Io:siamo arrivati
Fermai la macchina davanti il portone di casa mia
Noah:domani torno a Miami
Detto ciò il silenzio calo nella macchina fin quando la macchina di papà non si fermò dietro di noi
Io: è arrivato papà
Uscimmo entrambi dalla macchina. Noah rimase fermo vicino allo sportello mentre io andai verso papà abbracciandolo
Io:mi sei mancato papà
Papà:anche tu piccola mia
Alzò lo sguardo da me per poi guardare Noah
Papà: vedo che lo hanno rimesso
Io:già...
Papà:quando andrà via?
Io:domani....
Papà:è tu?
Alzai lo sguardo verso di lui non riuscendo a capire cosa volesse intendere con quella domanda
Papà: rimani qui o torni a Miami?
Non sapevo cosa rispondere così rimasi zitta. Ero così indecisa sul da farsi.
Da una parte volevo andare via con lui ma dall'altra no. Cioè avevo bisogno di tempo per capire cosa io stessi inziando a provare nei suoi confronti
Papà:dai su andiamo dentro
Annui per poi a passo lento andare verso l'entrata. Io velocemente andai da Noah prendendo la sua mano intrecciando le nostre dita.
Lui sorrise a questo mio gesto. Io mi alzai sulle punta dei piedi per poi lasciargli un piccolo bacio sulla guancia
Naoh:ci sono rimasto male, pensavo fosse altrove il bacio
Fece una faccia buffa e io iniziai a ridere di gusto
Io:dai su entriamo che fa freddo
Una volta dentro casa tolsi il cappotto per poi andare davanti il camino.
Noah fece lo stesso per poi venire vicino a me. Mise le mani nelle tasche dei pantaloni per poi guardarmi in silenzio.
Sorrisi guardandolo per poi avvicinarmi a lui. Mi fermai a pochi passi dal suo corpo. Era molto più alto di me e dovevo guardarlo dal basso verso l'alto.
Lentamente si abbasso cercando di baciarmi ma si fermò sul posto quando senti una voce tossire per finta. Girai lo sguardo trovando papà
Papà:YA dolzhen pogovorit' s vami ob Izabelle
(ti devo parlare Isabella)
Io:si certo
Papà annui per poi andare verso il suo ufficio
Io:faccio subito
Noah annui per poi andare a sedersi tranquillamente sul divano.
Velocemente andai verso l'ufficio di papà. Bussai per poi entrare.
Papà si alzò dalla sua poltrona vendendo verso di me. Di scatto mi abbraccio e io subito ricambiai
Io:cosa mi devi dire?
Papà:ti ricordi quando ti dovevo parlare ma non ho avuto tempo?
Io:si
Papà:si tratta di tua mamma
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~UNA ROSA SENZA SPINE~
Literatura FemininaE successe tutto in una frazione di secondo,in quel lasso di tempo,i nostri occhi si scontrarono per la prima volta,mentre si esaminavano in modo famelici,cercando quasi di leggere nel profondo. In quel piccolo lasso di tempo la sua voce ecchegio so...