Per una Semplice Cifra Sbagliata

~10~

Lottie
A fine lezioni estraggo come sempre dalla tasca inferiore dello zaino il cellulare, mentre cammino per arrivare alla fermata del bus.
Noto subito quello che non pensavo avrei ricevuto, non da lui perlomeno.
Un messaggio da Davis.
Se solo non fossi stata così impegnata ad ascoltare la lezione, potrei anche avergli tenuto compagnia, accidenti.
Ieri sera mi sono divertita molto a scrivergli e ammetto che non mi dispiace l'idea si sia fatto risentire.
Matematica?
"Che coincidenza, all'ora in cui mi hai scritto stavo facendo anche io matematica. P.s. scusami il ritardo"
Che buffa casualità.
Non aspetto molto prima di ricevere risposta.
"Già beh, presumo non sia poi così improbabile come cosa"
"Hai ragione. Che scuola fai? Ieri mi hai detto di essere delle mie stesse parti, ma di licei qui in questa cittá ne abbiamo solo due. Sei della East o la West?"
Per qualche strano motivo, spero dica la seconda.
Mi piacerebbe conoscerlo di persona.
Okay, ora sembro io la vecchietta pervertita.
"East"
Ah...
Peccato.
"Capisco, e con il programma di matematica come siete presi?" ma che cavolo di domande faccio!?
Se continuo con quest' interrogatorio da secchiona sociopatica lo farò pentire di avermi contattata anche solo per sbaglio.

Mark
"Veramente non ne ho idea, non seguo molto le lezioni".
Non so se abbia già dei sospetti su di me, in realtá dubito fortemente.
Ma ho le netta sensazione che se non mi invento al più presto una vera e propria vita di Davis Miller, finirò presto col farmi scoprire.
Oggi ho fatto diversi errori imperdonabili, e se vado avanti così non manca molto perché la mia sceneggiatura crolli.
Piuttosto, devo iniziare a tirare fuori "casualmente" l'argomento.
"Intuisco che non ti appassioni molto" risponde, e so già che a breve mi dirà che invece lei la ama.
Lo si vede dall'entusiasmo che possiede quando la chiamano a fare gli esercizi alla lavagna.
Solo un cieco non lo noterebbe.
"Io invece la adoro. Così tanti numeri, così tante ipotesi, teorie... Ma una sola soluzione"
"Accidenti, sbaglio o sento una vena poetica nelle tue parole? Interessante... Mi piacerebbe poter studiare con te" azzardo, ma so che non accadrà. Il mio piano non lo prevede.
"Meno di due giorni e già ti rimangi la parola data sugli incontri?"
"Ho detto piacerebbe hahaha. Sono solo incuriosito, ma come promesso niente 'nonnetto organizza appuntamenti' "
"Magari più avanti" scrive, e per un attimo quasi ci credo, ma se accadesse sarebbe solo il disastro. Penserebbe io l'abbia presa in giro per tutto questo tempo, e in fondo non sbaglierebbe. Non sto forse facendo come Steve? Non la sto forse ingannando?
"Magari" ripeto, senza sapere bene cosa aggiungere.
"Beh, prima ho un bel po' di ricerche e relazioni scolastiche da finire. Se solo sapessi... Amo chimica, ma a volte la prof. sembra odiarmi"
"Perché dici così?"
Digita per un bel po', ma non ricevo nulla.
Probabilmente sta scrivendo e cancellando, riscrivendo e cancellando ancora.
"Perché è un lavoro di coppia, ma io personalmente preferisco lavorare sola" si decide ad inviarle, eppure ho come la certezza che il suo messaggio iniziale fosse un altro.
Magari qualcosa di più simile ad un: mi sono ritrovata in gruppo con il mio ex.
"Eddai, che sarà mai? È solo una ricerca" la provoco, sperando di ottenere quelle parole, che arrivano rapide e per qualche motivo mi spiazzano nonostante già lo sapessi.
"È perché sono capitata con il mio ex ragazzo"
"Eh sì, brutta situazione immagino"
"Nemmeno troppo in realtà, o almeno, lo pensavo all'inizio, ma sembra che si sia evolta in qualcosa di più 'normale'.
C'è meno tensione tra noi ormai" prima di poterle rispondere vedo che digita nuovamente.
"Scusami, ma devo lasciarti. È arrivato il bus e con lui le 3000 persone sudaticce che lo popolano. Non riuscirò a scrivere da in piedi, per cui se hai piacere ci sentiamo dopo. Ciao".
La sua innocenza nel pronunciare quest'invinto mi riempie di gioia.
"Certo, a dopo".
Sono contento. Non vedo l'ora arrivi dopo.