Un dolore allucinante mi fece svegliare di scatto con un urlo disumano
Tayla: oh santo cielo Isabella!
Le braccia di Tayla furono subito intorno a me che mi tenevano strette mentre io mi dimenavo dal dolore.
La sua mano si posò sulla mia forte e poi mi fece stendere sul letto con la coperta su di me
Tayla: Noah!!
Di scatto la porta si apri per poi sbattere rumorosamente
Tayla: ha bisogno di un medico, ha la febbre troppo alta
Noah: vai a chiamare il Dottor Smith
Detto ciò senti dei passi andare verso la porta.
Il letto vicino a me si abbassò lievemente e una mano si posò sulla mia guancia
Naoh: mi dispiace piccola e tutta colpa mia se ora stai così non dovevo lasciarti sola
Furono le ultime parole che senti prima che il buio ed il silenzio mi avvolsero nuovamente.
POV NOAH
Era svenuta nuovamente, mi sentivo tremendamente in colpa per quello che le era successo.
Non avrei mai dovuto lasciarla sola.
Bussarono alla porta e io mi alzai mettendomi in piedi vicino al letto
Io: avanti
Nella stanza entrarono Tayla e il Dottor Smith
Dott: fatemi vedere la ragazza
Si avvicinò al letto per poi farci uscire.
Venti minuti dopo la porta della camera si aprì
Io: come sta Dottore?
Dott: ora sta bene ma deve riposare, quando si sveglierà molto probabilmente sarà sconvolta, infondo come biasimarla
Io: grazie dottore
Dott: le ho prescritto dei anti dolorifici che l'aiuteranno con i dolori, ora vado arrivederci
Io: arrivederci
Tayla accompagno il dottore fuori mentre io entrai nella stanza sedendomi sul letto vicino a Isabella.
Presi dolcemente la sua mano tra le mie portandola alle labbra
Io: mi dispiace così tanto piccola, mi sento così in colpa
Le lasciai un piccolo bacio sulla forte
Tayla: Noah il tuo appuntamento è qui
Io: arrivo subito
Dolcemente le accarezzai la guancia per poi uscire fuori.
POV ISABELLA
Lentamente apri gli occhi notando che non ero a casa mia ma nella stanza di Noah.
Lentamente mi alzai poggiando il mio peso sui gomiti o almeno quello fu l'intento visto che le braccia erano così deboli da non reggere il peso.
Rimasi qualche secondo così ferma sul letto mentre guardavo il soffitto.
Al pensiero di aver perso la verginità in quel modo il nervoso prese possesso di me.
Avrei dovuto combattere di più ma non avevo le forze e loro erano molti più di me.
A questo punto l'avrei persa volentieri con quella testa vuota di Noah.
Delle calde lacrime iniziarono a scendere sulle mie guance, mentre portai le ginocchia al petto.
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~UNA ROSA SENZA SPINE~
ChickLitE successe tutto in una frazione di secondo,in quel lasso di tempo,i nostri occhi si scontrarono per la prima volta,mentre si esaminavano in modo famelici,cercando quasi di leggere nel profondo. In quel piccolo lasso di tempo la sua voce ecchegio so...