CAPITOLO 16

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Sentivo un casino tremendo ma non riuscivo ad alzarmi e ne ad aprire gli occhi.

La testa mi girava in una maniera assurda e mi sentivo oppressa da qualcosa che non mi faceva respirare in modo faticoso.

Cercai di toccarmi il petto dove sentivo il peso e quando ci riuscì senti qualcosa di bagnato a contatto con le mie dita.

Aspetta ma io ho le tette e non i pettorali....

Lentamente apri gli occhi e quel che vidi mi fece gelare il sangue.

Noah era steso sui di me o meglio era svenuto sopra di me. Non dava segni di vita.

Per qualche motivo a me sconosciuto la paura è l'ansia presero possesso di me.

Con fatica lo tolsi da sopra di me per poi prendere il suo corpo e metterlo sulle mie gambe con la testa sul mio avambraccio.

Guardai la sua maglietta zuppa di rosso e allora capi tutto.

Si era fatto sparare per me

Noah:stai p-piangendo per me pasti-iccino?

Chiese lui con voce pesante e affaticata

Io:perché diavolo ti sei messo in mezzo non dovevi cazzo

Dissi io velocemente con voce tremante e piena di paura

Noah:tu stai preoccupando per me pasticcino?

Disse con voce sempre più flebile mentre faceva fatica a guardarmi

Io:hei hey guardami ok? Andrà tutto bene non morirai così e se lo devi fare sarà per mano mia perciò resta sveglio

L'angolo della sua bocca si alzò leggermente

Noah:vedi? Infondo ci tieni a me

Presi il suo telefono dalla teaca e chiamai subito un ambulanza che però sarebbe arrivata tra 10 minuti e io dovevo farlo rimanere sveglio

Naoh:sei b-bellissima

Io:smettila cazzo mi stai praticamente morendo in braccio!

Noah:n-non era q-quello che volevi?

Io:io...

Cazzo no non è quello che voglio dio non lo voglio più non voglio che muoia tanto meno per colpa mia non può morire.

Io:no non puoi morire cazzo non puoi!

Noah:p-perche?

Io:non puoi andare via così... Non mi puoi lasciare così...

Dissi le ultime parole a voce bassa, così bassa che pensai non mi avesse sentito ma deduco dal suo sorriso che abbia capito più che bene.

Inizio a tossire im modo pesante e a sputare sangue

Naoh:mi d-dispiace averti f-fatto del m-male ho sbagliato t-tutto con te

Io:Dio stai zitto cazzo stai zitto!!

Non avevo più controllo del mio corpo. Le lacrime iniziarono a bagnare le mie guance mentre lui chiuse i suoi bellissimi occhi.

Un urlo agghiacciante uscì dalle mie labbra mentre cercavo di svegliarlo squotendo le sue spalle ma non ne voleva sapere di svegliarsi.

Pochi minuti dopo arrivò l'ambulanza che lo portò via e io salì con lui prendendo la sua mano mentre i dottori si davano da fare.

Avvicinai le mie labbra al suo orecchio

~UNA ROSA SENZA SPINE~ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora