~Autrice: Spero che non ci siano troppi errori! Buona Lettura 😘
FRAINTENDIMENTI
"Vedo dal tuo infinito sconforto,
dalla tua bramosia di fraintendersi
l'uno con l'altro e dal tuo pessimo umore,
che è vero amore."
- Peter Alexander Ustinov
Aaron
<<Maxwell>>.
<<Aaron>>.
Io ed il figlio di mio padre ci scambiamo una lunga occhiataccia che viene interrotta dal suono della voce dell'amica di Marta.
Non ascolto quello che dice, sono troppo... Scioccato? Incazzato? Un po' di entrambi.
<<È il mio fratellino>>, le parole che escono dalla sua bocca sono aspre come un limone.
Sono il suo fratellino?! Ma per favore! Maxwell Whelp mi odia da quando sono venuto al mondo! L'unica cosa che abbiamo in comune è il cognome e la stessa testa di cazzo di padre, che oltre tutto non c'è più.
<<Hai un fratello?!>> esclamano in contemporanea Penny ed Alison.
<<Fratellastro>> borbotto.
Istintivamente serro la stretta sulla mano di Marta per cercare un po' di conforto. È solo per lei che non ho dato un pugno in faccia a Maxwell per poi lasciare questo maledetto appartamento e non tornarci mai più.
Noto uno scintillio nei suoi maledetti occhi azzurri tanto uguali a quelli di mio padre. Spudoratamente scruta il corpo della mia ragazza e sento un impeto di rabbia montarmi dentro.
<<Piacere Marta>> si presenta nervosamente la ragazza al mio fianco.
Probabilmente la tensione che c'è tra di noi la sta mettendo a disagio.
<<È la tua ragazza>>, il sorrisetto che appare sulle sue labbra vorrei strapparglielo via con un pugno.
<<Si>> ringhio stringendo Marta al mio fianco.
<<Interessante...>> mormora preoccupandomi con il suo tono. <<Beh, divertitevi!>> esclama prima di allontanarsi.
Sento Marta rilassarsi al mio fianco. Io non faccio lo stesso, se conosco bene Maxwell ha in servo nulla di buono.
<<Che ne dici se andiamo?>> mi propone Marta.
Butto giù l'ennesimo sorso di birra. Di solito non sono uno a cui piace ubriacarsi, ma per sopportare le occhiatacce che mi lancia mio fratello, se non voglio dare di matto, devo bere.
Sposto lo sguardo da quella testa di cazzo alla ragazza che amo.
È tutta la sera che sta al mio fianco senza dire una parola su Max, senza insistere sul mio passato, e le sono grato.
<<Certo>>, quando le rispondo sembra sollevata, come se lei stessa non vedesse l'ora di fuggire da questa casa tanto quanto me.
Vado alla ricerca dei nostri amici mentre lei va a salutare Penny prima di lasciare questo dannato attico.
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3. I FELL IN LOVE: Mi sono innamorata per sbaglio
ChickLitVOLUME III Quando Marta, al quinto mese di una gravidanza non programmata, subisce un aborto si sente il mondo cadere addosso. Non aveva mai desiderato quel piccolo fagiolino che cresceva dentro di lei, ma sin dal primo momento in cui sentì battere...