Capitolo 22: Scoperte sconcertanti
Luca stava sfogliando le carte sul tavolo, frustrato fino al punto di massima ebollizione, quando Giovanni ritornò dal suo incontro con Giulio. Alzò brevemente lo sguardo su di lui, dandogli un cenno di saluto, prima di tornare al suo lavoro.
-Dov'è Matteo?- chiese Giovanni, guardando verso il divano vuoto.
-Sta facendo un pisolino in camera- rispose Luca senza allontanare lo sguardo dal computer -Non credo che tu correresti qui sotto all'edicola per comprarmi un pacchetto di sigarette, vero?-
-Perché hai bisogno di sigarette?- chiese il moro mentre prendeva una bottiglietta di acqua fredda da frigo e se la premeva sulla testa dolorante.
-Potrei benissimo ricominciare a fumare e godermi le mie ultime ore sul pianeta terra-
-Ok, sputa il rospo. Allontana la mia mente dal mio personale disastro-
-Questa proposta deve essere inviata ai nostri uffici di Roma, in più devo farne una copia per il capo del mio dipartimento. Troppe cose da fare e mancanza di tempo per farle-
-Sembra che tu qui abbia un bel po' di fogli- commentò Giovanni, mentre rigirava la bottiglia per trovare un punto rimasto ancora fresco.
-Un sacco di fogli e non abbastanza copie. Non ho tempo per fare delle copie e per inviarle in tempo- si strofinò la fronte corrugata con entrambe le mani -Ora, parlando di quelle sigarette-
-Non fare lo scemo. Dammi le cose di cui devi fare le fotocopie e lo farò io per te-
-Non posso chiederti di farlo, so che quel posto è solo un brutto ricordo per te-
Era vero. Giovanni allontanava ancora lo sguardo ogni volta che passava davanti al negozio di fotocopie, dove lavorava Marco, il ragazzo con cui Giorgio l'aveva tradito.
Ma era giunto il momento di far riposare in pace quel fantasma del passato.
-Andiamo, Luca. Marco non era sicuramente una delle persone più stabili sulla terra... quanto strano sarebbe se lavorasse ancora lì?-
Luca combatté contro sé stesso, il poco tempo che gli rimaneva per terminare e inviare quel progetto contro la riluttanza di far tornare Giovanni sulla scena del crimine.
-Posso farcela. Lascia che ti aiuti in questa cosa- disse Giovanni con il suo tono più persuasivo.
Luca cedette.
-Va bene- rispose con un sospiro di sollievo mentre raccoglieva le sue carte in un contenitore e le infilava in una bustina.
-Tre copie, della carta più piccola che hanno- poi tirò fuori venti euro dalla tasca e glieli passò -E non dire nulla a Matteo di tutto questo-
-Starò bene- lo rassicurò il moro mentre se ne andava.
"Marco è l'ultimo dei miei problemi", aggiunse a sé stesso mentre passava davanti alla porta dell'appartamento 17, dove la nuova vita di Andrea era apparentemente in progresso.
Una vita senza di lui.
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Giovanni si mise in coda nel negozio della copisteria, allontanando l'inevitabile tremolio che la sola vista di quel palazzo gli portava sempre. La sua mente ruotava intorno alla lettera nascosta nella tasca dei pantaloni, alla determinazione di Giulio di essere il perfetto casalingo per Andrea e i suoi amari fallimenti di dare all'uomo che amava tutto ciò che Andrea aveva dato a lui.
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E fuori continua a piovere// Camperkiller
Fanfiction"Riusciresti davvero a vivere il resto della tua vita senza sapere cosa saremmo potuti essere insieme?"