XII

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Jungkook sedeva scompostamente per terra all'ombra di un grande ciliegio, la testa gettata fra le mani.
Non sapeva cosa stesse combinando con Taehyung. Tendeva ad allontanarsi da lui, ad evitarlo e di certo non gli passavano inosservati gli sguardi tristi che l'altro gli lanciava.

Jungkook non continuava a fuggire da Taehyung perchè non voleva saperne più di lui, anzi, era esattamente il contrario.

Il castano lo voleva così tanto da sentirsi in imbarazzo.
Non riusciva a guardarlo negli occhi senza che gli venisse in mente il sapore dolce delle sue labbra, continuava a sentire l'impulso prorompente di baciarlo ma aveva paura di farlo di nuovo.

Non aveva la più pallida idea dei sentimenti dell'altro, se fosse ricambiato o no.

E Jungkook aveva paura, una paura tremenda di rompere tutto quello che avevano costruito insieme. Aveva paura dei suoi sentimenti, temeva che il suo amore troppo forte avrebbe spezzato Taehyung.

Ecco perchè era scappato nell'unico posto che sapeva lo avrebbe tranquillizzato, il posto che gli ricordava tanto Taehyung: il cortile.

Andava lì ogni volta che si sentiva giù o che era confuso. Il gran ciliegio non falliva mai nel calmarlo e indicargli la giusta strada da prendere.
O magari andava lì perchè tutto in quel posto gli urlava il nome del suo amato.

Con la schiena poggiata contro il tronco e la testa sulla mano, Jungkook rifletteva seriamente sulla relazione fra lui e Taehyung.

Cosa voleva davvero da lui?

Voleva che rimanesse un semplice amico o diventasse qualcosa di più?

Bé, la risposta era abbastanza ovvia...d'altronde era stato proprio lui a prendere l'iniziativa e a baciare Taehyung.

Inconsciamente si portò la mano alle labbra sentendo di nuovo la dolce morbidezza di quelle del biondo.

Così perso nei suoi pensieri non udì i passi che si avvicinavano e della figura che ora sostava di fronte a lui.

Un secco colpo di tosse lo avvisò della presenza di qualcun'altro. Alzò lentamente gli occhi fino a scontrarsi con due iridi nocciola, così familiari e calde. Possedevano quello stesso calore che non incontrava da tempo.

Si irrigidì e gli occhi si splancarono, il cuore prese a battere più forte in preda all'ira e lo stomaco a rivoltarsi su se stesso.

Davanti a lui non si trovava altri che Kim Seokjin in persona.

Kim Seokjin...un nome che non sentiva da un bel po' e che gli portava alla mente ricordi principalmente spiacevoli.

"Jungkook, hey" lo salutò Seokjin, un sorriso caldo sul volto.

Falso come sempre.

Jungkook si tirò su velocemente  squadrando l'altro con occhi duri.

"Cosa vuoi?" chiese freddo.

Seokjin lo fissò per qualche secondo prima che un risolino divertito lasciasse le sue labbra piene.

"Come siamo scontrosi oggi, eh?" lo derise.

Il castano serrò i pugni.

"Kim Seokjin dimmi subito cosa vuoi prima che ti arrivi un pugno dritto su quella bella faccina che ti ritrovi"

Seokjin ghignò a metà fra il divertito e l'irritato.

"Nulla...non posso venire a salutare il mio ex?"

Jungkook strinse la mascella e i suoi occhi si scurirono.

"Non mi chiamare così"

"Uh? Ma non puoi negare che siamo stati un bella coppietta felice"

Una fastidiosa sensazione attanagliò il petto del minore, sentiva la rabbia scorrere rapidamente nelle vene.

Lo odiava.

"Felice per te, magari. Mi hai sempre fatto soffrire"

"Oh...ma non pensavi questo quando urlavi il mio no-"

"Stai zitto!" urlò Jungkook, le guance rosse dall'imbarazzo e gli occhi lucidi dalla rabbia e dal risentimento.

Seokjin fece un passo in avanti mentre l'altro uno indietro.

"Oh, ma che carino che sei! Guarda come arrossisci" tubò accarezzando con una mano la guancia del minore.

Jungkook a quel contatto si pietrificò.

Il maggiore si avvicinò facendo indietreggiare il castano, fino a farlo scontrare con la schiena contro la corteccia dell'albero.

"Jungkook... onestamente sono venuto qui perché mi manchi" sussurrò Seokjin con tono dolce prendendo il suo mento fra le mani.

Jungkook non riusciva a muoversi, era bloccato sul posto da tutti i sentimenti contrastanti che provava in quel momento.

Seokjin era comunque stato il suo ragazzo tempo fa. Forse nutriva, anche se fievolmente, ancora sentimenti per lui.

Seokjin si avvicinò fino ad ad arrivare ad un soffio dalle labbra di Jungkook.

Il minore sapeva cosa stesse per succedere, eppure non si muoveva, anche se la sua testa continuava ad urlargli il nome di Taehyung.

Quell'uomo davanti a sé gli aveva spezzato il cuore innumerevoli volte e il castano aveva impiegato tempo per riuscire a superare la loro rottura.

Aveva impiegato così tanto tempo per dimenticarlo.

Sapeva che stava mentendo, che lo stava ingannando di nuovo con le sue dolci parole.
E allora perché non riusciva ad allontanarsi?

Era così debole...

Seokjin appoggiò le sue labbra piene su quelle sottili del minori.

Jungkook sentì lo stomaco rivoltarsi in preda al disgusto, gli occhi farsi lucidi.

Non voleva tutto questo.

Taehyung, Taehyung, Taehyung...

Appoggiò le mani sulle spalle del maggiore cercando di allontanarlo, ma le sue forze si erano volatilizzate in quel bacio indesiderato.

La brezza soffiava gentile scompigliando i capelli dei due ragazzi, riportando alla mente ricordi nostalgici, intrisi di malinconia.

Levati Seokjin, non voglio te, voglio Taehyung

Le labbra del maggiore non emanavano calore come quelle di Taehyung, non erano soffici come quelle di Taehyung, non avevano lo stesso aroma di fragola come quelle di Taehyung.

Lui non era Taehyung.

Vagó con lo sguardo cercando di distrarsi da quel contatto indesiderato.

E lo vide.

Si scontró con due occhi castani appannati dalle lacrime.

Taehyung era lì.
E aveva visto tutto.

Si fissarono per qualche secondo prima che il biondo rompesse quel contatto visivo pieno di rabbia e tristezza.

Jungkook lo vide scappare via, via da quella scena raccapricciante.

Il minore sentì il cuore accelerare e il petto iniziare a fare male in preda ai sensi di colpa.

No, no, no, no...

Sentì le forze tornargli magicamente e con uno strattone violento allontanò Seokjin da sé.

Con la coda dell'occhio vide la faccia sorpresa e delusa dell'altro, ma a Jungkook non poteva fregar di meno.

Senza perdere qualche secondo di più, si gettò in una corsa disperata dietro Taehyung.

Jungkook correva,correva fino a sentire i muscoli bruciare, ma la sua mente non ci faceva caso.

Ogni suo pensiero era rivolto a Taehyung.

Non poteva perdere anche lui.

ꜱᴇᴅᴜᴄᴛɪᴏɴ  ‹ yoonmin › [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora