CAPITOLO 14

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Mi fermai sui miei passi quando senti quella voce.

Mi girai guardando in faccia la persona che ci aveva farmata

Io: Adam giusto?

Chiesi guardandolo mentre lui mi osservo da testa a piedi

Adam: si sono Adam

Io: bene, sentiamo perché non posso andare via da qui

Adam: niente di personale,volevo solo offrirti qualcosa da bere e capire perché una bella ragazza come te si trova un in posto come questo

Io: non per essere scortese ma fatti i cazzo tuoi

Dissi con un sorriso finto sulle labbra. Adam mi guardò male e io girai i tacchi uscendo.

Ma chi cazzo si crede di essere questo.

Una volta vicino alla macchina mi girai verso Yuri che già era entrato. Mi fermai quando vidi Adam venire verso di me con passo deciso

Io: che c'è ancora

Adma: non ti permetto di parlarmi in quel modo tu vicino a me sei zero

Risi di gusto a ciò che disse e lui mi fulmino con lo sguardo

Adam: ragazzina stai parlando con il Boss della mafia Italiana

Smisi di ridere e lo guardai. Fu lui a ridere. Ma come si dice ride bene chi ride ultimo

Io: e tu hai davanti il futuro Boss della mafia Russa

Se solo sarebbe stato possibile ora il suo mento si sarebbe ritrovato per terra sorpreso dalla mie parole.

La mafia Russia e la più grande e potente, ha potere su molte piccole e gradi mafie. Insomma siamo il capo di tutti i capi

Adam: non ci credo

Io: piacere Isabella Ross

Ok ora mi sviene davanti

Adam:e un piacere conoscerla signorina Ross

Hai smesso di fare lo stronzo eh? Pezzo di merda

Io: bene ora devo andare

Entrai in macchina per poi andare dritto verso casa.

Arrivati a casa io sali in camera salutando Papà e la Zia. Velocemente mi spogliai lasciando i vestiti sparsi ovunque nella stanza. Arrivata ella doccia aprì il getto d'acqua.

Mi guardai allo specchio. Le bende erano ancora lì, non sentivo dolore ma comunque le ferite i lividi c'erano ancora.

Tolsi tutto è mi infilai sotto il getto d'acqua rilassando ogni mio muscolo.

POV NOAH

Io: cazzo!!

Uralvo ormai da parecchie ore distruggendo ogni angolo della mia stanza.

Era andata via senza dire nulla, era scappata lontana da me e io mi sentivo una merda perché sapevo di averla allontanata io più di quanto non lo fosse.

Caddi sul pavimento portando le mani nei capelli tirando lievemente.

Non potevo lasciarmela scappare così non potevo cazzo!

Velocemente mi alzai andando nel mio ufficio mettendomi davanti al mio computer. Subito dopo bussarono alla porta

Io: avanti

Ryan entrò nella stanza per poi fermarsi davanti alla scrivania

Io: che c'è Ryan

Ryan: ecco... Io sono dove si trova Isabella

~UNA ROSA SENZA SPINE~ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora