Messaggi.

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La mattina seguente mi svegliai relativamente tardi, avendo fatto le ore piccole la sera prima.
Mi alzai dal letto, chiudendomi in bagno per sistemarmi.
Quando presi il cellulare mi accorsi di avere dei messaggi non letti.

'Ciao Elis, sono Mario... come stai?'

Non avevo il numero salvato ma dal nome capii perfettamente chi fosse.

'Buongiorno Mario, tutto ok, tu?'

Lessi poi un'altro messaggio, quest'ultimo da parte di Ghali.

'Buongiorno dott.ssa, ti aspetto da me oggi pomeriggio, voglio farti vedere una cosa'
Sorrisi spontaneamente, guardando attentamente l'ora.
Era già passata l'una, avrei dovuto mangiare e scendere da lui.

'Buongiorno, mangio qualcosa e arrivo capo.'
Scrissi, poggiando di nuovo il cellulare sul comodino, scendendo in cucina.

***

•Devi assolutamente vedere la copertina del mio album!• Quasi urlò, sorridente come non mai.

Corse verso la sua camera, prendendo un foglio dal cassetto.
Lo raggiunsi quasi correndo anche io.

•È una specie di tributo a Michael• Disse, a occhi quasi lucidi quando mi porse quel pezzo di carta, stampato.

Lo raggiunsi nella sua stanza, varcando finalmente la soglia della porta, aprendo le braccia per abbracciarlo intensamente.
Adoravo quella copertina, adoravo il suo significato.
Michael per lui era stato come un padre e io lo amavo insieme a lui.
Ci abbracciammo forte, fin quando mi staccai, prendendo il suo viso tra le mani, lasciandogli un forte e dolce bacio sulla sua guancia morbida.
Pigiai veramente forte sul suo viso, tanto che dopo, spontaneamente gli lasciai una carezza con le dita.

•Lo adoro!• Dissi infine, sorridendo.
Ma credo lo avesse capito da solo.

Nel frattempo, sul mio cellulare  arrivarono dei messaggi.
Lo sentii squillare dalla camera.
Quando raggiungemmo di nuovo il salone l'afferrai, leggendo il tutto.

'Tutto ok, ieri sera alla fine ero abbastanza brillo, credo tu lo abbia intuito'
Risi stupidamente, per il semplice fatto che mi ricordai quanto fosse ubriaco in realtà anziché leggermente brillo come ammetteva.

•Come ma sorridi?• Mi chiese Ghali, mentre eravamo seduti sul divano.

•Un messaggio• Risposi, noncurante, bloccando il display.
•Di chi?•

Lo guardai intensamente, le sue domande mi facevano davvero tanto piacere.

•Mario•
•Mario?• Si girò a guardarmi •Mario Tedua?• Continuò poi.
•Si• Dissi quasi ridendo per la sua espressione.

Lui si girò con tutto il corpo verso di me, mentre mi guardava insistentemente con lo sguardo ancora più perplesso.

•Scusami, come fa ad avere il tuo numero? Non glielo avrai dato tu ieri sera?•
•Si, Ghali, me lo ha chiesto e gentilmente gliel'ho scritto• Dissi, spostandomi leggermente i capelli dal viso.

•Gentilmente Elis?• Rispose, aprendo ancora di più gli occhi, come fosse ancora più sbigottito dalle mie parole.

•Si e sinceramente non capisco dove sia il problema• Replicai.
•Nessuno• Disse freddo, spostandosi di nuovo con il corpo verso il televisore.

Non mi guardava più.
Aveva smesso dopo le mie parole.
Non lo capivo.

Alzai poi gli occhi al cielo, convinta fosse il solito cretino ma allo svolgersi della serata mi resi conto che non mi parlò quasi più, rispondendo a monosillabi.

•Ghali ma è successo qualcosa? Il tuo amico ti ha detto qualcosa?• Sbottai in fine.
Non ce la facevo più a vederlo così.

•No Elis, va bene così•
•Ci siamo scambiati tre parole Ghali, sembra che io ci sia andata a letto, ingrandisci sempre le cose• Sbuffai.

•Se, ci mancherebbe, non ti azzardare•

Lo guardai quasi a bocca aperta, non capivo quella improvvisa gelosia nei miei confronti, quando la sera prima non fece vedere il ben che minimo fastidio.

•Scusami ma quando te lo chiesto?• Continuò, precedendomi.
•Quando tu stavi parlando con la rossa• Risposi, infastidita, mentre lo guardavo negli occhi.

Passo pericoloso, i suoi occhi.

Fece una smorfia e poi un mezzo sorriso sarcastico.

•È la ragazza di un'altro mio amico, Nathan, ma lui ieri sera non c'era• Disse, aprendo le mani, gesticolando come per farmi capire meglio la situazione.
•Ok Ghali, ma questo che c'entra? Non capisco il tuo comportamento•

Lo sentii bisbigliare qualcosa sotto voce, come se stesse ragionando.
Si portò poi una mano sulla fronte, guardandomi con quegli occhi scuri.

•Che c'è?• Dissi ancora, senza distogliere lo sguardo.

Sembrò come se ci stesse pensando prima di parlare, prima di dire quella frase che avrebbe fatto di me una persona felice.

•Credo di essere geloso di te•

SPAZIO AUTRICE.

Bene, questo è il mio nuovo aggiornamento.
Nel prossimo aggiungerò ovviamente i pensieri di Ghali.
Nel frattempo, cosa ne pensate???
Fatemi sapere perché ci tengo tantissimo!

Grazie☺️

Ti aspettavi tutto questo? || GhaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora