cap. 29

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Era tutto buio e ad un tratto iniziarono a comparire diverse scene che raffiguravano momenti con me e Peter: il nostro primo incontro, la passeggiata in ferrovia, il ballo, il primo bacio e tutto il resto ma poi all'improvviso, tutte le scene furono scuarciate da delle specie di graffi e tutto ritornò buio come prima. Due enormi occhi rossi si fecero strada nell'oscurità e poi vidi dei canini bianchi unisrsi in un sorriso agghiacciante, vidi un sacco di Licantropi morti e questo lupo nero continuava ad avvicinarsi a me e quando alzai lo sguardo notai che tra i dento aveva il corpo inanime di Peter, lo mollò a terra sorpassandolo per poi mettersi davanti a me e attaccarmi...
Mi svegliai di soprassalto e subito mi tastai il corpo per capire se era un sogno oppure no e per essere sicura di avere tutte le parti del corpo
"grazie al cielo era un sogno..."
mi alzai dal letto ancora un po assonnata e mi diressi al mio armadio prendendo dei vestiti decenti da mettermi, poi andai in bagno e mi lavai decidendo di farmi una doccoa per cacciare tutti i pensieri o per "lavarmi" dalle cose negative e cose del genere e sembrò funzionare, stavo molto meglio.
Scesi dalle scale e appena, la coda dell'occhio si posò sul salotto, vidi Peter ancora sdraiato sul divano e con un bendaggio che gli ricopriva quasi tutto il petto e subito scesi per capire se era sveglio oppure no ma così non era
"dorme ancora..."
mi avvicinai sedendomi sul divano di fianco a lui, gli spostai qualche ciocca dagli occhi accarezzandogli anche il viso per poi passare la mano anche sul suo petto sfiorando la ferita e  subito un senso di negatività e tristezza mi pervase
"se fossi stata più attenta questo non sarebbe successo"
tornai ad accarezzargli il dorso della mano e a guardarlo dormire beatamente e sembrava stare meglio
"Shawn ha fatto un ottimo lavoro"
piano piano mi avvicinai a Peter e gli lasciai un bacio sulla fronte
sperando che si svegliasse presto.
Ritornai in camera per aprire le finestre e rifare il letto quando il telefono sauillò
"è Clary! Cavolo in questi giorni l'ho ignorata parecchio"
schiacciai il tasto per accettare la chiamata e iniziai a parlare
《pronto?》
《ciao Allison sono Clary》
《hey come va tutto bene?》
《si e tu?》
《anche io... perchè mi hai chiamata?》
《ti volevo chiedere se potevamo uscire insieme?》
《mi piacerebbe ma non posso》
《e perchè?》
non sapevo cosa rispondere e non pensavo che dirle la verità sarebbe stato d'aiuto
《non vuoi più stare con me per caso?》
《COSA!? Certo che no tu sei la mia migliore amica e ti voglio bene come se fossi una sorella》
《allora almeno spiegami perchè non puoi venire》
《ufff ok... una certa persona si è fatta male e io devo restare a casa per occparmi di lui》
《e chi si è fatto male?》
《ecco... P-Peter》
《.....》
《Clary?》
《e perchè sei da Peter?》
《p-perchè io e-e lui... io e lui stiamo insieme!》
《AHHH LO SAPEVO CHE SAREBBE SUCCESSO. E da quando?》
《da un paio di settimane》
《ecco perchè non ti sei fatta vedere in questi giorni... hai capito la nostra Allison》
《ma sta un po zitta》
《beh ma come ha fatto a farsi male?》
《se te lo dico prometti di non dirlo in giro?》
《certo!》
《ieri ero un attimo a casa mia e ad un tratto mentre stavo tornand a casa di Peter è arrivato mio padre. Ha iniziato a chiedere di mamma ma lei non era ancora torata così ha chiesto i soldi a me ma io non so dove li tenga. Però lui non mi credeva e iniziò a picchiarmi e atrattarmi male》
《quell'uomo è propro matto... e poi cosa è successo?》
《Peter è intervenuto e ha affrontato mio padre ma metre stavamo per andarcene...》
delle lacrime iniziarono a scendermi dagli occhi
《Allison...》
《lui ha tirato fuori il fucile e ha sparato nella mia drezione ma Peter si è messo in mezzo ed è stato colpito!》
《COSA!? MA CHE COSA AVEVA NEL CERVELLO TUO PADRE!!!》
《non lo so... ma adesso Peter sta meglio ed è tutto a posto, ora dorme》
《meno male... Allison devi denunciare tuo padre》
《lo so ma mia madre me lo impedirà lo sai》
《si è vero...》
《beh senti finiamo di parlare di questo. Che ne dici se ci vediamo più avanti?》
《ok va bene》
《allora ci vediamo... ciao!》
《a presto》
e finì la telefonata, appoggiai il telefono sul comodino e scesi per cercare un fazzoletto
"maledetta la mia sensibilità..."
andai in bagno ma lì non c'erano e così scesi al piano di sotto in cucina e li c'erano, così mi asciugai la faccia un po bagnata.
Arriva l'ora di pranzo e io mentre mangio guardo il salotto sperando che si svegliasse da un momento all'altro e così feci per il resto del pomeriggio ma lui non voleva svegliarsi
"avanti Peter..."
ritornai in camera e disegnai un po ma la preoccupazione per Peter non mi faceva rilassare e concentrare
"e va bene torno giù"
ritornai al piano inferiore a bere un bicchiere d'acqua e poi mi avviai verso il salotto ma dopo rimasi sconvolta: il divano era vuoto
"quindi vuol dire..."
sentì qualcosa alla mia destra mi girai e vidi Peter in piedi davanti a me che si scompigliava i capelli
-hey...-
dopo tutto quello che è successo mi saluta con un "Hey" dopo che è stato incoscente per quasi un intera giornata, ma in quel momento non mi importava, lui era sveglio e allora subito gli saltai al collo abbracciandolo e lui dopo un po mi strinse a se
-stai bene...-
le lacrime tornarono ma erano di felicità
-sta tranquilla sto bene-
sciolse l'abbraccio e vedendomi piangere iniziò ad asciugarmi le lacrime con le dita
-non vado da nessuna parte-
si avvicinò e mi baciò e quel contatto mi fece tornare sorridente e felice
-mi dispiace...-
-perchè scusa?-
-è colpa mia se mio padre ti ha sparato-
-no non è colpa tua tranquilla-
mi tirò di nuovo a se accarezzandomi la testa cercando di consolarmi
-la colpa è di tuo padre, della sua ossessione di bere e della sua pessima mira-
-se avesse avuto una buona mira avrebbe colpito te lo stesso-
-probabile...-
-Peter... perchè ti sei in messo in mezzo?-
quella domanda sembrò confonderlo come se la risposta dovrebbe essere ovvia
-ma come sarebbe perchè?-
io feci spalluccie come per essere pronta ad ascoltare qualunque motivazione lui avesse
-Allison, l'ho fatto perchè ti amo e farei di tutto per proteggerti, anche mettere a rischio la mia vita-
quelle parole mi riscaldarono il cuore ma mi spaventarono a loro volta e così mi limitai ad abbracciarlo
-è proprio di questo che ho paura-
-e perchè?-
-perchè ti amo anche io e se te ne andassi non so che farei-
scoppiai in lacrime e lo strinsi di più a me lui cercò in tutti i modi di consolarmi
-hey hey calma... va tutto bene. Sono qui ok?-
si chinò e mi prese le mani guardandomi negli occhi dal basso
-nemmeno io voglio lasciarti. Ma se servirà per salvarti lo farò-
cercai di sorridere anche se ero ancora triste, lui si alzò e mi baciò la fronte abbracciandomi una seconda volta, poi mi prese la mano e mi trascinò in camera, ero esausta e volevo solo
dormire e dimenticare quella brutta giornata.
Mi sdraiai sotto le coperte e poi fui raggiunta da Peter che si avvicinò a me abbracciandomi da dietro
-pensi di riuscire a dormire stanotte?-
-non credo...-
mi fece segno di girarsi e di avvicinarsi a lui, io lo feci e subito appoggiai la testa sul suo petto facendo attenzione a non fargli male e subito lui mi circondò con le braccia
-e adesso?-
-forse...-
sorrise e mi baciò la testa
-senti... mi spiace di averri fatto preoccupare-
-non farlo mai più ti prego-
-scusa, ma stvolta non posso promettertelo-
era inutile insistere e così decisi di rassegnarmi e dopo un po mi addormentai tra le sue braccia.

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