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"Tae ma l'hai visto!? Di questo passo morirò" esclamò Jimin facendo leva sulle braccia per sollevarsi e cercare di vedere meglio.

"Si"rispose l'amico alzando gli occhi al cielo.

"Non è magnifico con quei-"

"Capelli neri e quegli profondi che mi fanno sciogliere e bla bla bla" lo interruppe Taehyung.

Jimin si voltò guardandolo male.

"Che c'è?! Sono due anni che ripeti sempre questa frase ogni santissimo giorno" si difese l'altro
.
"Lo so...ma è così bello..." Abbassò lo sguardo il rosato.

Min Yoongi era la cotta di Jimin da più o meno due anni, precisamente da quando l'aveva visto suonare il piano un venerdì pomeriggio nell'aula di musica.
I raggi del sole morente che sfioravano dolcemente il profilo del moro e la dolce melodia che quest'ultimo produceva avevano fatto credere a Jimin di essere di fronte a un angelo, di cui alla fine si era innamorato.

Benché i due non avessero mai parlato, il minore non aveva potuto fare a meno di invaghirsi di ogni piccolo gesto che l'altro compieva: come si leccava le labbra quando era nervoso oppure come arricciasse il naso qualvolta qualcosa lo infastidisse.
E soprattutto si era innamorato del suo tenerissimo sorriso gengivale.

Si, Jimin era innamorato perso.

E nonostante tutti i film mentali facesse su una possibile futura convivenza con Yoongi e i loro quattro bambini, non era mai riuscito a scambiarci una o due parole.

La colpa era dovuta alla sua timidezza: ogni volta che il moro si trovava a meno di cinque metri di distanza il suo cervello andava in tilt e partiva per Yoongiland.

Jimin sapeva che continuando così non avrebbe ottenuto nulla, ma in un certo senso preferiva rimanere in silenzio e osservarlo da lontano.

"Che noia Jimin. Vacci a parlare" sbottò Taehyung abbandonando la testa sul tavolo.

Il rosato gli lanciò un'occhiataccia.

"Sai che non ci riesco"
"Sì ma se vai avanti così puoi anche dire addio ai tuoi futuri mini-yoongi"
"Oh ma zitto e pensa al tuo cocco!"esclamò Jimin.
"Ehi non insultare il mio Jungkookie"
"Non è colpa mia se al posto dei capelli ha un cocco"
"Aveva un cocco" lo corresse Taehyung "Era solo una fase. Ora ha una pettinatura decente"

"Si quel che è, ma io lo vedrò sempre come un cocco"disse Jimin
"E poi non puoi criticarmi dato che nemmeno tu ti sei dichiarato a Jungkook"

Le guance dell'amico si colorarono lievemente.
"Per lo meno io ci parlo..."sussurrò.
Il rosato alzò per l'ennesima volta gli occhi al cielo.

Cadde il silenzio tra i due, scandito solo dal flebile vociferio degli studenti.

"Sei proprio una femminuccia" mormorò Taehyung dopo qualche minuto.
"Cosa?" Lo sguardo di Jimin s'infervorò.
"Non riesci nemmeno a parlare con la tua cotta"
Il rosato digrignò i denti.
"È una sfida?"
"Forse..."
"Scommettiamo: entro la fine dell'anno scolastico dovrai sedurre Yoongi" propose il biondo ghignando.

Jimin ormai era accecato dalla rabbia.

"Ci sto! Ti farò rimangiare le tue parole. Entrò la fine dell'anno scolastico, ovvero tra due mesi, avrò sedotto Yoongi."sbraitò il rosato sbattendo una mano sul tavolo.

Poi si alzò e uscì dalla mensa, ancora rosso dalla rabbia.

Taehyung sorrise sghembo.

Era così facile ottenere le cose da Jimin...

ꜱᴇᴅᴜᴄᴛɪᴏɴ  ‹ yoonmin › [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora