Prima della partenza.

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Il principale motivo di 'discussione' era la sua partenza e il fatto che io non avrei potuto seguirlo.
A meno che, entro pochi giorni, saremmo riusciti a trovare una soluzione.
Mia madre era veramente ansiosa, convinta che io potessi lasciare tutto al vento per seguirlo.
Mio padre aveva provato a farmi un discorso, ricordandomi cosa avevano fatto loro per me.
Non ero stupida.
Non avrei lasciato mai i miei studi ma neanche Ghali.

•Tranquilla mamma, troverò una soluzione•

Ripetevo sempre, sorridendo, cercando di rassicurarla.
In tutto ciò, Ghali, quel giorno aveva qualche linea di febbre.
Eravamo a fine maggio ma lui ovviamente vestiva già come fosse Agosto.

•Ti sta bene, la prossima volta ti copri• Dissi, ridendo mentre lui era disteso sul divano con una coperta di pile.

•Sentivo caldo• Replicò, portandosi la coperta sul viso.

•Toglila, non riesco a vederti•

Avevo costantemente voglia di vedere il suo viso, i suoi occhi, le sue labbra, insomma, ogni minimo particolare.

Sorrise, buttando la coperta sopra le sue gambe, allargando le braccia.
Mi fiondai verso di lui, stringendolo.
Era bollente.

•Forse è il caso che misuri di nuovo la febbre•

Prese il termometro che era poggiato sul bracciolo del divano, mettendolo poi sotto il suo braccio destro.
Io mi ero sistemata vicino alle sue gambe, in modo che l'oggetto potesse fare il proprio lavoro.

•Sai cosa stavo pensando?• Disse, mentre si sedette, stringendo forte il braccio al petto per reggere il termometro.

Lo guardai, alzando un sopracciglio.

•Vorrei organizzare una festa per la partenza, potrei stare fuori per un bel pó, quindi facciamo una rimpatriata• Sorrise, tutto contento.

•Ghali, un'altra ancora? Per te ogni cosa vale una festa• Ridacchiai, guardandolo, mentre mise quasi il broncio alle mie parole.

•Pensa prima a rimetterti• Continuai, sentendo, pochi secondi dopo, il suono del termometro.

Lo sfilò, portandoselo davanti gli occhi.

•Trentotto• Disse infine, stendendosi sul divano.

Aveva i dread tutti spettinati che cadevano sul suo viso.

•Trentotto di febbre e tu pensi alla festa• Sorrisi, mentre mi sistemai il più vicino a lui possibile.

•Voglio farla, anzi, posso chiederti un favore?• Bofonchiò.

Annuii, aprendo bene le orecchie per sentire di cosa si stesse preoccupando in quel momento.

•Potresti mandare un messaggio ai contatti in rubrica? Così mi anticipo•

Alzai gli occhi al cielo alle sue parole.
Non sapeva neanche quando sarebbe guarito eppure l'idea della festa l'aveva già fatto riprendere.

Mi misi all'opera, inviando lo stesso messaggio credo almeno ad una trentina di persone, con il suo cellulare.
Lui sperava venissero tutti ma ovviamente, come sempre, qualcuno aveva di meglio da fare.

Appoggiò una mano sulla mia coscia, sorridendomi, come per ringraziamento.
Sentivo le sue dita stringere la mia carne ad ogni secondo.
Mi salì un brivido fin sopra allo stomaco, lo guardai per qualche secondo prima di distogliere le mie iridi da lui.
Era veramente troppo eccitante per me.
Quando stringeva il mio corpo con quelle mani che puntualmente si riempivano di vene per la grande forza che emetteva, mi saliva il vero brivido della passione.

Sapeva alcuni dei miei punti deboli al riguardo.
O meglio, lo aveva intuito dalle mie espressioni.

***

•Fammi sapere chi può venire, così mi organizzo di conseguenza, cerco di darti una mano• Dissi.

Sorrise, facendo pressione sulla mia schiena, affinché potessi abbassarmi su di lui e stampargli un bacio dolce sulle labbra.

•Adesso riposati, ci sentiamo più tardi• Replicai, lasciandogli stavolta un bacio sulla fronte, prima di andarmene.

Mi serviva del tempo per pensare ad una soluzione per il viaggio.
Il mio prossimo esame lo avrei avuto agli inizi di settembre.
Il suo tour sarebbe finito giù di lì.
Avrei potuto portare i libri con me, studiando mentre lui era ai concerti, partendo poi qualche giorno prima dell'esame.
Mi sembrava forse l'idea migliore, perché in quel modo avrei sistemato le cose.
Ne avrei dovuto parlare con lui e poi vedere come organizzarsi.

'Forse ho trovato una soluzione al problema, quando ti svegli ne parliamo'


SPAZIO AUTRICE.

Perdonatemi se sto aggiornando di meno ma il lavoro mi chiama, come potete vedere gli ultimi capitoli solo alquanto corti e mi dispiace un sacco.
Spero di poter ricominciare come prima, nel frattempo ditemi cosa ne pensate che come ben sapete ci tengo moltissimo!

Grazie☺️

Ti aspettavi tutto questo? || GhaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora