Sono passate settimane da quando sono tornata a casa, ne sono successe di cose, così tante da sfiancarmi avrei bisogno di una bella vacanza e di assoluta tranquillità per riprendermi ma sono così vicina al traguardo che stringerò i denti così forte che alla fine mi prenderò una dentiera se sarà necessario. Alice, la sorella di Adam, è a lei che ho chiesto aiuto per rimettermi in carreggiata. Lei è fantastica, se non fosse per l’altezza sembrerebbe una fata, lunghi capelli biondi, occhi verdi così simili a quelli del fratello, una bellezza rara secondo me eppure così timida con gli altri, forse per questo siamo così in sintonia nonostante abbia gusti diversi lei è un po’ pazza avvolte, mentre io solo folle 24 ore al giorno ma a differenza sua io agisco d’istinto, ne è la prova evidente il motivo per cui ora mi trovo qui, mentre lei nonostante abbia quei 5 minuti di follia poi sta ore a riflettere su tutto senza far niente. Lei è così alla moda io preferisco la comodità di una tuta, e poi è intelligente è la perfezione fatta donna. Ha qualche anno più di me ma siamo diventate amiche appena arrivata qui all’età di 13 anni. Ma non voglio soffermarmi su quei ricordi, non ora, ho bisogno di restare lucida e un pianto sarebbe una catastrofe. In queste ultime settimane ho passato giornate intere a sfogliare riviste di moda e ordinando online vestiti in modo da non farmi vedere in giro, mattinate a provarmi vestiti su vestiti, abbinandoci accessori e gioielli vari, adesso ho così tanto vestiti che l’economia nazionale si è ripresa grazie alle mie spese, così ho dovuto dire addio alle tute e felpe giganti. Riguardo le scarpe? No comment li ho per concessione Divina e solo per possibili fughe, al contrario ho tacchi per ogni colore, sfumatura, stagione, modello, stilista e per ogni evento. Morirò di vecchiaia prima di avere la possibilità di indossarli tutti. No, non è per niente bello se penso a quando dovrò decidere cosa mettermi. Ma non è tutto, vogliamo parlare delle mie unghie? Fortuna che non ho l’abitudine di mangiucchiarle, ora ho una perfetta manicure, con kit, smalti e riviste su ogni possibile disegno da scegliere. E i miei capelli? Hanno delle onde pazzesche e sono così lucenti, la cosa che adoro più di tutto, finalmente hanno il giusto trattamento che meritano, compreso di maschere e vari trattamenti. Ammetto questa parte non è stata una grande tortura, ma non oso dire lo stesso della ceretta su molte zone del corpo, che per la cronaca fanno ancora male. Ma la parte più difficile è stato parlare alla stampa. Sono passate tre settimane da quando mi sono presentata alla sede del giornale più famoso e veritiero della città, un mix di gossip, politica e notizie dei più importanti uomini d’affari. La notizia di un’ereditiera che non sia morta bruciata insieme ai suoi genitori e che invece è viva e vegeta ed è pronta a riprendersi la società familiare che gli spetta non sarebbe passata inosservata lo sapevo già, ma non mi aspettavo che la notizia finisse sul giornale già da quella sera stessa, da quella sera sono cambiata molto, pochi mi riconoscerebbero ora. Impossibile paragonarmi alla ragazza scialba di quel giorno con la ragazza che una settimana fa ha tenuto una conferenza stampa sulla mia scomparsa, di cui nessuno era a conoscenza, sul mio ritorno e a rispondere alle insinuazioni se sia davvero io Aurora Elisabeth Van Ness, l’ereditiera più ricca e giovane della città. È stato difficile raggirare, evitare di cadere in trappola e rivelare troppo, più difficile è stato dover affrontare tutto da sola per non destare sospetti sul coinvolgimento di Adam e di conseguenza la sua famiglia, la cosa più divertente credo sia stato la mia fuga, Adam in questo è stato un genio, una parrucca, occhiali e un bastone indossati dentro il bagno di un bistrot dopo aver seminato tutti e poi tranquillamente sono passata tra la folla, che mi cercava, come una vecchietta. Adam, con lui abbiamo lavorato molto sulla strategia da seguire, prendendo in considerazione gli imprevisti ecc. ho lottato non poco per fargli prendere almeno in considerazione i miei consigli, che poi ha rilegato come piani di riserva ma almeno è qualcosa. So quanto questa situazione lo abbia provato fisicamente e mentalmente, quelle poche ore di tempo che avevamo per concordare i dettagli e assicurandoci di non sbagliare niente, capisco la sua preoccupazione ma non posso far niente per mutare ciò che prova deve fidarsi di me altrimenti saremmo spacciati. Nelle settimane precedenti alla mia rivelazione al mondo si è impegnato molto nel recuperare tutto ciò che potrebbe confermare la mia storia e soprattutto la mia identità, tutti i documenti che nessuno si è premurato di distruggere poiché erano certi del mio decesso. Ricordo quella notte in cui lo aspettavo nello studio come sempre nelle ultime sere, ero così concentrata a sistemare i fogli sulla scrivania da non averlo udito entrare nella stanza, mi sono voltata sentendo la presenza di qualcuno alle mie spalle, ho visto solo un bellissimo orsacchiotto bianco con due magnifici occhi blu e un fiocco del medesimo colore. Come non riconoscerlo? il primo ricordo, il regalo più bello di sempre, ricordo quando mio padre tornando dal lavoro per farsi perdonare di non essere stato a cena con noi per una riunione d’affari regalò alla mamma un mazzo di rose rosse dai petali così profumati che il loro profumo impregnò la casa per giorni e dopo essersi scambiati un bacio mi mostrò un orsacchiotto bianco. L’unica cosa che riuscì a fare fu accarezzare quel peluche, sentì i brividi percorrermi la schiena e le lacrime scorrere sul mio viso poi mi rifugiai nell’abbraccio che Adam mi offrì. Era così forte in confronto a quanto mi sentissi fragile, un contrasto perfetto tra noi, lui quello forte e sicuro io fragile e insicura. Ultimamente ci siamo avvicinati molto, non che prima non lo eravamo, mi ha salvato la vita gli sarò sempre grata, all’inizio ero in soggezione ma ero pronta a dimostrargli il rispetto che avevo per lui piuttosto che il bene che gli volevo forse per paura di perdere anche lui, e poi era sempre in giro che mi era impossibile trovare un modo per cercare di creare un legame. L’ho visto Onnipotente per troppo tempo, dimenticando spesso quanto pure lui avesse bisogno di un abbraccio.
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the endgames- la fine dei giochi
RomanceIl passato non mi preoccupa: i danni che doveva fare li ha fatti; mi preoccupa il futuro, che li deve ancora fare. (Pino Caruso) Salvata dalle fiamme ha perso tutto anche se stessa ora non gli resta che rialzarsi e riprendersi ciò che gli spetta di...