17: Ricordi nascosti

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Era come galleggiare in una zattera trasportata dalla corrente e dalle onde

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Era come galleggiare in una zattera trasportata dalla corrente e dalle onde.

La sensazione che ti dava era la stessa, galleggiare nel vuoto.

L'unica differenza in quel momento era che non fosse la zattera a tenerla sospesa nel nulla ma due braccia forti che la sostenevano nella schiena e dietro alle gambe.

E lei galleggiava al ritmo dei passi.

Loki aveva il volto saldo, duro guardava davanti a se per non guardare lei.

Alcune volte vedeva i suoi occhi scivolare nella sua direzione ma erano dei movimenti così veloci da essere impercettibili.

Era arrabbiato, ma come biasimarlo? Le aveva fatto notare la sua contrarietà nel salvarlo eppure lei l'aveva fatto, aveva rischiato la sua vita, gravemente peraltro.

«devo togliermi la freccia.»mugolò ad un certo punto lamentandosi dopo minuti di silenzio.

Però effettivamente era un po' fastidiosa quella freccia infilzata fuori per fuori nella destra del suo torace.

«tu e le tue stupide idee ti faranno morire prima o poi.» commentò secco

«forse hai ragione...ma devo togliermi la freccia.»

«parlavo proprio di questo Brann. Se la togliessi moriresti dissanguata.»

«infatti...devo morire dissanguata.» Loki si bloccò di colpo e la guardò male. Molto male.

«per caso hai preso una botta in testa oltre che la freccia nel torace?»

«ho formulato male...devo quasi morire dissanguata.» esalò a fatica. Di certo anche le sue forze di riserva la stavano lasciando dopo questa conversazione.

Avrebbe voluto spiegargli meglio ma non poteva, non in quelle condizioni.

«storia lunga Loki. Tu fidati

«fidarmi? Per la fiducia hai sbagliato persona. Per quella c'è Thor, è lui che la distribuisce gratuitamente.»

«devo quasi morire...»iniziò a spiegare con grosso sforzo, dopo aver voltato gli occhi al cielo. Era così fastidioso delle volte!«...così il mio corpo si trasformerà...e guarirò.»

«non avevi detto che era una storia lunga?»
alzò di nuovo gli occhi al cielo decisamente contrariata dalla situazione.

Non aveva le forze di rispondergli a tono e questo le faceva più male di quella stupida freccia.

«Ora sto per svenire, tu toglimi...t-togli la fr-frecc...»

Mentre parlava la sua vista che era sfuocata divenne a partire dagli angoli sempre più nera fino a che la sua mente, che cercava ancora di non cadere in un baratro di tenebre, perse la presa sul terreno sprofondando nel nero più profondo e opprimente.

COME FUOCO E GHIACCIO • Loki •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora