CAPITOLO 16

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‹‹Elizabeth non pensi che sia un po' troppo? In fondo siamo solo noi della famiglia.››

Lei si gira smettendo di fare quello che sta facendo e mi guarda come se avessi detto la sciocchezza più assurda di questo mondo.

‹‹Non ho fatto molto. Qualche antipasto di pesce, un primo, due secondi, il contorno...ah e due dolci. Volevo fare due primi ma poi non mi convinceva molto, così ho lasciato perdere. Tu che dici?››

Io e Maria ci scambiamo uno sguardo esasperato, è stata dura ma alla fine Elizabeth ha accettato di farsi aiutare da lei, ma ora credo che Maria si sia pentita.

‹‹Tesoro è tutto perfetto, ma non dovevi impazzirti così tanto.›› Lei fa un gesto vago con la mano come a dire che non è niente.

‹‹Maria tu puoi andare, il più è fatto, vai pure dalla tua famiglia, davvero.››

Un po' titubante la donna annuisce e ci saluta allontanandosi. Do un rapido sguardo alla cucina che è un vero disastro, ci sono pentole, ciotole, piatti e un sacco di altra roba tutta sparsa in giro. Non scherzava quando ha detto che adora cucinare specialmente quando c'è molta gente.

‹‹Bene, adesso vado a farmi una bella doccia, mi preparo e poi finisco le ultime cose e sistemo. Mi accompagni in doccia?›› Mi sorride maliziosa avvicinandosi a me.

‹‹Mi sembra un'ottima idea.›› Le sfioro dolcemente le labbra e poi la prendo per mando andando verso la camera.

‹‹Christian dobbiamo sbrigarci, abbiamo perso troppo tempo in bagno. Dai vestiamoci.›› Scuoto la testa divertito mentre recupero i miei vestiti, è tutto il giorno che è in agitazione, si è svegliata alle sei di mattina, e da allora non si è fermata un attimo. Credo che sia stata una fortuna che i miei siano venuti a prendere Ryan per passare la giornata con lui, probabilmente sarebbe ancora più esaurita con il piccolo che avrebbe cercato in ogni modo di attirare la sua attenzione.

‹‹Che ne dici?›› Mi volto verso di lei e rimango senza parole notando il vestito che indossa. Le sta davvero una favola, è corto, rosso, molto attillato e con una scollatura contenuta ma comunque sexy. 

‹‹Non so se mi va di portarti in giro vestita così.›› Ride scuotendo la testa, io comunque non stavo proprio scherzando. Se c'è una cosa che ho compreso fin troppo bene, mio malgrado, è che la gente, in particolare gli uomini, si accorgono di lei. E quando dico che si accorgono di lei intendo che fissano spudoratamente le sue forme, sono indeciso cosa sia che attira di più l'attenzione: se il suo seno o il suo sedere. Non sono scemo, sapevo benissimo che lei è bellissima, ma non credevo che andare in giro con lei volesse dire dover fulminare con lo sguardo qualsiasi uomo che intercetta la sua presenza anche per sbaglio. Anche Azzurra era una bella donna, e ovviamente anche lei era ben vista dagli uomini, ma a differenza di Elizabeth non aveva il suo carattere dolce e il sorriso gentile. Ovunque andiamo riesce a conquistare tutti, rimangono tutti sorpresi dalla sua dolcezza e dai modi gentili con cui si rivolge agli altri. Non so come sia possibile che mi sia ritrovato ad averla tutta per me.

‹‹Christian sei con me?›› Ritorno alla realtà e mi accorgo di essermi perso troppo nei miei pensieri.

‹‹Scusami, quel vestito mi ha mandato fuori di testa.›› Le sorrido e l'attiro a me baciandola.

‹‹Non ricominciare, i tuoi saranno qui a breve ed io devo finire di fare tutto.›› Sospiro sconfitto, guardo l'orologio e mi rendo conto che il realtà manca un'ora e mezza al loro arrivo, ma so che probabilmente lei avrà in mente altre mille cose da fare prima del loro arrivo, perciò non dico nulla.

‹‹Vestiti. Anche se devo dire che con le mutande rosse che ti ho regalato sei molto sexy.›› Ricambio il suo sorriso malizioso, sono rimasto sorpreso quando questa mattina aprendo la busta che mi aveva dato al centro commerciale ci ho trovato dentro due mutande identiche, una della mia misura e una per Ryan.

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