Ululati e ringhi riempivano il silenzio, vedevo delle figure volocissime correre e canini affondare nella carne.
La foresta, il libro, un lupo dagli occhi rosso iniettati di sangue guardarmi, una persona che mi porgeva un arco, altre scene con me e Peter e poi tante persone morte compreso quest'ultimo.
Mi svegliai abbastanza sconcertata da quello che avevo appena visto e la prima cosa a cui pensai fu Peter, mi voltai e lo vidi dormire di fianco a me come sempre
"oh dio che spavento..."
mi girai completamente verso di lui e mi avvicinai il più possibile stringendogli la maglia per evitare che se ne andasse
"perchè faccio questi sogni?"
era ormai da un po che sognavo cose simili ma non riuscivo a spiegare niente di quello che vedevo, quelle cose non erano mai successe. Ma se fossero state visioni del futuro?
A quel punto cercai di scacciare subito quei pensieri, il solo perdere Peter mi avrebbe fatto cadere in un oceano di disperazione da cui forse non sarei mai uscita, figuriamoci se fossero morte anche altre persone a cui tenevo
"perchè penso solo al peggio?"
smisi di stringere la maglia di Peter circondandolo con le braccia cercando di riaddormentarmi anche se vevo paura di rifare lo stesso incubo
"sono solo le due di notte... che palle"
iniziai a ripensare a rutte le immagini che avevo visto in quel sogno e in quelli precedenti e, con l'eccezzione di qualcuna, erano tutte orribili e macabre e mi facevano i brividi
"basta pensare ai miei incubi!"
scossi la testa cercando di scacciare ogni singolo pensiero ma era inutile, erano come un'ombra che mi seguiva ovunque e non ci si può liberare di un ombra.
Ad un tratto sentì la mano di Peter che mi accarezzò il fianco su cui era poggiata, segno che era sveglio
-hai sentito di nuovo il mio cuore vero?-
-si-
-scusa...-
mi sentì un po in colpa, in fondo sarà stata la millionesima volta che lo avevo svegliato nel pieno della notte, e così cercai di voltarmi dall'altra parte ma Peter me lo impedì
-è un altro incubo vero?-
io annuì leggermente
-che hai sognato stavolta?-
-ehmm... non credo di riuscire a raccontarlo-
-era così brutto?-
annuì di nuovo distogliendo la sguardo da Peter mentre quelle orribili immagini mi tornarono in mente per la terza volta
-hey era solo un sogno... niente è reale-
-e se non fosse così?-
restò un po sorpreso dalla mia domanda ma poi ritornò calmo
-se sono cose vere allora cercheremo un modo per cambiarle. Ok?-
feci un sorriso un po forzato e poi lui mi baciò la fronte rimettendosi comodo
"a volte vorrei che capisse quello che sto passando..."
mi voltai dall'altra parte ed eravamo schiena contro schiena, non eravamo mai stati così e sentivo una sensazione come di vuoto e freddo e non mi piaceva affatto, ma per qualche motivo non volevo girarmi, forse per paura di tornare a pensare al sogno vedendo Peter
"se potesse sentire i miei pensieri oltre che il mio cuore, sarebbe tutto più semplice. Soprattutto spiegargli i miei sogni"
diventai un po triste pensando a quello che avevo formulato nela mente
"ma che penso... lui ha già fatto abbastanza per me, pure prendersi una pallottola. L'ultima cosa che devo fare è essere egoista"
provai ad addromentarmi ma senza sentirmi Peter vicino era impossibile
-Peter?-
-hmm... si che c'è?-
esitai un attimo nel chiedergli di abbracciarmi, era un po imbarazzante
-puoi...-
no finì in tempo la frase che lui mi aveva già circondato con le braccia
-ve bene così?-
-si... grazie-
mi diede un bacio sulla guancia e io instintivamente sorrisi per poi riaddormentarmi.
La mattina seguente sentì una sensazione che non mi piaceva affatto: sentivo freddo e non sentivo niente attorno a me, come la notte stessa, quando Peter non mi stava abbracciando;
mi svegliai ed effettivamente Peter non era nel letto
"sarà giù di sotto"
dopo un paio di minuti mi alzai da letto, mi vestì e scesi al piano inferiore
-Peter?-
lui non rispondeva
-Peter dove sei?-
girai tutta la casa ma lui non c'era
"ma dove si è cacciato?"
tornai in camera a prendere il telefono per mandargli un messaggio
《Dove sei?》
aspettai un po ma lui non rispondeva, non aveva nemmeno ancora visto il messaggio
"proverò a vedere se è a casa"
mi infilai le scarpe e una giacca e uscì di casa diretta verso l'abitazione di Peter e quando arrivai bussai alla porta ma nessuno rispondeva, mi affacciai alle finestre sperando di vederlo lì ma lui non c'era
"inizio a preoccuparmi adesso"
ritornai a casa mia e cercai di chiamarlo
《Risponde la segreteria telefonica di Peter, lasciate un messaggio dopo il segnale acustico... *Bip*》
《Peter sono Allison. Dove sei? Stamattina non eri nel letto... chiamami perfavore》
misi giù delusa dal risultato e così decisi di uscire di casa per cercarlo in paese
"spero di trovarlo... altrimenti l'unica alternativa che mi è rimasta è la foresta e lì dentro non ci entro neamche morta"
uscì di casa e iniziai a cercare per tutta la città: a scuola, in centro, dai muretti e altrove ma lui non si trovava da nessuna parte
"vorrà dire che è nella foresta. Spero solo che non gli accada nulla"
decisi di tornare a casa ad aspettare che ritornasse per tirare un sospiro d sollievo e fargli la ramanzina perchè non mi aveva avvertito ma, mentre pensavo a cosa dirgli una volta ritornato, andai a sbattere contro qualcosa o meglio, qualcuno cadendo entrambi
-Ahia! Accidenti...-
-oh cavolo scusa non ti avevo visto-
-no sto bene non preoccuparti-
ero andata a sbattere contro un ragazzo che stranamente non conoscevo: piuttosto alto, capelli neri e occhi azzurri, occhiali, carino, pelle chiara e uno strano zaino in spalla
-tu stai bene?-
-si, ho fatto cadute peggiori e più imbarazzanti-
gli scappò una risata e anche a me
-ehmm credo di non averti mai visto da queste parti. Sei nuovo di qui?-
-si! Mi sono trasferito qui l'altro giorno-
-ah mi sembrava di aver visto un camion di traslochi-
-comunaue mi chiamo Alec Withingale-
-piacere Allison Roberst-
ci stringemmo la mano e poi notai che aveva una mappa in mano
-hai bisogno di un indicazione?-
-eh? Ah la mappa... si. Sai per caso dove si trova la biblioteca?-
-si certo. Ti faccio vedere la strada-
-ehmm ok... grazie-
-di nulla-
iniziammo a camminare per la città e gli mostrai i posti più importanti
-ok siamo arrivati-
-grazie ancora-
-di niente davvero-
-ehmm posso chiederti un ultima cosa?-
-che cosa?-
-puoi parlarmi della foresta?-
-la f-foresta?-
-si...-
-oh beh... è una foresta normale, c'è un po di selvaggina e li dentro la caccia è vietata. La notte è un po inquietante ma niente di più. Perchè questa domanda?-
-avevo sentito delle voci in merito a questa foresta ma forse non erano vere-
-già... qui non succede mai nulla. Allora io vado, ci vediamo in giro-
-ok a presto!-
e lo salutai riavviandomi verso casa
"evitiamo di dirgli che diavolo sta succedendo qui per il momento".

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Blood Love
WerewolfUna notte, di luna piena, Allison scappa di casa e si ritrova in una foresta dove si perde, finchè il suo sguardo non incrocia due splendidi occhi gialli che la fulminano. Il giorno dopo conoscerà un ragazzo al quanto strano che però riuscirà farl...