CAPITOLO 17

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Ero arrivata da poco a casa ma non c'era nessuno.

Sali in camera spogliandomi rimanendo con solo le mutandine in pizzo. Tolsi anche quelle andando verso il bagno a fare una doccia, o meglio quello fu l'intento visto che il telefono iniziò a squillare

AL TELEFONO

Io:pronto?

Noah:perché sei andata via così?

Al suono di quella voce mi paralizai.
Non sapevo cosa dire così rimasi zitta

Noah:Isabella

Io:ecco... Io

Naoh:allora?

Io:avevo da fare e sono dovuta tornare a casa

Naoh:stai mentendo Isabella

Io:no... Non sto mentendo

Naoh:torna non mi piace stare qui solo

Guardai il soffitto mordendomi il labbro mentre chiudevo gli occhi.

Non sapevo se andare o meno. Non volevo successe quello che era successo poco fa. Ammetto di aver paura di quello che sto inzando a provare

Io:va bene...

Ma nonostante ciò non riuscì a rifiutare la sua richiesta

Noah:ti aspetto

Io:ok

FINE CHIAMATA

velocemente feci una doccia per poi indossare una maglia rossa con maniche lunghe e collo alto con dei pantaloni neri attillati dove misi la maglia dentro per poi mettere una cinta in vita visto che i pantaloni mi andavano un po' larghi.

Ai piedi misi dei stivali bassi con un po' di tacco.

Per il trucco decisi di lasciare al naturale mentre i capelli li legai in una crocchia disordinata

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Per il trucco decisi di lasciare al naturale mentre i capelli li legai in una crocchia disordinata.

Finito di prepararmi mandai un messaggio a papà dicendo che sarei rimasta da Noah.

Presi le chiavi della macchina insieme ad un cappotto lungo fino al sedere color bordeaux per poi dirigermi verso l'ospedale.

Arrivata parcheggiai la macchina vicino all'entrata.

Presi l'ascensore per fare prima. Arrivata al piano di Noah andai verso la sua camera.

Arrivata davanti alla porta mi fermai a guardare quel numero inciso su di essa così a lungo da non rendermi conto che il Dottore era dietro di me che mi guardava

Dott:tutto bene signorina Ross?

Io:si...

Sorrisi per poi bussare alla porta con il cuore in gola.

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