Nel frattempo invio un messaggio a tutti, “STUDIO”, non c’è bisogno di altro il primo a rispondermi è John seguito da Matthew.
Infilo nell’orecchio quel minuscolo auricolare, dopo averlo acceso pregando poi di riuscire a toglierlo e provo a capire di che cavolo stiano parlando, riesco a captare solo tempo, il resto è un bisbiglio di parole, per una volta che deve stare zitto questo e comunicare a gesti parla distraendomi dalla comunicazione così finisco per non capire un cazzo da entrambi le conversazioni.Mi afferra la mano avvicinandosi alla porta, com’è diventato affettuoso il ragazzo, la mia vocina interiore ricompare facendo del sarcasmo inutile, “vai a dormire” grido nella mia testa “perdendomi così le tue prime figure di merda da neo diciottenne”, ho passato decisamente troppo tempo lontana dalla società e questi sono i risultati un ego interiore strafottente.
Sento Matthew comunicare di averlo trovato e di star sostituendo il tutto così da recuperare tempo, se non faccio qualcosa si accorgeranno che c’è stato uno scambio, siamo quasi davanti allo studio e Matthew non è ancora uscito, mi aggrappo a Jack che mi sorregge appoggiandosi al muro, cazzo non vuole proprio allontanarsi da qui.
Fingo di aver la nausea, decisamente imbarazzante questa situazione, ma invece di accompagnarmi verso il bagno posa la mano sulla maniglia, inizio a sudare freddo. Mi raddrizzò così velocemente che barcollo sul serio stavolta, sbatto il gomito sulla porta sperando che Matthew lo senta ed esca dalla finestra,«merda sono già qui, sono bloccato qua dentro» sento Matthew chiaramente stavolta spero si sia nascosto perché non so più che inventarmi se Jack trova quello che dovrebbe essere un estraneo, nel mio ufficio con il suo malloppo.
difatti esso spalanca la porta trascinandomi dentro, mi guardo attorno non scorgendo la sua sagoma da nessuna parte ed entrambe le finestre chiuse, dev’essere per forza qua dentro però, noto la sua mano fuoriuscire sul pavimento al lato della scrivania, è troppo grande per poter stare là sotto , indietreggio poggiando il mio tacco 12 sul suo palmo, mettendo tutto il mio peso sull’atro piede, nascondendolo allo sguardo di Jack.
Finalmente intuisce, devo tirarlo fuori di lì il vetro trasparente potrebbe tradirlo. Lo vedo avvicinarsi lentamente, per cui mi allontano dalla scrivania aggirando la poltrona “termosifone, distruggi tutto” Matthew è uno che va dritto al sodo, e così il vecchio Bounce ha nascosto qualcosa dentro il termosifone, l’acqua non basta mi serve qualcos’altro.
Mi lascio circuire da Jack che si ferma inclinando il mio viso indietro, spostandomi i capelli, ecco cosa doveva fare, provarci con me. Grazie per l’idea Jack. «Hai una sigaretta?» odio chi fuma, ma ho bisogno di un accendino per il piano che ho in mente.
Tira fuori un pacchetto di sigarette cedendomelo con l’accendino, ne accendo una portandola alle sue labbra.
«Non mi piace fumare, ma adoro il sapore che da alle labbra di un uomo» non che io sappia che sapore hanno le labbra di un uomo, non ho mai baciato nessuno, chissà invece Adam quante…no, non devo pensarci devo concentrarmi ora. Cerco di non soffocare mentre butta fuori il fumo. Mi siedo sul bracciolo della poltrona così da voltare le spalle al termosifone e permettendogli di agire. «Hai della vodka?» mi cede il suo bicchiere che afferro con mano tremante.< …mmm Ho una sete pazzesca, Dà pure un’occhiata in giro se ti va, sai non ho mai provato la vodka ma questa sa di limone, non che a me piace tanto preferisco la pesca, ma di vodka ho provato solo quella ai frutti di bosco e sai che gusto ha? di succo di frutta» chiudo gli occhi continuando a blaterare cose senza senso, sento i suoi passi dietro di me e il termosifone aprirsi, guardo verso Matthew aspettandomi un segnale che mi indichi di intervenire magari prima che dia un’occhiata a ciò che contiene.Lo sento ritornare indietro e avvicinarsi alla scrivania, perché proprio lì cavolo, mi alzo barcollando emettendo una risatina davvero snervante, si volta con la schiena appoggiata ad essa e una busta di plastica come quella che usano nelle indagini con il materiale sequestrato posta dietro di lui.
Poso il bicchiere di vodka accanto incollandomi addosso a lui, guardo in basso Matthew sperando che riesca a cogliere il segnale di uscire dalla stanza appena possibile, torno a concentrarmi su Jack, mi avvicino al suo orecchio con voce a dir poco snervante da cheerleader «sai cosa vorrei sapere invece? Che gusto ha la tua pelle» lascio una scia di baci dalla mascella al collo.
«Mmm Dolce & Gabbana il mio preferito, dolce al punto giusto…davvero squisito, ti divorerei» lecco quel sapore orrendo, odio le cose dolci, e quel profumo non è il mio preferito, vedo Matthew cercare di trattenere le risate, avendo le braccia incrociate dietro la testa di Jack posso permettermi un’alzata di dito medio in direzione di Matthew che spalanca gli occhi scioccato.
Jack mi allontana da lui per guardarmi in faccia, avvicinando poi il suo viso al mio, mi volto giusto in tempo per far finire le sue labbra sulla mia spalla scoperta allungo la mano rovesciando il bicchiere di vodka sulla busta aperta, per cui un po’ di bevanda filtra all’interno, la sollevo in modo che ricopra tutto il contenuto per rimetterla delicatamente come prima, la sua mano si porta sulla mia gamba sollevandola e appoggiandola sul suo fianco girandomi in modo che finisco sdraiata sulla scrivania.
Ok questo è imbarazzante non fingere di avere la nausea, ridacchio nascondendo il nervosismo, la sua mano sale a sfiorare il mio intimo, avvicinando contemporaneamente il suo corpo al mio per cui è difficile non sentire cos’ha sotto i pantaloni, so che c’è Matt e in un certo senso mi rassicura e m’imbarazza al tempo stesso.
Non voglio farmi spogliare da Jack, il mio nervosismo sale annebbiandomi la testa, non è mica tutta colpa dell’alcol se non ho nemmeno una strafottuttissima idea, sta per abbassare i miei slip quando la porta si spalanca.
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the endgames- la fine dei giochi
Roman d'amourIl passato non mi preoccupa: i danni che doveva fare li ha fatti; mi preoccupa il futuro, che li deve ancora fare. (Pino Caruso) Salvata dalle fiamme ha perso tutto anche se stessa ora non gli resta che rialzarsi e riprendersi ciò che gli spetta di...