CAPITOLO 3

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Mamma:drogoy (Tesoro)

Io:chto takoye mama?(Che c'è mamma?)

Chiesi io girandomi con la schiena verso di lei portando il cuscino sulla testa

Mamma:vstavat'(Dai su alzati)

Io:segodnya ya ne khochu khodit' v shkoul (Non voglio, non ci vado oggi a scuola)

Mamma:Infatti non ci vai oggi

Alzai di scatto la testa guardandola senza capire, stranita dal fatto che lei non abbia insistito nel farmi andare a scuola

Io:come mai?

Mamma:oggi tuo padre ha una importante riunione e ci devi venire anche te

Io: e perché?

Mamma mi guardò dispiaciuta, quasi mortificata per quello che doveva dirmi

Mamma: lo capirai dopo tesoro, ora vestiti e scendi così mi aiuti con il pranzo

Senza ulteriori domande mi alzai dal letto andando verso il bagno facendo una doccia.

Decisi di indossare un pantalone della Adidas e una maglia a maniche corte della stessa marca mentre ai piedi misi le mie bellissime ciabattine a forma di panda.

Lo so la virilità a me non manca.

Scesi in cucina trovando mamma con indosso quel grembiule a dir poco comico ma osceno allo stesso tempo, con stampato sopra il corpo di una donna con l'intimo rosso in pizzo e fisico perfetto

Io: non mi dire che ti piace quel coso

Mamma: perché? è tanto sexy

Disse accarezzando i suoi fianchi in modo divertito

Io: è osceno

Lei scoppiò a ridere e io con lei

Mamma: dai su che tra un po' arrivano gli ospiti

Guardai l'ora vedendo che erano le 9

Io: ma sono solo le 9

Mamma: si ma dobbiamo avere tutto già pronto perciò su

Senza aggiungere altro iniziai a preparare il pollo ripieno e tante altre cose che solo a guardarle facevano venire fame.

Due ore dopo era tutto pronto e mamma iniziò ad apparecchiare la tavola

Mamma: mentre io apparecchio tu intanto vestiti bene metti un bel vestito e dei tacchi amore

Io annui senza troppi giri di parole.

Decisi di indossare un vestito nero semplice molto attillato con una zip sul davanti con dei tacchi neri alti.

Per il trucco misi un rossetto rosso scuro con un filo di matita mentre i capelli li legali in una crocchia disordinata/ordinata.

Come fosse fatto apposta il campanello suonò quando io uscì dalla camera.
Arrivata in salotto trovai mio padre perfettamente vestito che parlava con un uomo altrettanto sistemato.

Era veramente un bel uomo alto, non esageratamente muscoloso, occhi grigi e capelli mori.

Quando notarono la mia presenza sia papà che il signore si girarono verso di noi

Papà: lei è Isabella mi figlia

L'uomo allungò la mano e io la strinsi leggermente

?: piacere di conoscerti Isabella, io sono Dean Cooper

~UNA ROSA SENZA SPINE~ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora