CAPITOLO 22

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Pov Noah

Io:no cazzo non va bene così!!

Ero stanco e nervoso, troppo nervoso dannazione

Elijah:senti calmati amico perché così non risolvi niente

Mi girai verso lui lentamente togliendo il giubbotto in pelle,per poi sbattere le mie mani sul tavolo della cucina

Io:non hai capito un cazzo Elijah,se quel dannato carico non sarà arrivato a destinazione entro venti minuti,stacco la testa a tutti i responsabili!!

Si zittirono subito,mentre io passai una mano tra i capelli a dir poco furioso.

Avevo perso un casino di roba solamente perché i miei stupidi uomini non sanno fare il loro merda di lavoro.

Ho perso 20 milioni per uno stupido gioco,perché ho dei uomini che sono delle teste di cazzo

Io:voglio tutti i uomini che hanno combinato questo casino qui,non la passeranno liscia

Loro annuirono per poi uscire.

Mi sedetti sul sgabello guardando l'ora sul mio orologio. Erano le sette di sera è Isabella non aveva fatto altro che dormire.

Andai velocemente verso camera sua,ma una volta entrato non trovai nessuno.

Probabilmente era andata a fare la doccia.

Stanco mi lasciai andare sul letto portando una mano sotto la testa,guardando il soffitto in silenzio.

La porta del bagno si aprì di scatto e ne uscì Isabella con un telo che copriva le sue parti intime,e un altro come turbante sui capelli.

Quando notò la mia presenza si bloccò sul posto spalancando gli occhi

Isabella:che ci fai tu qui?

Io:sono veramento a vedere come stavi

Isabella:sto bene

Io:lo vedo

Morsi il mio labbro guardandola da testa a piedi. Questa ragazza era qualcosa di proibito dannazione.

Lei imbarazzata abbassò la testa,coprendo con i suoi lunghi capelli,le guance diventate rosse.

Con passo lento e felpato mi avvicinai a lei,fin quando non mi ritrovai la sua testolina a contatto con il mio petto.

Alzò lo sguardo,e come ogni volta mi persi in quei occhi,annegai lentamente,con dolcezza in quei bellissimi occhi,ora tristi e vuoti

Io:tutto bene?

Chiesi con tono tolce,mentre lei storse il labbro,passando il suo peso da una gamba all'altra

Isabella:ho paura di non riuscir a riportare mamma a casa,o almeno non vivia

Una lacrima scappò al suo auto controllo,andando a bagnare le sue labbra carnose.

Era bella da togliere il fiato con il suo essere così ingenua ma contemporaneamente una grade guerriera

Io:andrà tutto bene,riporteremo tua mamma tra le tue braccia

Isabella: Я люблю тебя...

(ti amo...)

La guardai confuso non capendo ciò che avesse detto,mentre lei furba sorrise lievemente diventando rossa

Io:cosa hai detto?

Isabella:nulla

Mi sorpassò andando verso l'armadio. Eh no tesoro non scappi così

~UNA ROSA SENZA SPINE~ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora