CAPITOLO 23

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Apri gli occhi lentamente e un capogiro assurdo mi invase.

Ero esastua,ero sfinita veramente,non riuscivo più a sopportare tutto ciò.

Ultimamente non facevo altro che stare male,dare di matto,o perdere i sensi e ne risentivo di ciò.

Mi guardia intorno,ed ero sola nella stanza,ma per pochi secondi visto che subito dopo entrò Noah tutto vestito elegante.

Agrottai le sopracciglia non capendo il motivo del suo look così elegante

Naoh:ti sei svegliata

Si avvicinò a me sedendosi sul bordo del letto accarezzando una mia gamba

Naoh:come ti senti?

Io:bene

Lui sorrise ma capi che c'era qualcosa che non andava

Io:cosa mi hai dato?

Noah:un sonnifero,avrebbe dovuto durare di più...

Io:cosa?

Lui si portò una mano nei capelli sbuffando

Naoh:l'effetto doveva durare molto di più

Io: perché l'hai fatto?

Si morse un labbro in modo nervoso,e non fece altro che evitare il mio sguardo

Io:Noah

Si alzò di scatto dal letto portando le mani nelle tasche dei pantaloni

Naoh:oggi li aggressori di tua madre hanno organizzato un evento di gala,eh io avevo intenzione di riportare tua madre da te,ma senza mettere in pericolo te

Lo guardai sbalordita e nervosa mi alzai andando verso lui

Io:tu non mi puoi impedire di salvare mia madre!

Gli urlai contro mentre il nervoso saliva a livelli esorbitanti,e la voglia di tirarli una sberle era così tanta che sentivo i palmi prudere.

Lui si avvicinò prendendo il mio volto tra le sue mani

Noah:Isabella io non ti voglio perdere

Io:e non mi perderai

Naoh:se ti porto in quel posto si,e come buttarti nella tana del lupo

Lo so che aveva ragione,e mi riempiva il cuore sapere che lui tenesse così tanto a me.

Acarezzai dolcemente la sua guancia e lui chiuse gli occhi beandosi del mio tocco

Io:ciò non ti da il diritto di fare quel che hai fatto

Apri gli occhi di scatto guardando i mie con tanta intensità da travolgermi

Noah:io ho tutti i diritti se rischio di perdere la persona che amo,perché io Isabella sono follemente innamorato di te

Lo guardai dritto nei occhi;erano pieni di paura,amore,e timore di ciò che avrei fatto.

Li sorrisi lievemente avvicinandolo a me baciandolo.

Inizialmente fu un bacio dolce che successivamente si riempi di passione e desiderio. Avevo bisogno di lui,volevo sentirlo mio,nostante la paura e i ricordi io avevo bisogno di lui.

Mi avvicinai maggiormente a lui sbottonado la sua giacca

Noah:Isabella...

Cerco di fermarmi ma io glielo impedì

~UNA ROSA SENZA SPINE~ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora