CAPITOLO 5

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Lo ammetto quando la porta si era aperta non so perché ma il mio pensiero si catapultò direttamente a Noah che entrava e mi portava via con lui.

Un sospiro di sollievo usci dalla mia bocca quando mi resi conto che non era Noah ma Liam!?

Che diavolo ci faceva qui Liam?

Liam: amico non puoi capire che figa assurda ho visto og...

Si fermò di scatto quando alzò lo sguardo e ci vide sedute sul divano, un sorriso imbarazzato apparve sulle sue labbra mentre le guance presero un colorito rosso

Liam: Isabella come mai qui?

Avevo capito più che bene che quella "assurda" figa ero io, e dalla sua espressione deduco che lui abbia intuito che io abbia capito chi era la ragazza

Maya: e qui con me

Liam: vado un secondo in bagno

In fretta e furia si dileguò andando verso il bagno mentre a me scappò un sorriso

Maya: conosci Liam?

Io: l'ho conosciuto mentre eravamo in aereo, e se vi chiedete se ero io quella ragazza, si anche questo vero

Marco scoppiò a ridere tenendosi la mano sulla pancia per le troppe risate

Marco: cazzo che figura di merda

Anche io a Maya iniziammo a ridere con lui

Marco: ora sarà in bagno che si maledice per la sua grossa bocca che parla sempre

Marco si pulì una lacrima che gli era uscita per le troppe risate

Maya: ok ora tralasciando tutto ciò dobbiamo trovare una soluzione per Bella?

Marco: vedrò cosa posso fare, parlerò con i miei ragazzi e vedremo un modo per aiutarti

Io: ragazzi?

Maya: Marco e capo della C.I.A

Rimasi sbalordita da ciò che disse Maya. Cazzo Marco avrà si e no una ventina di annui

Io: scusa ma quanti anni hai?

Chiesi rivolta a Marco che nel frattempo aveva preso Maya in braccio mentre le accarezzava dolcemente la schiena

Marco: ho 25 anni

Io: ah, e fai un lavoro cosi importante?

Marco: mio padre era capo della C.I.A ma è morto poche settimane fa in una sparatoria

Il suo volto si intristì di colpo è Maya lo abbraccio baciando dolcemente la sua fronte. Era veramente fortunato ad avere una ragazza speciale come Maya

Io: le mie condoglianze

Marco: grazie

Spostò dolcemente Maya dalle sue gambe andando vero la cucina

Maya: ti dispiace se questa sera rimango da lui?

Io: em no, ma perché non viene lui a casa tua? almeno così non mi sentirò sola

Maya rise leggermente per poi annuire. Marco poco dopo ritorno da noi con un sorriso sulle labbra come se non fosse successo nulla

Marco: allora cosa vogliamo fare ora?

Maya: non so dimmi tu

Marco: e se andassimo a ballare?

Maya si girò verso di me come per chiedere il mio consenso ed io annui. Avevo veramente bisogno di andare a divertirmi senza pensare a Noah

~UNA ROSA SENZA SPINE~ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora