cap. 3

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Mia madre ancora non demordeva col fatto di me e Peter, stessa cosa valeva per Clary ma cercavo in ogni modo di ignorarli a differenza della sensazione di agitazione allo stomaco che avevo quando ero con lui
"non riuscirò mai a liberarmi di questa sensazione".
Ero a scuola ed era appena finita l'ora di educazio e fisica ovvero la mia materia preferita e ad un tratto il prof. mi chiamò in disparte
-Allison che ne diresti di entrare a far parte della squadra di atletica? Saresti perfetta-
-ehm daccordo. Chi c'è nella squadra oltre a me?-
-vediamo...tu, Nelly, Adam, Jordan, Maya e il ragazzo nuovo: Peter-
-ok... aspetti Peter?-
-si. Lo hai mai visto correre? È un fulmine!-
dopo l'affermazione del prof. mi girai a guardare Peter che stava facendo dello stretching e degli esercizi vari insieme ad altri ragazzi sotto il controllo del professore e non potevo credere a quello che stavo vedendo: era da un bel po che stavano facendo quegli esercizi e tutti erano stremati, tutti tranne Peter che
sembrava non essere per niente stanco anche se era abbastanza sudato
"wow ne ha di resistenza"
ad un tratto sentì la mano di Clary darmi una pacca sulla spalla
-che fai spii il ragazzo nuovo?-
-non lo stò spiando!-
tornai a gurdarlo e dopo un po andai negli spogliatoi con Clary
-lo stavo guardando perchè il professore mi ha appena detto che io e Peter saremo nella stessa squadra di atletica-
-ma è fantastico!-
-no non lo è!-
-e perchè?-
-perchè... perchè no, punto e basta!-
-ok ok non arrabbiarti però-
-non sono arrabbiata è che...-
-che?-
"posso dieglielo alla fine è la mia migliore amica"
presi un bel respiro e mi girai verso di lei
-ecco io credo di provare qualcosa per Peter-
-ma davvero?-
-non è il momento di scherzare Clary-
-scusa. E come pensi di fare?-
-beh io non voglio rinunciare all'atletica e magari ci avviciniamo di più-
-puoi farcela Allison-
-lo spero...-
e uscimmo dallo spogliatoio per recarci in aula poi però fui rsggiunta da Peter
-Hey Allison-
-oh ciao Peter-
Clary subito ci lasciò soli e senza farsi notare da Peter mi faceva gli auguri
-ho saputo che saremo nella stessa squadra di atletica-
-si lo saputo anche io dal professore-
-ehm è imbarazzante ma io non ho la minima idea di dove si trovi il campo. Non è che mi ci potresti accompagnare oggi? Dopo diventerò autonomo vedrai-
in fondo non ci vedevo niente di male e poteva essere un occasione per stare soli
-ehm daccordo dopo scuola ti accompagno fino al campo-
-ok grazie-
-di niente-
e tornammo in classe ma non insieme.
La mattina finì ed era il momento per me e Peter di  andare ad atletica
-andiamo?-
-si...-
per arrivare al campo dovemmo attraversare praticamente tutta la città e un pezzo del sentiero nel bosco ma il tutto fu divertente: Peter era un bravo ragazzo e anche simpatico e sapevo che saremmo diventati buoni amici
-siamo arrivati-
-bene!-
ci avviammo verso gli spogliatoi dove il coach e gli altri ragazzi della squadra erano già arrivati, ci cambiammo e andammo nel campo
-bene iniziamo con qualche giro di campo forza!-
la corsa era faticosa ma faceva bene e sapevo che se non mollavo sarei stata ripagata dagli sforzi ma la cosa che mi sembrava sempre più strana era propro Peter, non sembrava mai stanco come se si stesse trattenendo da dare il massimo
"è strano... nah magari è solo più resistente di noi"
pensai tornando a concentrarmi sulla mia corsa e non su quella di Peter.
Dopo un po il coach ci richiamò e iniziammo lo stretching: qualche piegamento, flessioni, addominali, skip e degli esercizi di estensione dei muscoli
-bene ora che siamo carichi iniziamo con qualche scatto di velocità-
ad uno ad uno ci posizionammo sui posti di blocco e aspettammo che il coach ci desse il via e appena sentivamo il fischio del suo fischietto partivamo correndo alla nostra massima velocità fino al traguardo; lo facemmo anche singolarmente dove il coach prese il tempo a tutti e poi iniziammo a fare qualche partenza a coppie e ci mise assieme a seconda della velocità e io scoprì di essere seconda a Peter
-bene posizionatevi ragazzi. Vediamo chi tra voi due saette vincerà-
io e Peter ci preparammo e appena il coach diede il segnale partimmo: all'inizo ero in testa ma poco a poco Peter mi raggiunse tagliando il traguardo per primo
-ottimo tempo Peter: 6:21. Brava anche tu Allison: 6:39, due ottimi tempi... sarete i nostri assi nella manica ragazzi miei-
quella faticosissima giornata finalmente finì e io e Peter tornammo a casa insieme
-sei veloce complimenti-
-anche tu. È la prima volta che qualcuno mi batte-
-beh c'è sempre una prima volta per tutto no?-
-già!-
anche il ritorno fu divertente, con Peter perdevo la cognizione del tempo e tutti i problemi scomparivano con lui
"vorrei che questa passeggiata non finisse mai"
pensavo anche se però non credevo che avrei sopportato un altro passo
-hey posso farti una domanda?-
-si certo quale?-
-sembra quasi che tu non abbia faticato minimamente oggi. Come diavolo fai?-
all'inizo sembrava sorpreso dalla mia domanda e si grattò la testa per cercare forse una risposta ma alla fine mi sorrise e iniziò a parlare
-beh non so cosa rispondere... si tratta solo e unicamente di allenamento-
-beh allora dimmi che allenameto hai fatto così posso iniziarlo-
-allora che ne dici di provare a starmi dietro?-
non volevo correre una seconda volta, il mio cuore ne avrebbe risentito però lui mi instigò a correre con lui anche perchè mi aveva rubato lo zaino e lo rivolevo indietro così iniziai a rincorrerlo.
Corremmo finchè non tornammo dentro la città e a quel punto dovetti pregare per avere una pausa
-basta ti prego, non mi sento più le gambe-
ansimavo ma allo stesso tempo stavo ridendo e così lui mi ridiede lo zaino che subito mi misi in spalla per poi rincominciare a camminare dopo due minuti di sosta arrivando a casa mia
-credo che appena entrerò in casa mi stenderò sul letto e non mi alzerò da lì fino a domani-
a lui scappò una risata e anche a me, così lo salutai definitivamente ed entrai in casa, rubai un po di cibo e una bottiglia d'acqua dalla cucina, mi chiusi in camera e mi sdraiai sul letto
"finalmente a casa, anche se avrei preferito stare con Peter ancora un po. Comunque la cosa della sua resistenza non mi quadra ancora: come fa ad essere così resistente e veloce? Ma si dai, sarà davvero allenamento..."
pensai prima di abbandonare le forse per essere raggiunta dal sonno.

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