Mi sveglio di soprassalto al suono del telefono, mi alzo in piedi cercando di mettere a fuoco la stanza intorno a me. Mi sono addormentato sul divano, i miei amici sono ancora qui, anche loro svegliati dal suono del telefono. Lo vedo squillare sul tavolino, lo afferro e rispondo senza nemmeno vedere chi è.
‹‹Pronto?››
‹‹Christian sono Fabio. Abbiamo rintracciato la tua ex moglie, è stata fermata dalla polizia in Veneto, c'era anche Ryan. Li stanno portando qui.››
Per un attimo rimango immobile assimilando le parole dell'investigatore, poi capisco cosa mi sta dicendo e allora mi riprendo.
‹‹Parto subito per andare a prenderlo.››
‹‹No. Li stanno riportando, non c'è bisogno che tu ti muova. Per ora rilassati, fatti una doccia, chiama il tuo avvocato e poi quando è il momento presentatevi alla polizia.››
L'idea di aspettare ancora di più per poter abbracciare mio figlio mi fa impazzire, ma tutto quello che conta è che l'abbiano ritrovato.
‹‹Sta bene?›› Ho quasi paura di sentire la risposta.
‹‹Sì. E' spaventato e so che ha chiesto di te ed Elizabeth, ma sta bene. Tra poco potrete riabbracciarlo.››
Tiro un sospiro di sollievo, lo ringrazio e chiudo la chiamata, quello che conta è che sta tornando a casa, dopodiché mi informerò su tutti i dettagli.
‹‹L'hanno trovato?››
Toni mi guarda speranzoso mentre fa la domanda.
‹‹Sì, lo stanno riportando, erano in Veneto.››
Vedo i miei amici tirare un sospiro di sollievo. Mi volto e raggiungo a lunghi passi la mia camera da letto dove trovo tre donne addormentate. Individuo Elizabeth rannicchiata in un angolo e la sveglio.
‹‹Tesoro.›› Le sposto un riccio dal viso mentre apre gli occhi. ‹‹Ryan sta tornando a casa.››
Si alza di scatto e subito comincia a piangere, ma questa volta credo sia per il sollievo.
‹‹Lo andiamo a prendere?››
Le spiego la faccenda e non è facile convincerla che non dobbiamo muoverci.
‹‹Che succede?››
Alice si alza stiracchiandosi.
‹‹Hanno trovato Ryan, sta tornando da noi.››
Si abbracciano felici e così si sveglia anche Emma, che capendo cosa sta succedendo si unisce all'abbraccio.
Quando finalmente partiamo per andare alla stazione di polizia sento il mio corpo rilassarsi leggermente, l'idea di poter riabbracciare mio figlio mi dà un senso di sollievo.
Marco guida rapido per le strade, Elizabeth seduta vicino a me ha appoggiato la testa alla mia spalla, ha gli occhi chiusi e il suo volto è pallido, non credo si senta molto bene, ma non c'è stato verso di farla rimanere a casa.
Una volta arrivati saltiamo giù dall'auto correndo verso l'ingresso, dove ci accolgono i due poliziotti che hanno comunicato con noi per tutto il tempo.
‹‹Dove si trova mio figlio?››
Ci fanno entrare e ci indicano una stanza.
‹‹Credo sia molto stanco, una delle nostre colleghe è con lui, sarà felice di vedervi. E' ancora spaventato, non comprende bene costa sta accadendo e non fa che chiedere di voi, perciò vi lasceremo un po' di tempo con lui, poi parleremo.››
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Parlami del domani.
ChickLitVolume 1 della serie "Domani". Elizabeth Bellesi ha vissuto tutta la sua vita sentendosi un peso e un'intrusa. Il suo passato travagliato le ha lasciato addosso cicatrici profonde, e il suo presente le ricorda costantemente di quanto ha perso e di q...