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Mark
Finalmente a casa.
Getto tutto a terra, prima di lasciarmi cadere come un peso morto sul letto.
Le parole di Steve rimbombano sulla mia testa imperterrite.
Non riesco a smettere di essere in pensiero per lei.
Che vorrà farle?
Ora che finalmente ha ottenuto quel che voleva da Vivien, non ha motivo per trattenersi con Lottie.
Merda!
Perché si comporta così?
Che gusto ci trova nell'usare e gettare le ragazze come fossero spazzatura?
Come può non provare nulla nel vederle soffrire a causa sua?
Afferro il cellulare, e faccio quello che avrei dovuto fare ancora ieri sera.
"Lottie, sono Mark Parker, il tuo compagno di classe, l'amico di Stev| ". Come non detto. Mi blocco ancora prima di finire di digitare il nome di Steven.
Cancello.
Se sapesse che sono io, penserebbe solo la stia prendendo in giro, o peggio ancora che sia complice di qualche strano stratagemma idea da lui.
Merda! Pensa Mark, pensa.
Fisso la stanga dritta e sottile mentre appare e scompare nella schermata di testo in attesa di un mio input.
"Ciao. Non posso dirti chi sono e so che forse potrà sembrarti strano ma Steven vuole solo us| ". Andiamo Mark, ragiona.
Perché dovrebbe dar credito ad un perfetto sconosciuto che le si presenta quasi come uno stalker a sapere tutto della sua vita e che le ha perfino rubato il numero di cellulare.
Mi bloccherebbe sicuro ancora prima che gli dia spiegazioni.
E se...?
"Ciao Brad, Samantha mi ha dato il tuo numero. Rispondi appena puoi".
Sì, esatto. Non conosco nessuna Samantha o Brad, ma non importa.
Potrei semplicemente fingere di aver ricevuto un numero sbagliato, e sperare che in qualche modo possa funzionare.
E poi? Già... Poi proverò a farla ragionare con diversi giri di parole, e senza mai dare a intendere di conoscere Steve o lei comunque.
Cambio la foto profilo dove sono palesemente io col mio cane, per metterne una di un paesaggio, scatta qualche giorno fa mentre facevo jogging.
La sua invece è la classica icona della figura di un uomo grigiastro senza volto.
Riservata, beh sì, sembra da lei.
Ok, andiamo.
Inviato.
...
Merda, ma che cazzate enormi sto facendo?!

Sono ormai passati 40 minuti da quel messaggio, ma nessuna visualizzazione ed ovviamente nessuna risposta.
Nella mia mente si prospettano le scene più squallide di cosa potrebbe starle facendo Steve.
Cazzo. Non ce la faccio più!
Mi sento un completo idiota a preoccuparmi per una ragazza che nemmeno frequento e che tra l'altro mi odia.

Quando esco dalla doccia e noto tra i vapori la lucetta delle notifiche lampeggiare sul cellulare, rischio quasi di scivolare e fratturarmi il collo dalla velocità con cui mi fiondo verso il bancone.
1 Messaggi non letti da Lottie
Che faccio?
Lo apro?
E se mi mandasse a cagare? Beh, effettivamente non sa chi sono, quindi poco cambia, anche se questo non toglie il mio nervosismo.

Lottie
Ho da poco salutato Steven, che con mia enorme sorpresa, è rimasto tutta la mattinata a farmi compagnia.
Abbiamo parlato, circa, anche se per la maggiore parte erano momenti di silenzio imbarazzante.
A salvare la situazione è stata mamma, appena tornata dal fare la spesa.
Ovviamente la faccia che ha fatto quando lo ha visto, non è stata tra le più gioiose, ma una volta spiegatole la situazione, si è subito messa a ringraziarlo e stringerlo come non la vedevo fare dall'ultima volta in cui lui aveva messo piede qui in casa.
Sembrava che non fosse accaduto nulla tra di noi, e ammetto che per un attimo la cosa mi è anche piaciuta.
Dopo un'infinità di dolcetti di mamma e le sue chiacchiere, ci ha lasciate, dicendo che doveva rientrare prima a casa.
Si trattava della solita scusa bella e buona che usava come me quando andava a vedere Kelly al tempo, e non capisco perché mi abbia mentito, ma non mi importa, non sono più la sua ragazza. Non mi importa.
Okay, forse solo un po', ma ugualmente non mi metterò sicuramente ad investigare.
Lui ha la sua vita, io la mia. Non siamo niente l'una per l'altra, se non compagni di classe.
A tal proposito alla fine abbiamo deciso  che avremmo studiato insieme domani per il compito di chimica.
Avevo proposto la biblioteca della scuola, ma mamma lo ha invitato di nuovo qui.
Non so se esserne felice.
Guardo l'ora nel cellulare, notando solo adesso un messaggio di quasi due ore fa:
"Ciao Brad, Samantha mi ha dato il tuo numero. Rispondi appena puoi".
Wow, dev'essere la settimana degli errori telefonici.
Prima io con Vera, e ora questa tizia o tizio con Brad.
"Ciao. Mi spiace, ma temo tu abbia ricevuto il numero sbagliato"
Faccio per eliminare la conversazione, ma non tardo a ricevere risposta.
"Devo crederti? Non farai come l'ultima volta? Non ci casco. Andiamo Brad, non sei divertente"
"Sul serio. Non so chi sia questo Brad, ma non sono io. Samantha deve averti dato il numero sbagliato"
"E va bene, non capisco a che gioco stai giocando ma ti invio ugualmente gli orari per la prova di domani. Se non ti presenti nemmeno questa volta sei fuori"
Oh mamma! Ma che problemi ha questo tizio? Si, è per forza di cose è un lui, ho questa sensazione.
E spero solo che per colpa della sua convinzione non perda il posto di... Qualsiasi cosa provi insomma.
"Davvero, non sono Brad. Il mio nome è Lottie Charlston e temo davvero che la tua amica ti abbia dato il numero sbagliato"
"Accidenti! Scusami davvero Lottie... Bel nome comunque, particolare"
Che ci stia provando?
No non credo, è una casualità e non poteva nemmeno sapere fossi una ragazza vista l'assenza dell'immagine profilo.
"Grazie. E potrei sapere come ti chiami tu?"
"È davvero così importante?"
"Penso lo sia se vogliamo iniziare un dialogo, seppur di messaggistica"
Ma che gli sto scrivendo!?
Gli ho apertamente detto che dovremmo continuare a scriverci?
Oggi ho perso tutti i neuroni che avevo in testa, è ufficiale.
"Davis Miller, piacere di conoscerti"
Ma sì, alla fine, che male potrà esserci nel scambiare due chiacchiere con un perfetto sconosciuto?
Ok, è tutto così strano e suona tutto così tremendamente sbagliato.
"Piacere mio, Davis. So che probabilmente non avrai motivo di dirmi la verità, ma prima di proseguire, vorrei sapere se per caso sei uno di quei vecchi pervertiti che organizzano incontri?"
"Hahahaha hai ragione sul fatto che potrei mentirti, ma no. Non lo sono, ho 17 anni e non organizzerò alcun incontro. Ci tengo alla mia privacy"
"Bene, allora si può fare. Assurdo. Sti davvero messaggiando con un perfetto estraneo" invio inconsapevole di averlo scritto.

Per una Semplice Cifra SbagliataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora