Sono in macchina insieme a Ryan che gioca seduto tranquillo sul suo seggiolino. Abbiamo accompagnato Elizabeth al lavoro, e sono esattamente cinque minuti che è scesa e già mi manca la sua presenza. Per tutta la mattina non ho potuto fare a meno di sorridere, vederla interagire con mio figlio e vedere come lui le sorrideva, o le parlava, mi ha reso davvero felice. Ciò che davvero mi spaventava è che lui la vedesse come un'intrusa, di solito non è molto socievole con le persone che incontra per la prima volta, ma se gli fanno subito una buona impressione allora diventa dolcissimo, e dal modo in cui la cercava sono sicuro che le sia piaciuta davvero.
Mi sono preso la giornata libera dal lavoro, così almeno posso passare questi due giorni con Ryan prima di partire, dopodiché Lunedì lui riprenderà l'asilo, ed io sarò a Milano e poi una volta tornato avrò molto da fare, non so davvero come farò a conciliare il tutto. Quando guardo fuori mi rendo conto che siamo arrivati a casa dei miei genitori, ci hanno invitato a pranzo, visto che poi anche loro Lunedì partiranno per festeggiare il loro anniversario.
Scendo dall'auto e prendo Ryan in braccio, è sempre molto contento di vedere i suoi nonni e i suoi zii, e infatti mia madre non fa in tempo ad aprire la porta che lui già scalcia per andare a salutarla.
‹‹Che bello che siete arrivati! Vi stavamo aspettando.››
Mia madre prende in braccio mio figlio riempendolo di baci e lui ride, mio padre e i miei fratelli sono in salone davanti al camino e la tv è accesa, stanno guardando il telegiornale.
‹‹Ah finalmente! Di solito sei il primo ad arrivare, a cosa dobbiamo questo ritardo?››
Guardo Thomas di traverso e lui ride, sa che ieri sera sono stato con Elizabeth e sono sicuro che non vede l'ora di tirare fuori l'argomento.
‹‹Siamo in perfetto orario per il pranzo, perciò non vedo il problema.››
Mio padre sorride mentre Ryan gli corre incontro, non l'ho mai visto così felice come quando c'è suo nipote in giro, so che ama i bambini, e che voleva più di quattro figli ma mia madre si è imposta, li sento spesso battibeccare scherzosamente su questa cosa. Dopo la morte di Camila era devastato, perdere una figlia così giovane gli ha fatto perdere le speranze, ma avere Ryan vicino lo ha fatto tornare a sorridere, e questo è ciò che conta davvero.
‹‹So che eri in dolce compagnia ieri sera, perché non è qui con te oggi?››
Scaccio i pensieri fulminando con lo sguardo mio fratello, ha davvero la lingua lunga, in realtà un po' tutti nella mia famiglia, mi chiedo come io sia riuscito a sopportarli fino ad oggi.
‹‹Doveva lavorare, e comunque non l'avrei portata lo stesso.››
Mia madre mi studia in silenzio prima di parlare ‹‹Perciò se ieri è stata con te deduco che ha conosciuto Ryan?›› Non posso non notare che la cosa non le fa molto piacere, ma nessuno può rovinare il mio umore oggi.
‹‹Sì, questa mattina, e vanno anche molto d'accordo.››
Mi siedo sulla poltrona vicino a mio padre, l'unico che cerca di sostenermi non facendo troppe domande.
‹‹Non credi sia un po' troppo presto? Da quanto la conosci? Se decidesse di sparire e Ryan si affezionasse a lei sarebbe una delusione.››
Alzo gli occhi al soffitto cercando di rimanere calmo, a volte mia madre sa davvero come darmi suoi nervi.
‹‹Prima di tutto non sono affari tuoi a chi faccio o non faccio conoscere mio figlio. E poi non penso che Elizabeth andrà da qualche parte molto presto, ed è giusto che conoscesse mio figlio. Lei è una brava persona, e se le sue intenzioni non fossero state più che serie mi avrebbe detto di no.››
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Parlami del domani.
ChickLitVolume 1 della serie "Domani". Elizabeth Bellesi ha vissuto tutta la sua vita sentendosi un peso e un'intrusa. Il suo passato travagliato le ha lasciato addosso cicatrici profonde, e il suo presente le ricorda costantemente di quanto ha perso e di q...