IX

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Yoongi per i giorni successivi evitò Jimin.
Non appena lo incrociava fra i corridoi cambiava subito strada o gli passava affianco senza degnarlo di uno sguardo. In mensa non aveva il coraggio di distogliere gli occhi dal suo piatto per paura di incontrare quelli ardenti del più piccolo. Durante il corso di biologia nascondeva la testa fra le braccia per illudersi che il minore non fosse nella sua stessa stanza a respirare la sua stessa aria.

Per Yoongi era come se Jimin fosse diventato invisibile.

Gli era estremamente difficile, però, evitare il più piccolo. Continuava a sentire il suo profumo addosso, nonostante le numerose docce avesse fatto per cercare di eliminare quell'odore dolce e allettante. Nella sua testa si proiettava ancora e ancora il dolce sorriso del rosato, la notte i suoi gemiti lo tenevano sveglio, a cui si univano irrimediabilmente anche i propri.

Park Jimin, sebbene avesse le sembianze di un angelo, appariva agli occhi di Yoongi come un diavolo lussurioso e tentatore.

Min Yoongi era diventanto schiavo di Park Jimin, era la sua droga, il suo piacere proibito.

E come tutti i tossici a cui veniva tolta la linfa vitale, anche il corvino cominciava a mostrare i primi sintomi di astinenza. Era più irritabile, nervoso, fumava più spesso, si ritrovava più e più volte in bagno per occuparsi di un fastidioso problema al basso ventre.

Aveva avuto solo un assaggio di Jimin e ne era già diventanto dipendente. 




"Tae devi parlargli, te l'ho detto" sospirò stanco Jimin giocherellando con le verdure nel suo piatto. I suoi occhi, nel mentre, vagarono per la mensa fino a posarsi sul tavolo di Yoongi: il corvino sedeva compostamente sulla sedia, lo sguardo fisso sul piatto dinanzi a sè.

"Non è così semplice. E se mi rifiutasse? Non voglio rovinare la nostra amicizia per un mio stupido capriccio" parlò di nuovo Taehyung. Il rosato riportò lo sguardo sull'amico, anche se un angolo del suo cervello continuava a proiettare la sua attenzione verso il corvino.

"Dio, Taehyung" sbottò seccato "Non è uno stupido capriccio. Sei innamorato di lui e ti posso assicurare che anche lui lo è, non so come facciate ad essere così idioti da non accorgervi che i vostri sentimenti sono reciproci" 

"Ma chi te lo assicura che sia ricambiato? E se è-"

"Kim fottuto Taehyung se non vai a parlare con Jungkook nel giro di tre secondi provvederò personalmente a mandarti da lui, però a calci in culo"

Il biondo lo guardò male, prima di sospirare rassegnato e alzarsi dal tavolo in cerca di Jungkook.

Jimin rimase solo, in compagnia del suo piatto mezzo vuoto e dei suoi pensieri caotici. Anche lui desiderava una storia come quella di Taehyung e Jungkook con una persona in particolare. I due si erano già baciati e sicuramente si sarebbero messi insieme dato gli sguardi innamorati che si scambiavano senza neanche accorgersene.

Jimin posò di nuovo lo sguardo su Yoongi, trovandolo intento a ridere e a scherzare con Hoseok e Namjoon. Sentì subito gli occhi appannarsi e la gola stringersi in una morsa soffocante.

Evidentemente la sua presenza nella vita del corvino non significava niente. Il ragazzo di cui era infatuato continuava ad essere felice anche senza di lui, quello che avevano fatto era stato insignificante.

Jimin era stato così stupido a pensare che fra i due sarebbe nato qualcosa di più, a pensare che Yoongi l'avesse desiderato almeno un po'. Era stato così ingenuo: si era fatto illudere facilmente da quella voce tagliente ma allo stesso tempo dolce come il miele, da quegli occhi inchiostro e da quella bocca peccaminosa.

Si alzò faticosamente dirigendosi verso il bagno, la testa leggera e le guance paffute già rigate da calde lacrime.



"Yoongi dove vai?" chiese Hoseok non appena vide l'amico alzarsi.

"A risolvere una cazzata che ho fatto" gli rispose sbrigativamente l'altro scappando via dalle domande del rosso.

Yoongi si era sentito mancare non appena aveva visto il rosato allontanarsi con le guance bagnate e una smorfia di dolore a contornare quei delicati tratti angelici. Il suo cuore era diventato pesante e ogni respiro più difficile da compiere.

Corse velocemente nel bagno, dove sapeva avrebbe trovato Jimin.
Entrò sentendo già dei leggeri singhiozzi risuonare per la stanza.

Si avvicinò cautamente alla porta da dove provenivano i singulti, bussando su di essa dopo quanche secondo.

"Jimin?" sussurrò dolce Yoongi.

E il pianto svanì, lasciando spazio al silenzio più totale.



ꜱᴇᴅᴜᴄᴛɪᴏɴ  ‹ yoonmin › [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora