Capitolo 18

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CALDI ABBRACCI


"Più a lungo indugiamo

sulle nostre sventure,

più grande è il

loro potere di farci

del male."

- Voltaire


<<Marta...>>. Mugolo di disapprovazione serrando gli occhi per non svegliarmi. Sento una leggera risata. <<Lentiggine devi svegliarti>> continua una voce bassa e roca. Percepisco una dolce carezza sulla mai guancia. Le labbra mi si incurvano in un sorriso. Apro gli occhi. <<Buongiorno>> mormora. Il volto di Aaron alla mattina appena sveglio è ancora più bello. <<Sei riuscita a dormire?>> domanda a pochi centimetri dal mio viso. Annuisco. Non ho mai dormito così bene in realtà, ma questo evito di dirlo. Dopo quel brutto incubo, dopo essermi rifugiata tra le sue braccia, tutto il dolore è sparito. È una sensazione strana... I suo occhi e la sua bocca mi sorridono. <<Non hai fatto altri incubi?>> il suo tono è teso, preoccupato. Dissento con il capo. <<Il gatto ti ha mangiato la lingua?>>. In risposta gli faccio la linguaccia e lui scoppia a ridere. <<Bene, perché mi piacerebbe assaggiala...>>. Il suo tono è roco mentre avvicina la sua bocca alla mia. Mi sfiora le labbra con le sue, ed attende che io gli dia il via libera. Socchiudo la bocca ed assaporo l'istante in cui la mia lingua e la sua si toccano. Mi sveglio del tutto ed insieme a me anche le farfalle nel mio stomaco. Solo quando premo la mia mano sul suo petto mi rendo conto che non indossa la maglietta. Ieri sera ero troppo sconvolta per accorgermene. Mentre continuiamo a baciarci gli accarezzo il petto, per poi proseguire sul suo ventre piatto. Quando sento un ciuffo di peli la mia mano viene afferrata e riportata in alto. Emetto un verso esasperato che lo fa sorridere contro la mia bocca. Mi posa un bacio a stampo e poi si stacca. <<Va tutto bene?>> chiede facendosi serio. Distolgo lo sguardo. <<L'incubo centra qualcosa con quello che è successo prima di andare a dormire?>>. Perché deve insistere?! <<Si, ma non riguarda te>>. Le parole mi sono uscita di bocca prima ancora che me ne rendessi conto. Perché gliene sto parlando?! <<È perché non ho voluto...>>. <<No!>> esclamo. Cosa pensa, che sia una ninfomane?! Ok, voglio toccarlo... ma questo non centra nulla con quello che è successo. <<Io...>> sospiro. Vorrei dannatamente fare sesso con te. Vorrei sentirti parte di me, ma per farlo dovrei spogliarmi. E se mi spoglio vedresti quella maledetta cicatrice che mi impedisce di andare avanti! E sopratutto che mi ricorda cosa ho perso! Sento gli occhi pizzicarmi. <<Ehi...>> il suo tono è dolce. Allunga una mano e mi accarezza la guancia. <<Non fa nulla se non vuoi dirmelo>>. Il suo sguardo è preoccupato. <<Non riguarda te...è una cosa passata...>>. Mi trema la voce. <<Ok, se vorrai dirmelo io sono qui per ascoltarti>>. Si avvicina e posa un dolce bacio sulla punta del mio naso. Vorrò mai dirglielo? Può essere... Riuscirò mai a dirglielo? Non lo so... <<Credo che sia meglio che ora io vada. Tra poco rientrerà Alison... e poi non vorrei che tu facessi tardi a lezione...>>. Sbuffo nascondendo il volto nell'incavo del suo collo. <<Che palle!>> borbotto. Lo sento ridacchiare mentre mi accarezza la nuca. Poco dopo si scosta da me e si alza. Lo seguo con lo sguardo. Adesso che l'oscurità ha lasciato il posto alla luce posso ammirare il suo intero essere. Lo guardo mentre inizia a vestirsi. Ha indosso solo un paio di boxer. Mi mordo il labbro inferiore mentre si piega per far passare i piedi nei pantaloni. Dio! Non ce la faccio! Al costo di sembrare una manica, sguscio fuori dalle coperte, e faccio l'unica cosa che avrei voluto fare sin da quando ho visto il suo culetto sexy. Apro i palmi e li poso uno per gluteo. Si, sodi come immaginavo... Lo sento irrigidirsi e quando si volta ha un sopracciglio inarcato. <<Che cosa stai facendo?>> chiede divertito. <<Tastavo ciò che è mio>>. Non posso credere di averlo detto! L'ho detto sul serio?! La sua bocca si incurva in un sorriso mentre i suoi occhi iniziano a luccicare maliziosi. <<Tu eh?>>. Fa un passo verso di me mentre io ne faccio uno indietro. <<Io...>> <<Mi piace>> mi interrompe. Sorrido mentre lui si avvicina. Posa le mani su i miei fianchi e mi spinge contro di se. Posa le labbra sulle mie e mi bacia con passione. Sento le sue mani spostarsi sul mio sedere per poi strizzarlo. <<Mia>> ringhia mordendomi il labbro. Oltre all'eccitazione, sento il familiare sfarfallio allo stomaco montarmi dentro. Sua. Mi piace. Sorridiamo uno nelle labbra dell'altra prima di staccarci. <<Ora è meglio che vada>>. Annuisco mentre si infila la maglietta e recupera il foglio dalla scrivania. <<Non me la farai mai leggere?>> commento riferendomi alla canzone che stava componendo. <<Quando sarà finita>>. Mi fa un sorriso sexy prima di richiudersi la porta alle spalle.

3. I FELL IN LOVE: Mi sono innamorata per sbaglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora