23: L'inizio della fine

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Il cielo era sempre buio e cupo, ricoperto da nuvole grigie che rendevano ogni cosa più malinconica

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Il cielo era sempre buio e cupo, ricoperto da nuvole grigie che rendevano ogni cosa più malinconica.

Le sembrava che quel posto la stesse divorando proprio come le era parso millenni prima.

Quando era stata sola spaventata e debole. E forse erano proprio i ricordi che le affioravano di quell'epoca che le facevano sembrare quel luogo ancora più triste.

Alzò la mano davanti a se e accese un fuoco, dato che lo sbattere dei denti della Midgardiana la stava disturbando.

Jane Foster, le sorrise riconoscente avvicinando le sue mani al fuoco.

«come fai?» chiese di colpò distraendola dai suoi pensieri«intendo a creare una combustione senza l'uso di acceleranti...» la gracile donna puntò i suoi occhi nelle sue mani, da cui era appena uscito fuoco puro e inghiottì la saliva «...o di protezioni di qualche genere.»

Dopo averla ascoltata, con la testa china sulle sue mani, voltò il suo sguardo verso la donna, che per un attimo sembrò a disagio.

«come Thor controlla i suoi fulmini io controllo il mio fuoco» proclamò seria. Jane sembrò quasi colpita da un malessere dopo la sua dura risposta, così lei cercò di raddolcire il viso. Non voleva spaventarla, sapeva che poteva essere imbarazzante essere diversa rispetto alle persone che ti stavano intorno.«lo dico perché sono sicura che quei fulmini li potrebbe creare anche senza il suo martello.» aggiunse sorridendogli.

Jane contraccambio il sorriso e poi chinò lo sguardo.

«mi dispiace per prima.»proclamò la piccola donna cercando probabilmente di forzare una conversazione «solitamente sono più contenuta, ma quello schiaffo se lo è cercato»

Le sue parole le strapparono un vero sorriso dato che le fecero ripensare a quello che era successo quando Loki aveva concesso a tutti quanti l'onore della sua figura e si era presentato gentilmente alla midgardiana che incurante del fatto che fosse uno stregone potente e un Dio, gli aveva tirato uno schiaffo in pieno viso. Abbastanza forte oltretutto.

«avresti dovuto darglielo più forte» vedendo il suo sorriso la donna si aprì un po' di più, vide i suoi muscoli che erano stati tesi per tutto quel tempo, sciogliersi di poco.

«l'hai vista la sua faccia?» domandò Jane Foster gesticolando mentre parlava.

«credo di non essere mai riuscita a creare sul suo viso un'espressione così spiazzata»
Una mano le toccò la spalla in quell'istante, e quando si voltò incrociò lo sguardo di suo fratello e di Loki, quest'ultimo si mise accanto a lei lanciandogli uno sguardo diffidente.

Che avesse sentito la conversazione?

«informateci sul motivo delle vostre risate, così da renderci partecipi del discorso.» intervenì Loki guardandola con un sorriso tirato.

COME FUOCO E GHIACCIO • Loki •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora