qualunque cosa fosse stata necessaria per creare la distanza richiesta tra lui e Andrea.
Doveva farlo funzionare. In qualche modo, lui e Giorgio dovevano costruire una nuova intesa. Se non fossero più riusciti ad innamorarsi... e Giovanni era certo che non ci sarebbero riusciti... sarebbero diventati coabitanti e sarebbero riusciti a vivere insieme e in pace.
Non gli aveva dato il perdono, ma gli avrebbe dato questo... qualcosa che gli costava molto di più.
La scelta era stata fatta.
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E fuori continua a piovere// Camperkiller
Fanfiction"Riusciresti davvero a vivere il resto della tua vita senza sapere cosa saremmo potuti essere insieme?"