Cambiamenti.

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Mentre i giorni passavano, mia madre, ovviamente, come ogni madre che si rispetti, capì che, da quando ero riuscita finalmente a conoscere Ghali, le mie giornate avevano cominciato leggermente a cambiare in alcuni aspetti.
Sicuramente uscivo di più, mi piaceva la sua compagnia e spesso prendevamo del tempo per stare un po' insieme.
Di conseguenza ero riuscita a mettere da parte i libri, cosa che proprio non mi aspettavo.
Successe altre volte di iniziare una conoscenza amichevole con dei ragazzi che frequentavano la mia stessa biblioteca, ma puntualmente nessuno era mai riuscito, prima di allora, a distrarmi.
Le mie amiche poi, che ogni sabato per loro era fisso uscire, dovevano quasi pregarmi.
Ghali invece non doveva insistere neanche per mezzo secondo. Mi piaceva parlare con lui, mi piaceva passarci del tempo, mi faceva distrarre, ed era una cosa che nessuno mai era riuscito a fare.
Inizialmente pensavo che il problema fosse il mio, che ero io troppo puntigliosa, magari anche troppo presuntuosa che volevo troppo, ma la sua conoscenza fu l'eccezione alla 'regola'.
Il fatto era che lui riusciva proprio a portarmi fuori da tutto.
A volte un po' mi spaventava questa cosa, io che sono sempre stata 'ferma', io che alla fine, dopo ciò che mi era successo in passato, tra l'amore e l'amicizia, avevo smesso di credere un po' a tutto.
Mia madre sembrava comunque contenta, mi diceva sempre che mi faceva bene.

•Non ce la posso fare• Sbottai, mentre mi trovavo a studiare per l'esame, alla panchina, nel giardino.
•Non farlo• Mi rispose lui, che era intento a giocherellare con una sigaretta nelle dita.
•Ghali• Lo guardai, quasi fulminandolo •Così non mi aiuti davvero•
Lui cominció a ridere, mentre mi guardava divertito.

•Sono solo due mesi che parliamo e già non ti sopporto più• Gli dissi, incrociando le braccia intorno ai fianchi, scherzando.
•Va bene, per me, da adesso, può tranquillamente tornare tutto come due mesi fa• Mi guardó lui, con aria di sfida.
•Ma ti vorrei proprio vedere• Risposi, quasi infastidita mentre lui rideva.

Devo ammetterlo, sono sempre stata una persona un po' permalosa, me la prendevo per qualsiasi cosa e a lui questo divertiva.

•È così difficile?• Disse poi, indicando il mio libro.
•Si, molto• Risposi •Per te è stato difficile?• Gli chiesi.
•Abbastanza• Mi gurdó. •Abbastanza, ma sono andato fino in fondo• Mi sorrise, come solo lui sapeva fare, facendo muovere i suoi dread, mentre si avvicinó a me.
•Se è veramente questo che vuoi, fallo• Continuó, come per incoraggiarmi.

Gli sorrisi con aria da bambina. Riusciva proprio a tranquillizzarmi.

•Quando hai l'esame?•
•Più o meno tra un mese, non sono ancora usciti i quadri•
•Dopo tutto questo• Cominció •Sarai sicuramente pronta•

In effetti non credo si sbagliasse, poiché davvero ci stavo spendendo ore e ore di studio, ma comunque il mio essere ansiosa mi portava a preoccuparmi. Nel frattempo, lui, si accesse la sigaretta, buttando via del fumo al primo tiro. Mi piaceva guardarlo perché ai miei occhi era una persona interessante, in ogni minimo particolare. Dal modo di vestirsi, ai suoi capelli, ai suoi lineamenti stranieri e a suoi pericolosi occhi scuri.


SPAZIO AUTRICE.
Ciao a tutti!
Allora, mi rendo conto che questo capitolo rispetto agli altri sia abbastanza corto e se devo essere sincera non ne sono poi tanto entusiasta, a parte l'ultimo riquadro... quindi vi chiedo per prima cosa il vostro parere, poi, sempre gentilmente, di aiutarmi e di collaborare, nel caso avete dei consigli☺️
Grazie!

Ti aspettavi tutto questo? || GhaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora