Seguirono alle parole di Odino alcuni secondi di silenzio. Si poteva percepire nell'aria i muscoli tesi dei due fratelli e bastava uno sguardo per vedere nei loro volti una confusione totale.Se per loro era stato duro accettare lei, non poteva immaginarsi quanto duro era stato, in quel momento, rendersi conto di avere una sorella cattiva che Odino aveva dovuto esiliare per evitare la distruzione di Asgard.
Quest'ultimo parlò del fatto che la sua cupidigia fosse stata incontrollabile...inarrestabile. Disse che fu costretto a rinchiuderla, ad esiliarla da Asgard perché lei, trae la sua forza da lì. In seguito mise tutti in guardia dicendo che una volta nella terra d'oro i poteri che avrebbe avuto Hela, sarebbero stati illimitati.
Questa rivelazione dipinse nei loro volti uno sguardo ancora più turbato.
Di certo dovevano tutti quanti assimilare molte cose. E probabilmente avrebbero dovuto affrontare molte altre cose che ancora dovevano scoprire.
«vi amo figli miei. Tutti voi.» disse Odino dopo aver rivelato a tutti che non avrebbe potuto combatterla al loro fianco.
Mentre lo disse la guardò negli occhi e le sorrise. Quelle parole e quello sguardo le provocarono dei brividi.
Odino l'amava davvero? L'amava solo in quel momento, perché non l'avrebbe più rivista o l'aveva sempre amata?
«spero possiate perdonarmi un giorno.» anche se aveva parlato in plurale, sapeva che quelle sue ultime parole erano rivolte a lei.
Il fatto era che Odino non aveva mai avuto cattive intenzioni nei suoi confronti. Era stato un pessimo padre e una pessima persona ma comunque nonostante l'avesse trattata nel peggiore dei modi aveva sempre saputo che era sua figlia e che l'amore che provava per lei era reale.
«ricordate questo posto.» disse in fine indicando davanti a se. «casa.»
Dopodiché come se tutta la sua vita e anche la sua anima fosse stata solo magia, Odino diventò pura energia e si disperse nel posto che lui aveva chiamato casa.
Odino se ne era andato lasciando al suo posto dolore. Ma nessuno dei tre ebbe il tempo di piangerlo che alle loro spalle attraverso un portale verde fece il suo ingresso la dea della morte.
I suoi lunghi capelli neri, come quelli di lei e di Loki, svolazzavano dietro il suo capo e nel suo volto, era dipinta soddisfazione.
«finalmente» disse la donna. Un sorriso si aprì nel suo viso, un sorriso che proclamava vendetta, che portava morte e distruzione.
«devi essere Hela. Io sono Thor figlio di Odino.» proclamò il Dio del tuono guardandola cautamente.
«davvero? Non gli assomigli sai» esclamò sorridendo e scuotendo la testa.
«possiamo trovare un compromesso» provò Loki come se non volesse problemi.
Che novità, pensò, era nella sua natura infima fuggire dai problemi. Non affrontarli, come un codardo.
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COME FUOCO E GHIACCIO • Loki •
Fanfiction«è da quando ho incrociato il tuo sguardo la prima volta che ho capito chi eri. In quel momento ho visto riflessa nei tuoi occhi me stessa. L'abbandono, il ripudio, la tua corsa controcorrente per cercare di farti capire, per cercare di non essere t...