Il mattino seguente mi svegliai sopraffatta da un freddo tremendo e quando aprì gli occhi mi ricordai che ero in cantina e che quindi era normale che facesse freddo
"che nottata... per fortuna non é successo niente di grave"
iniziai piano piano ad alzarmi da terra mettendomi seduta con la schiena contro il muro sfregandomi un po gli occhi assonnati per poi notare un dettaglio
"dov'è Peter?"
appena formulai quel pensiero sentì un rumore provenire alla mia destra e quando girai lo sguardo vidi che Peter era proprio lì, seduto rivolgendomi la schiena e con delle catene ai polsi, stavo per aprire bocca ma lui mi precedette
-perchè sei venuta qui?-
-ecco io...-
-ti avevo detto che potevo essere pericoloso... avrei potuto ucciderti-
-ma non lo hai fatto ed è questo che conta, no?-
-e se avessi reagito diversamente?-
alzó un po il tono e si girò verso di me con uno sguardo serio e forse un po arrabbiato
-ok è vero non ho pensato molto a quello che stavo facendo... ma i tuoi versi non mi facevano dormire e mi facevano stare male e in pensiero. È stato più forte di me... mi spiace-
ero pentita e non poco, lo avevo fatto preoccupare e avevo giurato che non sarebbe più successa una cosa del genere ma non ho mantenuto la promessa e adesso mi sentivo male con me stessa e Peter sembrò accorgersene: cambiò espressione e sembrava triste a sua volta
-scusa ho esagerato...-
-no. Hai ragione... non ho riflettuto su quello che stavo facendo ed effetivamente avresti potuto farmi del male-
non me la sentivo tanto di guardarlo dritto negli occhi, pensavo che, anche se aveva ammesso di aver esagerato, forse era ancora arrabbiato e quindi non osavo alzare lo sguardo che era fermo a fissare il pavimento
-puoi almeno dirmi come hai fatto a controllarmi? Io non ricordo niente...-
-beh all'inizio hai tentato di attaccarmi ma le catene te l'hanno impedito, poi avevo sentito che avevi fame e ti ho dato della carne e dopo un po hai iniziato a fidarti di me, o almeno il tuo lupo, infatti sono riuscita ad accarezzarti. Fuori tuonava e quando stavo per andarmene ho notato che i fulmini ti spaventavano e che cercavi di raggiungermi e così ti ho tranquillizato e visto che non eri per niente pericoloso ti ho slegato dalle catene e poi ci siamo addormentati insieme... credo-
-quindi a quanto pare esiste un modo per controllare un Licantropo durante un plenilunio-
-e sarebbe?-
-sai... alcuni dicevano che se riuscivi a trovare "un ancora" su cui concentrarti, riuscivi a controllarti ma in pochi ci riescono...-
-quindi io...-
-si. Sei la mia "ancora" Allison-
quelle parole mi fecero sentire meglio: la mia azione era servita a qualcosa in fondo.
Mi alzai e mi avvicinai a Peter circondandolo con le mie braccia
-prometto che non lo farò più... scusa-
-no va bene. Ora posso cotrollarmi ma tu DEVI starmi vicino-
-daccordo...-
dopo lo slegai dalle catene che si era legato ai polsi e insieme tornammo su al piano di sopra
e lo feci sedere sul divano e intanto gli portai un bicchiere d'acqua per poi sedermi di fianco a lui.
Quello che aveva detto su di me e sul fatto che d'ora in poi mi voleva vicino mi fecero sentire meglio e sapevo che adesso gli sarei potuta essere utile, di certo più di prima
-quand'è la prossima luna piena?-
-ehm credo tra una settimana-
-le hai segnate tutte?-
-si sul calendario ma a quanto pare mi dimentico di guardarlo-
-io certe cose non me le scordo... dai dallo a me, lo terrò d'occhio io per te-
-grazie-
mi baciò sulla guancia e poi io andai in camera sua a prendere il calendario iniziando a fare le foto ad ogni mese fino alla fine
"ok e adesso salvo ogni data di luna piena nel promemoria del telefono"
ci misi un po ma alla fine salvai tutte le date e non c'era luogo o momento in cui non avessi il telefono vicino quindi sentire il rumore dei promemoria non sarebbe stato difficile;
ritornai giù da Peter che si era steso sul divano con un braccio sugli occhi per rilassarsi un po
"risvegliarsi in quel modo non deve essere piacevole"
scesi giù per le scale e appena mi sedetti sull'altro divano a guardare il telefono notai che Peter non indossava la maglia e subito mi girai
"sarà pure il mio ragazzo ma resta lo stesso imbarazzante"
sapevo di avere ormai le guancie tutte imporponate e cercavo di non voltarmi a guardarlo ma era più forte di me, già era carino e bello con la maglia figuriamoci senza.
Alla fine riuscì a distogliere lo sguardo ma non smettevo di pensarci e questo mi agitava e avendo un fidanzato con un super udito, far battere forte il cuore non era la migliore delle idee
"cerca di controllarti Allison!"
ma appena tentai di scacciare quei pensieri sentì uno spostamento dietro di me e sapevo che era Peter che subito si sedette sull'altro divano con me stringendomi a se facendo appoggiare la mia schiena sul suo petto
"fantastico..."
pensai tentando di non girarmi per evitare che vedesse le mie guancie rosse
-perchè sei agitata?-
-cosa? Agitata io? Ma no non sono agitata...-
non ero per niente brava a mentire
-sento il tuo battito ed è accellerato, che hai?-
-n-niente assolutamente niente... e poi perchè non hai la maglia?-
-quando passa il plenilunio, dopo che ci ritrasformiamo, abbiamo un paio di vampate di calore è per questo che...-
ad un tratto si stoppò e ormai avevo capito che con quella domanda mi ero tradita e sentivo il cuore che andava ancora più veloce
-ahh ora ho capito...-
-capito cosa?-
chiesi io facendo l'ingenua come se non ne sapessi nulla
-ti da davvero fastidio vedermi senza maglia?-
-ma certo che nooo...-
sembravo veramente una scema quando cercavo di mentire ma mi rompeva dire la verità, soprattutto in quelle circostanze
-non mentire-
-n-non è che mi da f-fastidio...-
ammisi continuando ad arrossire e balbettando un po
-allora ammetti che ti piace quello che hai visto-
disse con tono malizioso e un po preuntuoso e a quel punto feci scena muta girandomi da una parte
-ora non mi rispondi?-
-...-
-eppure mi hai già visto così o sbaglio?-
e a quel punto scoppiai diventando un peperone bollito appena ripensai a quello che era successo poco tempo fa e, per non far vedere il mio evidente rossore, mi coprì il volto con entrambe le mani mentre lui rideva divertito dalla mia reazione
-l-a vuoi s-smettere?-
chiesi ancora con le mani sul volto
-ok ma sappi una cosa... sei troppo carina quando arrossisci-
si avvicinò a me baciandomi una guancia scoperta e a quel punto iniziai a levare un amano fissandolo un po con la coda dell'occhio mentre lui appoggiò un po la testa su un cuscino fissando il soffito
-per quanto possa essere divertente, non hai motivo di fare così... e poi ti ho visto anche io senza maglia, ricordi? E comunque io non reagirei come te-
quella affermazione mi faceva pensare ad una sfida e io sono sempre pronta per le sfide
-ah si?-
-si!-
ormai il rossore mi era sparito e quando c'era di mezzo una sfida ero più determinata che mai e in quel momemto volevo proprio vedere se diceva la verità
"allora vediamo come reagisci adesso..."
riuscì a togliere le braccia di Peter dalla mia vita e subito mi tolsi la maglia
-ma che cosa...-
ero girata di spalle ma sapevo che aveva reagito in maniera diversa da come pensava che avrebbe reagito
"come immaginavo..."
dopo un po mi girai troppo curiosa di vedere la sua faccia e ne valeva la pena era impalato a gurdarmi con una mano al disotto del naso che gli copriva la bocca ed era leggermente rosso
-non saresti arrossito eh?-
chiesi con quel tono di vittoria e con uno sguardo sicuro, lui dopo la mia domanda si girò da una parte e il suo rossore aumentò e mi scappò una risata
"è carino anche lui quando arrossisce..."
mi ressi sulle ginocchia e mi avvicinai a Peter prendendogli il viso tra le mani e visto che era seduto iniziai a baciralo guardandolo dall'alto mentre lui mi teneva i fianchi e dopo gli circondai il collo con le braccia lasciandolo un po di stucco ma poi mi abbracciò a sua volta
-grazie...-
-e di cosa?-
-di amarmi-.

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Blood Love
LobisomemUna notte, di luna piena, Allison scappa di casa e si ritrova in una foresta dove si perde, finchè il suo sguardo non incrocia due splendidi occhi gialli che la fulminano. Il giorno dopo conoscerà un ragazzo al quanto strano che però riuscirà farl...