CAPITOLO 27

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UN ANNO DOPO

Indossai la mia "divisa",che consisteva in dei pantaloni stretti e una maglia a manche lunghe anch'essa stretta sul blu scuro che sembrava nero,velocemente dopo aver fatto una doccia lunga togliendo il sangue che avevo addosso.

Presi la mia pistola inflandola nella fondina che avevo vicino al fianco destro,successivamente presi due coltelli e ne misi uno nella piccola cinta che avevo intorno alla coscia e l'altro nel stivale.

Andai davanti lo specchio,e con un codino legai i miei lunghi capelli,ormai di un nero pece,in una coda di cavallo perfetta.

Misi un filo di rossetto rosso che andava sul bordeaux,un po' di mascara,e fui pronta.

Da quel giorno non avevo più visto Noah,ne avevo più avuto due notizie,e da quel che avevo visto nemmeno i miei genitori si fecero problemi a cercarmi, così decisi di assecondare Adam,infondo non avevo altra scelta.

Ero diventata la sicaria più brava dell'intero mondo,ero cambiata molto in questo anno,i miei modi di fare erano diventati più freddi e meccanici,la timidezza non sapevo più cosa fosse,sorridere ormai mi era diventato sconosciuto,mentre il mio carattere ora era determinato,cinico,quasi fossi senza cuore.

Non mi facevo problemi ad uccidere,non ci pensavo due volte,guardavo la mia preda dritta nei occhi e sparavo senza troppi giri di parole.

Insomma la vecchia Isabella Ross non esisteva più.

Percorsi il lungo corridoio fino ad arrivare davanti lo studio di Adam,che poco prima aveva chiesto di vedermi,così entrai senza bussare,e quel che vidi mi fece storcere il naso.

Lui seduto sulla sua poltrona con una rossa tra le sue gambe che li provocava piacere.

Rimasi indifferente alla scena mentre lui mi guardò con sfida spingendo il suo membro sempre più in profondità.

Credeva che così facendo mi avrebbe fatto ingelosire e che finalmente mi sarei decisa ad essere sua,ma lui,povero deficiente,non aveva capito proprio un cazzo.

La ragazza gemete forte quando lui scoppio nella sua bocca e lei mandò giù il suo piacere leccandosi le labbra

Adam:fuori

La ragazza fece come disse mentre io lentamente mi andai a sedere sulla poltrona davanti la scrivania,accavallano le gambe,mentre lui si rialzò i pantaloni

Io:perché mi hai chiamata?

Adam:ho bisogno che tu svolga un lavoretto per me

Io:mh

Mi alzai andando verso il ripiano con sopra gli alcolici,presi un bicchiere,per poi versarvi dentro della Vodka

Adma:sai che non mi piace quando bevi

Io:sai quanto non me ne freghi un cazzo?

Sbuffai poggiandomi con la schiena contro l'armadio.

Facevo come mi pareva e piaceva,lavoravo per lui si,ma lui era "innamorato" di me,così diceva,perciò mi permetteva di fare quello che volevo,ma io ero sicura fosse più per la paura di essere ucciso da me

Adma:beh ecco vedi si tratta di cose vecchie

Io:sai che odio quando fai così palra è basta

Adam:si tratta di Noah

Strinsi il bicchiere tra le mani chiudendo gli occhi mentre stringevo i denti

Io:e cosa dovrei fare io?

Adam:tu tesoro mi dovrai aiutare a far mia tutta l'America

Lo guardai senza dire niente mentre sorseggiavo il mio drink

~UNA ROSA SENZA SPINE~ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora