cap. 32

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Ero seduta sul divano a guardare la TV quando misi il canale del telegiornale e guardando quello che era successo rabbrividì
《edizione straordinaria! Gli omici di Crystal Springs sono rincominciati. Stamattina una coppia sposata è stata ritrovata morta in un vicolo in centro; il modo in cui sono morte è identico a quello delle altre vittime. Ora più che mai si consiglia di restare chiusi in casa e di prendere più precauzioni possibili》
spensi subito la televisione spaventata da quella notizia
"stava andando tutto così bene... ma quegli stupidi hanno rincominciato ad uccidere"
mi accorsi solo dopo che Peter era di fianco a me e quando lo guardai lo vidi arrabbiato, aveva i pugni stretti e lo sguardo fisso sullo schermo della televisione,
appoggiai la mia mano sulla sua e lui mi guardò negli occhi
-stai bene?-
-si tutto a posto-
si allontanò dal divano ancora arrabbiato e avevo capito che niente era a posto.
Mi alzai e lo seguì fermandolo
-che succede Peter?-
-niente di cui tu ti debba preoccupare-
-invece c'è qualcosa sotto-
-...-
-ti prego dimmi che non sei nei guai-
-no nessuno dei due è nei guai-
-e allora che c'è?-
-c'è che il branco mi aveva promesso che avrebbe smesso di uccidere la gente-
-quindi l'altro giorno eri nella foresta per quello?-
-si. Mi avevano detto che avrebbero smesso ma a quanto pare sono stato troppo ingenuo-
tornò a sedersi sul divano con una gran preoccupazione in volto; mi sentivo male per lui e cercai di consolarlo
-non è colpa tua Peter. Certe persone non cambiano ed è impossibile farle cambiare-
-lo so...-
-alcuni di loro sanno che Ares è matto ma hanno paura di fare qualunque cosa. Ma almeno stanno dalla nostra-
-motivo in più per allontanarli da lui e mettere fine a tutte queste morti-
-ogni cosa a suo tempo ok?-
annuì sorridendomi e gli lasciai un bacio sulla guancia e poi lo guardai bene un attimo
-hai dormito stanotte?-
lui scosse la testa e si grattò gli occhi assonnati e con delle occhiaie abbastanza evidenti sotto
-va a riposare-
-no sto... *sbadiglio* sto bene-
-si certo, raccontala a qualcunaltro-
alla fine riuscì a convincerlo portandolo in camera a dormire un po, stavo per uscire quando mi fermò tenendomi per un polso
-senti... puoi restare?-
-certo-
mi infilai sotto le coperte e mi accoccolai a Peter che piano piano iniziò ad addormentarsi
"grazie al cielo dorme. Forse dovrei lasciarlo solo... ma è troppo bello stare qui"
non volevo staccarmi e così restai lì anche se non stavo dormendo.
Iniziai a pensare ad un mucchio di cose: i morti, il motivo di tutto questo, i miei sogni e tutto quello che in queste ultime settimane era successo
"sto diventando paranoica. Ma come faccio a non pensare a certe cose?"
ogni pensiero che mi veniva in mente occupava spazio nella mia testa e ormai lo spazio stava finendo facendomi venire quasi sempre l'emicrania e mi dava molto fastidio
"ok ora basta! Basta pensieri di qualunque tipo!"
mi picchiettai la fronte e dopo un po mi concentrai per non pensare e ci riuscì
"finalmente un po di pace...".
Restai nel letto per molto tempo ascoltando il respiro di Peter e captando ogni suo movimeto, ma ormai ero stanca di starmene immobile ad aspettare che Peter si alzasse e così decisi di alzarmi
"andrò a fare un giro"
presi dei vestiti e il telefono e uscì di casa cercando di fare meno rumore possibile per non svegliare Peter;
fuori era tutto stranamente silenzioso, probabilmente dopo la notizia al telegiornale tutti si erano spaventati e praoccupati
"meglio così. Almeno potrò restare un po da sola"
c'erano sempre quei mometi in cui adori stare da solo e quello era uno di quei momenti
"qui è una noia mortale... credo che andrò alla ferrovia"
e così mi avviai all'interno della foresta cercando di fare il più infretta possibile per evitare che succedesse qualcosa di brutto
"eccoci qua!"
iniziai a camminare sulle rotaie e poi andai a sedermi sul tetto della stazione guardando tutto dall'alto
"come può, una città così piccola e tranquilla, essersi trasformata nella location di un film dell'orrore?"
mi sdraiai e guardai il cielo che era grigio e pieno di nuvole
"credo che verrà a piovere..."
decisi di scendere e di ritornare a casa per evitare di far preoccupare Peter che, forse, era già sveglio.
Ero quasi uscita dalla foresta riuscendo ad intravedere casa mia ma prima che potessi uscire da lì, una mano mi prese il braccio tirandomi indietro, mi voltai e vidi un ragazzo che non avevo mai visto ma riconoscevo i suoi occhi verdi smeraldo
-ma guarda chi c'è qui. So che qualcuno sarà molto contento di conoscerti-
ero spaventata e cercavo di liberarmi ma non ci riuscivo
"non posso farcela da sola..."
mi stava riportando dentro la foresta con la forza e io dovevo scappare
-PETER AIUTO!!!-
sapevo che se urlavo lui mi avrebbe sentito e poi ero ancora vicina a casa. Il mio rapitore
però, mi bloccò la bocca con una mano e io ormai ero impotente
"ti prego Peter... salvami"
non avevo idea di dove mi stesse portando ma stavamo entrando sempre più nel centro della foresta e non era una cosa buona
"dove mi sta portando?"
ad un tratto mi mollò e io caddi a terra e subito tentai di scappare ma lui me lo impedì: si trasformò in lupo e con i denti mi afferrò un braccio e iniziò a trascinarmi, i suoi canini erano leggermente affondati nella mia pelle e mi faceva male
-LASCIAMI!-
lui insisteva e più cercavo di liberarmi più lui stringeva i denti.
Arrivammo in un punto della foresta piuttosto buio e li mi lascì restandomi dietro, ad
un tratto comparvero altri lupi e uno lo riconobbi dagli occhi azzurri
"Shawn..."
anche lui sembrò riconoscermi ma non poteva fare molto;
poi, sulla punta di una altura, comparve un lupo che speravo di non vedere mai: Ares
-bene bene... a quanto pare abbiamo ospiti oggi-
si era ritrasformato e anche da umano incuteva timore: aveva i capelli neri e un molto corti, sembrava un po più vecchio di Peter e i suoi occhi erano rosso sangue e guardavano fissi i miei occhi marroni
-così sei tu la famosa Allison. Quella che sa della nostra esistenza e che ha fatto ribellare uno dei nostri. Quindi una vera e propria minaccia-
tutti sembravano dalla parte di Ares tranne due o tre lupi che mi guardavano preoccupati e io col mio sguardo cercavo di convincerli nell'aiutarmi
-grazie di avermela portata Zac-
-di nulla capo-
Ares iniziò a girarmi intorno osservandomi attentamente e io lo guardavo con la coda dell'occhio
-vuoi uccidermi?-
-può darsi...-
ero spaventata ma cercavo di non darlo a vedere anche se dentro ero tutta un tremare
-non fingere di non avere paura. Sarà più divertente-.
Tutti avevano lo sguardo fisso su di me e io cercavo in tutti i modi di non alzare lo sguardo
-perchè mi volete uccidere?-
-non è ovvio? Il nostro segreto con te non è al sicuro e non posso rischiare di mettere a rischio la mia razza-
-ma io perchè dovrei dirlo a qualcuno?-
-perchè voi umani non conoscete la compassione verso quelli diversi da voi!-
si avvicinò a me e mi afferrò il collo con le mani iniziando a strozzarmi e intanto io cercavo di fargli allentare la presa ma non ci riuscivo
-A-aiut-tatemi...-
ad un tratto le mie preghiere furono ascoltate e Ares mollò improvvisamente la presa dal mio collo e quando alzai lo sguardo vidi Shawn davanti a me che ringhiava ad Ares
-la stai veramente salvando?-
lui ringhiò e sembrava veramente arrabbiato, a lui poi si unirono altri tre lupi, Shawn si girò verso di me e dal suo sguardo capì ch mi stava dicendo di scappare
"è la mia occasione"
mi alzai e iniziai a correre il più lontano possibile facendomi strada tra gli alberi, incianpai un paio di volte su delle radici ma mi mi rialzai subito rincominciando a correre.
Ad un certo punto mi sentì una presenza alle spalle, mi voltai e vidi che c'era Zac che mi inseguiva e stava per raggiungermi
"non posso fermarmi!"
ma poi lui mi raggiunse graffiandomi con i suoi artigli ferendomi gravemente e facendomi cadere
-CAZZO!-
faceva un male cane e perdevo sangue, non riuscivo a rialzarmi e mi sentivo debole; vedevo che Zac si stava avvicinando a me ma io non riuscivo più ad allontanarmi e ad un certo punto mi accasciai a terra tenendo la mano sul mio fianco dolorante
"è finita..."
ma prima che potesse raggiungermi si fermò di colpo, davanti a me vidi una zampa rossa e sentì un ringhio rivolto a
Zac, alzai lo sguardo e vidi che si trattava di Peter, mi stava proteggendo e salvando ancora una volta.
Partì all'attacco e si scagliò su Zac iniziando a combattere in modo molto acceso; vidi alla fine Zac ritirarsi con la coda tra le gambe e pieno di graffi, Peter si ritrasformò e corse da me tutto preoccupato
-Allison stai bene?-
-aiutami...-
non riuscivo a dire altro, ero troppo debole per fare qualunque cosa
-sta tranquilla andrà tutto bene-
si chinò e mi prese in braccio e quando mi sollevò sentì una grande fitta al fianco che mi fece urlare dal dolore, lui iniziò a correre molto velocemente e dopo poco uscimmo dalla foresta ed eravamo diretti all'ospedale, iniziavo a sentire le palpebre pesanti e non riuscivo più a muovere un muscolo
-ho freddo Peter...-
-ci siamo quasi, resisti!-
entrammo di soprassalto in ospedale e subito dei dttori accorsero, non riuscivo a sentire granchè, mi fecero sdraiare su un lettino d'ospedale e un'uomo mi puntò una luce negli occhi e io riuscì a seguirla, in tutto quel trambusto sentì solo una cosa prima di svenire completamente
-dobbiamo operarla, subito!-.

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