CAPITOLO 19

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Io:siamo arrivati

Fermai la macchina davanti il portone di casa mia

Noah:domani torno a Miami

Detto ciò il silenzio calo nella macchina fin quando la macchina di papà non si fermò dietro di noi

Io: è arrivato papà

Uscimmo entrambi dalla macchina. Noah rimase fermo vicino allo sportello mentre io andai verso papà abbracciandolo

Io:mi sei mancato papà

Papà:anche tu piccola mia

Alzò lo sguardo da me per poi guardare Noah

Papà: vedo che lo hanno rimesso

Io:già...

Papà:quando andrà via?

Io:domani....

Papà:è tu?

Alzai lo sguardo verso di lui non riuscendo a capire cosa volesse intendere con quella domanda

Papà: rimani qui o torni a Miami?

Non sapevo cosa rispondere così rimasi zitta. Ero così indecisa sul da farsi.

Da una parte volevo andare via con lui ma dall'altra no. Cioè avevo bisogno di tempo per capire cosa io stessi inziando a provare nei suoi confronti

Papà:dai su andiamo dentro

Annui per poi a passo lento andare verso l'entrata. Io velocemente andai da Noah prendendo la sua mano intrecciando le nostre dita.

Lui sorrise a questo mio gesto. Io mi alzai sulle punta dei piedi per poi lasciargli un piccolo bacio sulla guancia

Naoh:ci sono rimasto male, pensavo fosse altrove il bacio

Fece una faccia buffa e io iniziai a ridere di gusto

Io:dai su entriamo che fa freddo

Una volta dentro casa tolsi il cappotto per poi andare davanti il camino.

Noah fece lo stesso per poi venire vicino a me. Mise le mani nelle tasche dei pantaloni per poi guardarmi in silenzio.

Sorrisi guardandolo per poi avvicinarmi a lui. Mi fermai a pochi passi dal suo corpo. Era molto più alto di me e dovevo guardarlo dal basso verso l'alto.

Lentamente si abbasso cercando di baciarmi ma si fermò sul posto quando senti una voce tossire per finta. Girai lo sguardo trovando papà

Papà:YA dolzhen pogovorit' s vami ob Izabelle

(ti devo parlare Isabella)

Io:si certo

Papà annui per poi andare verso il suo ufficio

Io:faccio subito

Noah annui per poi andare a sedersi tranquillamente sul divano.

Velocemente andai verso l'ufficio di papà. Bussai per poi entrare.

Papà si alzò dalla sua poltrona vendendo verso di me. Di scatto mi abbraccio e io subito ricambiai

Io:cosa mi devi dire?

Papà:ti ricordi quando ti dovevo parlare ma non ho avuto tempo?

Io:si

Papà:si tratta di tua mamma

~UNA ROSA SENZA SPINE~ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora