Capitolo 4

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~Autrice: Le parti in corsivo sono cose successe prima, come se fossero dei flash back. Buona lettura 😘


STAND BY


"Ci sono momenti in cui devi

necessariamente prenderti una pausa.

Una pausa da tutto quello che

ti gira intorno e anche da te stesso."

- Cit.


<<Signorina Macari, prego>>. Prendo un lungo respiro e vado sul palco.

La musica pompa dalle casse martellandomi la testa. Dopo aver lasciato la giacca e la borsa al guardaroba mi faccio largo tra la folla. Mi guardo intorno sino a che non scorgo il bancone del bar. Lo raggiungo e mi siedo su l'alto sgabello.

Le mani mi tremano mentre mi fermo davanti alla commissione. <<Quando vuole>> dice una donna sulla cinquantina, con un rigido chignon identico al mio.

<<Un Negroni>> grido per superare il suono della musica. Una barista, che avrà intorno ai trentanni, mi fa un cenno col capo per dirmi di aver capito. Osservo i suoi capelli biondi muoversi a ritmo di musica mentre prepara il mio cocktail. Ho fregato un documento ad Emma, nel caso me lo avessero chiesto, ma ne per entrare ne per bere è servito. Posa il bicchiere di fronte a me regalandomi un sorriso per poi servire un altro cliente. Lo afferro e lo porto alla bocca. Il gusto amaro e forte dell'alcol mi brucia all'istante la gola. Faccio una smorfia per poi berne un altro goccio. Mi volto verso la pista da ballo della discoteca e mi guardo intorno. Ci sono corpi che si muovo a destra e a sinistra strusciandosi tra di loro senza seguire per nulla il ritmo. Mi poso con un gomito al bancone mentre incrocio le gambe. Il tubino nero che indosso risale sino alla mia coscia, lo tiro per l'orlo per abbassarlo. Muovo il piede e la testa seguendo la musica. <<Ciao>> sento mormorare con voce roca. <<Non sono abbastanza ubriaca!>> ringhio senza nemmeno guardare il ragazzo che ci stava provando. Non ricevendo risposta ne deduco che se ne sia andato.

Annuisco e mi metto in posizione aspettando che la base inizi. Sento l'agitazione scorrermi nelle vene.

Porto il bicchiere alle labbra ma mi accorgo che è vuoto. Mi giro di nuovo verso il bancone. <<Liquidato in tempo zero>> dice la barista facendo un cenno. Seguo il suo gesto e vedo un ragazzo che mi fissa da un angolo della sala. <<Beh, avrebbe potuto offrirmi da bere dopo la mia risposta>> affermo. La ragazza ridacchia. <<Credo che invece se la sia fatta sotto!>> esclama. Rido a mia volta. <<Puoi farmi una vodka doppia?>>. Mi fa un cenno per poi riempire due shottini. Ne butto giù uno e poi faccio lo stesso con l'altro. <<Blah>> dico facendo una smorfia. <<Non sei di New York vero?>> mi chiede versandomi un altro shot di vodka. <<Da cosa l'hai capito?>> rispondo alla domanda con una domanda. <<Dal tuo accento>> ammette ridacchiando. <<Sono Italiana>> ammetto. <<E che ci fai qui?>>. Sento una stretta allo stomaco per la sua domanda. <<Bevo>> ribatto prendendo il bicchierino e buttando giù il liquido trasparente che mi pizzica la lingua. Scuote la testa divertita. <<è la prima volta che vieni in questa discoteca vero?>>. Annuisco. <<In realtà l'ho trovata su yelp!>> la informo ridacchiando. <<Ma tu che ne sai?>> continuo. Sul suo viso appare un sorrisetto. <<Ho un ottima memoria fotografica, e poi una bella ragazza come te non me la sarei scordata comunque...>> mormora mordendosi il labbro inferiore. Spalanco leggermente gli occhi mentre lei scoppia a ridere. <<Tu sei più brava a provarci che quello li>> faccio un cenno col capo verso il ragazzo di prima. <<Non me ne ero nemmeno resa conto!>> continuo ridacchiando. <<Chi ti dice che ci stavo provando?>> chiede facendomi un occhiolino. Quando richiede la sua attenzione. <<Ok, ci stavo provando.... Ora devo servire un cliente. Tieni pura la bottiglia, offre la casa>>. Mi lascia la bottiglia davanti agli occhi e, dopo avermi fatto un altro occhiolino, va a servire una ragazza. La seguo con lo sguardo per poi riempirmi il bicchiere.

3. I FELL IN LOVE: Mi sono innamorata per sbaglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora