Capitolo 29

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SENTIRSI VIVI

"È proprio quello che ti sbrana

a farti sentire vivo.

Ecco perché non esiste favola

senza lupo."

- Vincenzo Cannova

<<Partiamo dal développé!>> esclama l'insegnate di danza classica.

Io e tre mie compagne di corso prendiamo la posizione mentre le dolci note di un piano riempiono l'aula. Alziamo le braccia e pieghiamo un gamba che passando da un retiré si estende in aria.

<<Signorina Macari è troppo impettita>>.

Mi mordo il labbro inferiore. Non so cosa mi prenda oggi. Anzi non so proprio cosa mi prenda in questi ultimi mesi. La danza è sempre stato il mio sogno, ma ora che si è realizzato non mi sento soddisfatta come mi immaginavo.

La musica riprende da capo.

<<Non devi preoccuparti della tecnica>>, detta così penserete che sia una pazza. Un'insegnate di danza classica che ti dice di non preoccuparti della tecnica? No, non è impazzita. Mi dice di non preoccuparmi della tecnica perché in quella sono perfetta, quello che mi manca è l'anima.

<<Développé. Plié>>.

Ripeto i passi e lo stesso fanno le mie compagne.

La musica si interrompe e riprende.

Ripetiamo i passi. Scommetto che in questo momento Aria e Kate mi stanno odiando.

La Signora Stephanie fa un cenno ad uno dei ragazzi e la musica si interrompe.

<<Potete andare, per oggi la lezione finisce qui>>.

Sospiro. Allison mi lancia un'occhiata consolatoria.

<<Signorina Macari lei aspetti un attimo>>.

Annuisco ed attendo che tutta la classe esca. Il mio sguardo si scontra con quello di Ali che mi mima con le labbra: <<In bocca al lupo>>.

Le faccio un debole sorriso di ringraziamento. Sento lo stomaco racchiuso in una morsa mentre anche l'ultimo studente lascia l'aula.

<<Che succede Marta?>> mi domanda la Sig.na Stephanie senza indugiare troppo.

Osservo il suo perfetto chignon di capelli scuri. Non è mai in disordine nel suo body nero e nel gonnellino dello stesso colore. Non è ne giovane ne vecchia, non saprei dargli un'età. È semplicemente una bella donna, con un corpo perfetto e solo qualche ruga attorno agli occhi.

<<Non è facile essere ammessi alla Juilliard>>, inizia. Come se già non lo sapessi... <<Ed una volta ottenuto un posto, se ci si riesce, bisogna anche meritarselo>>.

La morsa allo stomaco si fa più stretta. Le mani iniziano a sudarmi.

<<Devi smettere di ballarla, devi sentirla>>. La sua espressione si fa più dolce. <<Hai una tecnica perfetta, le linee del tuo corpo lo sono altrettanto. Quando abbiamo visionato il tuo video, non avevamo alcun dubbio sul farti avere un provino>> mi informa.

Sul suo volto passa un'ombra. <<Quando ti abbiamo visto danzare per il provino, quasi non sembravi la stessa persona>>, non la ero... penso tra me e me, <<Tutta l'energia, l'anima che avevi nel video era sparita. Eri armoniosa ed avevi un'ottima tecnica, ma quella scintilla in più che c'era nel video si era spenta>>.

3. I FELL IN LOVE: Mi sono innamorata per sbaglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora