CAPITOLO 13

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Ero stanca e il viaggio mi aveva sfinita parecchio.

Eravamo appena atterrati e quando misi piede fuori inspirai a pieni polmoni l'aria gelida della mia cara Russia che pizzicava leggermente le mie gotte e il mio naso arrosandoli.

Non ero più così tanto abituata a questo freddo vivendo al caldo 24 ore su 24.

Uno uomo alto e con uno smoking venne verso di noi

?:Miss Ross, mne priyatno, chto ona zdes', yeye otets otpravil menya, chtoby zabrat' yeye

(signorina Ross e un piacere averla qui, mi ha mandato suo padre a prenderla)

Io:I mne priyatno byt' zdes' tozhe

(e un piacere anche per me essere qui)

L'uomo mi sorrise per poi prendere le nostre valigie mentre io e Yuri andammo verso la macchina che papà ci aveva fatto portare.

E ovviamente il mio papino ho na badato a spese. Una bella Golden Lamborghini davanti a me

Yuri:ah però il signor Ross fa di tutto per la figlia eh

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Yuri:ah però il signor Ross fa di tutto per la figlia eh

Io risi per poi correre alla guida con Yuri vicino a me.

Acceci il motore godendomi il rombo del motore con un sorriso da bimba sulle labbra.

Un ora dopo eravamo davanti all'immensa villa dove ero cresciuta. Non era cambiata di una virgola. Sorrisi guardando che papà aveva ancora mantenuto la piccola altalena dove passavo ore a giocare con mamma mentre papà sorrideva e ci guardava.

La voglia di piangere era tanta ma la repressi mordendomi il labbro

Yuri:finalmente siamo arrivati

Scese dalla macchina e io con lui. Davanti all'immenso portone trovai mio padre con un sorriso da un orecchio all'altro mentre a braccia aperte veniva verso di me.

Non ci pensai due vole e gli corsi in contro abbraccindolo. A quel punto diedi sfogo alle lacrime

Papà:piccola mia quanto mi sei mancata

Mi accarezzo dolcemente la nuca mentre io affondai la testa nel incavo del suo collo.

Cavolo se avevo bisogno di questo abbraccio così caldo e pieno di amore, pieno di familiarità

Papà:piccola mia pensavo non ti avrei più rivista

Prese la mia faccia a coppa tre le sue mani lasciandomi un leggero bacio sulla fronte, mentre con le dita tolse le lacrime cadute

Papà:su dai entriamo che fa freddo e poi c'è tua Zia che ti aspetta dentro

Entrammo tutti è tre andando verso la cucina dove trovammo mia Zia intenta a togliere dal forno una torta a dir poco deliziosa.

~UNA ROSA SENZA SPINE~ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora