Dopo un intero pomeriggio tra sole donne tra S.P.A e un ultimo giro per negozi, Matilde e Sofia hanno avuto la brillante idea di prepararci direttamente a casa mia per la serata.
Non che abbia qualcosa in contrario, adoro le mie amiche gli voglio un bene dell’anima ma nonostante avessi già scelto il mio vestito da indossare, ovvero quello comprato l’ultima volta che sono stata in centro da sola, ho dovuto provarmi tutto l’armadio per far contenta Matilde che poi ha finito per cedere sulla mia scelta, inutile dire che sono sfinita già dalle sette di sera e siamo ancora a inizio serata.
Mi piacerebbe che ci fossero anche Marta e Alice qui con me, ma come ben so non tutto nella vita è possibile ma il prossimo anno quando tutto sarà finito farò un mega party in cui ci divertiremo come matte.
Aiuto Sofia a indossare il suo vestito, niente di esagerato come quelli intravisti nelle vetrine oggi, l’abbigliamento che ha scelto credo si abbini molto al suo carattere, un abito completamente in pizzo color avorio a maniche lunghe leggermente trasparenti, chiusura dietro il collo e poi la parte più bella è che dietro lascia la parte centrale della schiena scoperta e non è molto corto, mi piace molto su di lei anche perché come acconciatura ha scelto di fare un morbido chignon, un bel paio di tacchi chiusi color avorio completa il tutto. Per il trucco si è davvero superata, dal nocciola dei suoi occhi ha riprodotto le leggere sfumature che intercorrono fino all’avorio, un tocco di fard basta dato le sue guance continuamente arrossate dal suo imbarazzo permanente, un rossetto color pesca fa aumentare la lucentezza del suo viso che appare così puro.
Matilde invece più difficile nel vestirsi ha rifiutato ogni abito scelto, e dopo aver dato una ripassata al mio armadio ha indossato il primo abito preso in considerazione, un vestitino nero con scollatura a cuore, stretto fino alla vita e poi più ampio fin sopra il ginocchio pieno di tulle, tutto rivestito da brillantini che luccicano ad ogni minimo movimento, abbinati con sandali alti argentati e pochette coordinata, per il trucco ha scelto anche lei qualcosa di particolare che fa risaltare i suoi occhi, l’argento sui suoi occhi azzurri risalta in maniera incredibile e il rossetto rosso fa risaltare le sue labbra carnose, i capelli mossi sono invece una massa aggrovigliata.
«Maty con quei capelli sembro io quando mi alzo la mattina» riesco a schivare l’asciugamano che mi lancia «questo mia cara è avere grinta come una leonessa ecco cos’è il mio Io interiore» ribadisce incrociando le braccia, guardo Sofia che cerca di trattenere le risate, sappiamo entrambe che la nostra amica ha iniziato a prendere lezioni di yoga e ha tutte queste idee sull’Io interiore ecc per cui molto spesso si ritrova ad essere causa di risate a cui partecipa prima di noi altre «certo certo, peccato che le leonesse non hanno la criniera quella appartiene al maschio» incrociando le braccia sbuffa battendo i piedi a terra come una bambina tanto che non resistiamo dal buttarla sul letto iniziando a farci il solletico.
È questo quello di cui avevo bisogno di staccarmi un po’ e vivere come una normale ragazza che pensa solo a divertirsi. Ripresaci dal momento di pazzia ci sbrighiamo a prepararci dopo aver indossato il vestito e tacchi, lascio Matilde finire di truccarmi e Sofia risistemare l’acconciatura che si è un po’ sfatta durante la “lotta” «ti prego Sofy, fa che il mio Io interiore non deve vergognarsi di apparire per quello che è, voglio essere un bel panda» Maty mi da un pizzicotto volendo azzittirmi ma sorridendo di nascosto, non è una tipa che se la prende quando scherziamo così ecco un altro motivo per cui mi piace «ehi» mi lamento «ci pensi che bello, mangio, bevo e dormo in più sono carina e coccolosa» sbatto le ciglia sorridendo in modo angelico e ora sorride apertamente scuotendo la testa.
Sofia ci avvisa che è ora di scendere e dopo una controllatina allo specchio e un profondo respiro scendiamo ad accogliere i primi ospiti.
Le casse bombavano Daddy_yankee_ft._xriz_lovumba.remix le ragazze si scatenano al centro della stanza cercando di attirare l’attenzione dei ragazzi appoggiati al muro che bevono alcolici, mentre qualcuno fuma limonando qualche ubriaca già in prima serata.
Le luci e il fumo confondo i miei sensi per cui dopo un ballo con le ragazze mi sono dileguata, non capisco come la gente ami andare tutti i sabato sera in discoteca, c’è un attimo in cui ti ritrovi al buio e ti senti persa tra le gente ubriaca che si dimena cercando di andare a ritmo, sotto quelle luci vedi solo le apparenze che ingannano, ma in quell’attimo in cui cambiano i colori e tutto è buio e la musica rimbomba nella testa coprendo i pensieri ti accorgi di quanto in realtà appaiono disperati.
Non che li critico semplicemente non mi piace avere i paraocchi, fingere che tutto va bene quando non è così non è da me. Distogliendomi dai miei pensieri sento i miei piedi invocare pietà, chi ha inventato il detto “se bella vuoi apparire un bel po’ devi soffrire” sti cazzi vorrei vederlo con tacchi da 12 dopo una giornata in giro con scarpe altrettanto alti. Me ne sto appoggiata al pilastro che divide il corridoio dalla sala, inutile dire che mi sto annoiando da morire, ripenso alla cena di ieri sera, abbiamo sfiorato l’argomento “cosa abbiamo fatto in questi 7 anni” ripromettendoci, risolto il problema attuale, di riparlarne, poi abbiamo concentrato le nostri menti a questa sera, avevo già chiamato un’agenzia di catering che si è occupata di tutto, potendo avere libera la mente da qualsiasi intoppo possibile.
I ragazzi si sono confusi tra la folla John e Michael monitorano la casa dando qualche occhiata anche fuori, Annabell e Arthur non so precisamente dove siano finiti nonostante lei si fosse offerta anzi imposta di controllare che ci fossero cibo e bevande e Arthur di fare da nonno iperprotettivo che non vuole litigi in casa o roba simile.
Adam non è ancora arrivato, forse per questo nonostante ci siano i ragazzi e le mie amiche tutto mi appare monotono.
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the endgames- la fine dei giochi
RomanceIl passato non mi preoccupa: i danni che doveva fare li ha fatti; mi preoccupa il futuro, che li deve ancora fare. (Pino Caruso) Salvata dalle fiamme ha perso tutto anche se stessa ora non gli resta che rialzarsi e riprendersi ciò che gli spetta di...