Le ore volarono velocemente.
Jimin aveva dovuto passare la pausa pranzo da solo, dato che sia Taehyung che Jungkook sembravano essere spariti nel nulla.
Per tutto il giorno aveva sentito lo sguardo di Yoongi su di sè, i suoi occhi felini scavavano nella sua pelle lattea. Deglutiva e si torturava le mani, Jimin, per l'insicurezza e l'imbarazzo che provava solo stando il compagnia del moro.
Quando anche la campanella che segnava la fine delle lezioni suonò, si diresse verso l'uscita mandando un veloce messaggio a Taehyung.
A:Tae
Da: JiminPerché non sei venuto a scuola?
La risposta arrivó in pochi minuti.
Da:Tae
A:JiminSono successe un paio di cose, poi ti racconto.
Jimin fissò lo schermo, un'espressione confusa contornava i suoi tratti angelici.
"Park"si sentì chiamare da lontano.
Il piccolo si girò verso la direzione da cui era provenuta la voce, solo per trovarsi davanti il ragazzo che da due anni circa era protagonista della maggior parte dei suoi pensieri.
"C-ciao hyung"
"Seguimi un attimo" gli intimò Yoongi, e senza aspettare una risposta lo trascinò con sé per il polso.
Il minore lo guardò incerto mentre si piegava, comunque, al volere dell'altro.
Dopo due minuti di camminata, passati in un silenzio abissale, raggiunsero un vicolo appartato e lontano da occhi indiscreti. Il corvino lasciò andare il polso dell'altro rimanendo girato di spalle.
"H-hyung?"
Finalmente Yoongi si voltò dopo interminabili minuti, e Jimin riconobbe la sfumatura nei suoi occhi color inchiostro: lussuria.
Deglutì a vuoto, i palmi delle mani sudati e lo stomaco contratto in una morsa piacevole ma al contempo dolorosa.
"Jimin" Il maggiore si avvicinò suadente "Che ne dici di continuare da dove siamo stati interrotti?"
Yoongi, ormai a qualche centimetro di distanza dal rosa, si sporse in avanti fino a far incontrare le sue labbra con l'orecchio del piccolo. Prese il lobo tra i denti iniziando a mordicchiarlo e a leccarlo.
Il minore fu travolto da una scarica di emozioni: mille brividi gli attraversarono la schiena, le guance si tinsero di rosa, il respiro gli si mozzò in gola.
"Ti va di giocare, Jimin?" sussurrò il corvino soffiando, poi, sulla pelle umida del rosato.
Altri brividi di piacere scossero il corpo del piccolo.
"Mh?Jimin ti ho fatto una domanda, rispondi"
Jimin guardò il maggiore intrappolando il labbro inferiore tra i denti. Non gli sfuggì come lo sguardo di Yoongi cadde subito sulle sue labbra rosee.
"Si, hyung" sorrise audace il minore "Giochiamo"
Tirò il maggiore per la cravatta della divisa portando il suo viso a un soffio dalle proprie labbra.
Yoongi non riusciva a capire come il rosato riuscisse a passare cosí facilmente dall'essere una piccola preda indifesa ad un predatore selvaggio, pronto ad azzannarlo.
Il corvino fece scivolare le lunghe e pallide mani sul sedere sodo del minore, stringendolo e provocandogli uno squittio acuto.
Poi prese a vezzeggiare la pelle diafana del collo succhiando e dando lappate veloci.I sospiri delicati del rosato spezzavano il silenzio tombale che impregnava quel vicolo solitario.
"Y-Yoongi hyung"
Solo a sentire il suo nome venir pronunciato con tanto desiderio, Yoongi divenne duro.
"Jiminie" mormorò lascivo il maggiore inebriandosi del dolce profumo del piccolo.
Con la mano scese fino alla patta dei pantaloni di Jimin, sorridendo compiaciuto quando trovò il membro di questo già eretto.
"Sei così impaziente, baby boy?"
Lo stomaco di Jimin fece una capriola al soprannome sussurrato dalla voce affilata del corvino.
Il maggiore calò velocemente i pantaloni e i boxer del piccolo, liberando la sua erezione pulsante. Prese ad accarezzarla lentamente provocando altri gemiti e tremolii nel corpo minuto del minore.
Il rosato portò le mani ai capelli del moro intimandogli di andare più veloce.
Yoongi fece come richiesto iniziando a sfregare rapidamente la mano sull'asta del piccolo.
I gemiti di Jimin aumentarono e diventarono più forti, la presa nei capelli corvini del maggiore più stretta.
Jimin sentiva di star per raggiungere l'apice: il corpo scosso da continui spasmi, le labbra aperte in cerca di aria, le guance arrossate e gli occhi lucidi e velati dal piacere.
E così venne urlando il nome di Yoongi e sporcando la mano di quest'ultimo con il proprio seme.
Passarono lunghi minuti, gli ansimi di Jimin gli unici rumori a spezzare quel pesante e imbarazzante silenzio.
"Sei stato bravo Jiminie" sussurrò il maggiore lasciando una carezza nei capelli rosati del piccolo "Ci vediamo domani" e detto questo sparì uscendo dal vicolo.
Jimin lo guardò andare via con occhi malinconici.
Sapeva che quello che avevano appena fatto era sbagliato: Jimin era guidato dall'amore mentre il maggiore da semplici desideri carnali.
Ma il piccolo non potè fare a meno di sentirsi felice mentre un calore familiare si faceva spazio nel suo petto.
STAI LEGGENDO
ꜱᴇᴅᴜᴄᴛɪᴏɴ ‹ yoonmin › [SOSPESA]
Fanfic"Sᴄᴏᴍᴍᴇᴛᴛɪᴀᴍᴏ: ᴇɴᴛʀᴏ ʟᴀ ғɪɴᴇ ᴅᴇʟʟ'ᴀɴɴᴏ ꜱᴄᴏʟᴀꜱᴛɪᴄᴏ ᴅᴏᴠʀᴀɪ ꜱᴇᴅᴜʀʀᴇ Yᴏᴏɴɢɪ" -ʏᴏᴏɴᴍɪɴ ᴄᴏᴘᴘɪᴇ sᴇᴄᴏɴᴅᴀʀɪᴇ: ᴠᴋᴏᴏᴋ ᴇ ɴᴀᴍᴊɪɴ •вoy х вoy •ѕмυт