Yoongi non riusciva a togliersi Jimin dalla testa.
La sua mente continuava a ripetere la scena di quella mattina ancora e ancora, come un disco rotto.
Quel sorriso lo aveva stregato, non sapeva nemmeno lui perchè avesse iniziato a sentire la necessità di vederlo di nuovo.Si passò una mano fra i capelli ed entrò nell'aula di biologia, poi raggiunse il suo posto e si appoggiò con la testa sul banco.
Proprio in quel momento arrivò Jimin.
Il rosato percorse l'aula scoccando, nel mentre, un'occhiata a Yoongi per poi sedersi nel banco avanti al suo.Il maggiore osservó la nuca del più piccolo: i capelli rosa intrecciati fra loro lasciavano posto alla ricrescita bionda e la pelle lattea delle spalle si intravedeva appena.
Yoongi ebbe l'impulso di allungare la mano e sfiorare la schiena del minore ma si trattenne.
Devo calmarmi...
A quel punto Jimin lasciò cadere la penna lontano dal suo banco.
Si alzò e si chinò a 90 per raccoglierla permettendo al maggiore di osservare meglio il suo sedere.
Yoongi rimase con gli occhi incollati al fondoschiena sodo del più piccolo mentre pensieri poco casti gli attraversavano il cervello.
"Hyung" una voce dolce lo riscosse dai suoi pensieri.
Si voltò trovando Jimin intento a fissarlo.
Non si era nemmeno accorto della sua improvvisa vicinanza benché prima lo stesse divorando con gli occhi."Tutto bene?" Chiese il minore.
"Si" rispose secco il maggiore prima di tornare con la testa fra le braccia.
Non gli piaceva questo Jimin.
Aveva uno strano effetto su di lui e Yoongi odiava non avere controllo sulle sue emozioni.Lanciò un'occhiata al rosato che nel frattempo era ritornato al suo posto.
Doveva riconoscere, però, la sua bellezza: con quei tratti angelici e le labbra piene era capace di attirare su di sé ogni sguardo.
Compreso quello di Yoongi.I pensieri del moro vennero eventualmente interrotti dall'arrivo dell'insegnante.
"No TaeTae non è successo nient'altro" ripeté Jimin per l'ennesima volta rotolandosi sul letto.
"E chi mi dice che non stai mentendo e che in realtà avete fatto cose sporche" ribatté deciso Taehyung dall'altro capo del telefono.
"Diavolo no, Tae!" Urló Jimin diventando paonazzo.
"È inutile che fai la parte dell'innocente, tanto so che appena ti ritroverai da solo con lui comincerai a mostrare la vera puttana che è in te"
Jimin divenne ancora più rosso.
"Zitto Taehyung sei uno stronzo, torna a scopare con il cocco"sbottò premendo il tasto di fine chiamata.
Sospirò rumorosamente.
Il suo migliore amico aveva voluto sapere ogni singolo dettaglio delle sue interazioni con Yoongi, e alla fine del racconto l'unica cosa che gli aveva detto era stata:"Gli hai parlato per lo meno, anche se non ti ha cagato di striscio"
Si, Jimin da una parte era felice: era riuscito a parlare con la sua cotta senza balbettare o fare figuracce, però d'altra parte era triste.
Nessuna delle sue avances aveva funzionato con il moro.
Avances di cui,oltretutto, si era vergognato tantissimo.Probabilmente non gli faccio effetto e mi trova brutto...
Sospirò ancora una volta.
Va bene, domani è un altro giorno e m'impegneró di più.
Yoongi era steso supino sul suo letto, la testa affondata nel cuscino.
Si vergognava di sé stesso: quella stessa mattina, durante la pausa pranzo, gli era balenata l'idea di mettere in imbarazzo Jimin che sembrava non voler smettere di provocarlo, ma alla fine era successo esattamente il contrario.
Il suo orgoglio era stato ferito.
Quello stupido moccioso...gliela farò pagare...
E con questo ultimo pensiero nella mente si abbandonó tra le braccia di Morfeo.
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ꜱᴇᴅᴜᴄᴛɪᴏɴ ‹ yoonmin › [SOSPESA]
Fanfiction"Sᴄᴏᴍᴍᴇᴛᴛɪᴀᴍᴏ: ᴇɴᴛʀᴏ ʟᴀ ғɪɴᴇ ᴅᴇʟʟ'ᴀɴɴᴏ ꜱᴄᴏʟᴀꜱᴛɪᴄᴏ ᴅᴏᴠʀᴀɪ ꜱᴇᴅᴜʀʀᴇ Yᴏᴏɴɢɪ" -ʏᴏᴏɴᴍɪɴ ᴄᴏᴘᴘɪᴇ sᴇᴄᴏɴᴅᴀʀɪᴇ: ᴠᴋᴏᴏᴋ ᴇ ɴᴀᴍᴊɪɴ •вoy х вoy •ѕмυт