CAPITOLO 32

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Il nostro momento fu interrotto dal squillo del mio telefono

Noah: non rispondere...hai di meglio da fare

Risi leggermente sulle sue labbra prendendo il telefono dalla tasca

Io:devo rispondere mi dispiace

Sbuffando mi lasciò andare e io guardai il nome sullo schermo,Vincent Garcia aveva interrotto il nostro momento,mi allontanai e risposi al telefono

AL TELEFONO

Io:si mi dica signor Garcia

Vincent:Signorina Ross io sono arrivato,dieci minuti un mio uomo sarà davanti il mio locale,l'aspetta li

Io:certamente

FINE CHIAMATA

Mi chiuse il telefono in faccia senza aggiungere altro,lo posai nella tasca dei pantaloni,e tornai verso Noah

Io:ora devo andare ho del lavoro da svolgere

Noah: cosa? No no no tu rimani con me non vai da nessuna parte

Disse mentre con quattro falcate lunghe fu davanti a me,prese il mio polso e mi tirò verso lui,inondando le mie narici del suo buon profumo

Noah: non ti lascerò più andare via piccola Isabella...

Sussurrò tra i miei capelli per poi lasciarvi sopra un piccolo bacio.

Per qualche secondo chiusi gli occhi stringendo la sua camici,bisognosa di sentirlo vicino,di sapere che è veramente mio.

Mi ripresi dal mio momento di trans tornando in me,allontanandomi di poco dal suo petto,incastrando i miei occhi nei suoi

Noah: non lo dire...

Io:devo andare Noah...ci vediamo dopo

Si morse un labbro portando la testa verso l'alto,per poi di scatto poggiare nuovamente le sue labbra sulle mie,divorandole come se fosse l'ultimo bacio.

Si staccò leggermente dalle mie labbra,mentre il suo alito sbatteva dolcemente su esse,lasciando una brivido lungo la mia spina dorsale.

Chiusi gli occhi cercando di trattenere la mia voglia,il bisogno,di fare l'amore con lui proprio qui sul prato

Io: Noah...

Noah: si ok va bene ti lascio andare,ma poi ti prendo tutta mia

Sorrisi annuendo leggermente,lasciando un ultimo bacio sulle sue labbra,per poi dirigermi verso la mia macchina.

Pochi minuti dopo mi ritrovai davanti il locale di Garcia.

Davanti esso vi era una macchina nera,e fuori un uomo vestito tutto di nero,poggiato alla macchina che fumava.

Scesi avvicinandomi a lui,che quando mi vide abbassò i suoi occhiali,guardandomi con sguardo malizioso,e io a ciò alzai gli occhi al cielo

?:Isabella Ross?

Chiese con un accento parecchio straniero

Io:si sono io

Lui sorrise per poi aprire lo sportello della macchina,facendomi segno di entrare,con un gesto teatrale.

Sbuffando sali in macchina,dove non ero solo io,ma vi erano altre due persone,o meglio due uomini,che mi guardavano con sguardo malizioso.

Venti minuti dopo,passati nel completo silenzio e lo sguardo di quei tre e guardarmi,arrivammo davanti il locale del signor Garcia  

~UNA ROSA SENZA SPINE~ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora